AMORE ACIDO - IL DELIRIO PSICOTICO DELLA MANTIDE DI MILANO CHE ALL’EX RAGAZZO SCRIVEVA: “TI HO VOLUTO VEDERE SOLO PERCHÉ IL MIO ATTUALE COMPAGNO SI È BACIATO CON UN’ALTRA” - LO STUDENTE RISPONDE MA POI I TONI SI FANNO SEMPRE PIÙ DURI: “SCHIFOSO, UCCIDITI”

Elisabetta Andreis e Gianni Santucci per il “Corriere della Sera

martina levato in tribunalemartina levato in tribunale

 

«Muori». Lo ripete più volte. «Ucciditi. Muori». Sono gli ultimi giorni di giugno 2014. Martina Levato, 23 anni, studentessa della Bocconi, digita i messaggi sul suo smartphone. Le frasi compaiono sul cellulare di Pietro Barbini, 22 anni, che studia a Boston. Quelle parole, che all’epoca sembravano solo uno sfogo, resteranno sospese per sei mesi.

 

martina levatomartina levato

Ma intorno a loro, giorno dopo giorno, la mente della ragazza prende una deriva psicotica di violenza. Il 28 dicembre Pietro si trova a Milano per le vacanze in famiglia. Martina, aiutata secondo l’accusa dal suo complice/amante Alexander Boettcher, gli ustiona il volto lanciando due contenitori di acido muriatico. 
 

Come si può ricostruire il delirio di una giovane donna che oggi è in carcere (come Boettcher) per quell’aggressione, accusata anche di aver cercato di accoltellare ai genitali (il 20 maggio 2014) un altro ragazzo ed infine sospettata, sempre con Boettcher, di un altro agguato con l’acido avvenuto a Milano lo scorso 15 novembre? 
 

Martina Levato Alexander BoettcherMartina Levato Alexander Boettcher

L’unico filo da seguire è quello dei messaggi che per mesi Martina ha scambiato con la vittima e che ora sono alla base dell’inchiesta dell’Ufficio prevenzione generale della polizia, coordinata dal pm Marcello Musso e dal procuratore Alberto Nobili. Messaggi prima leggeri, poi crudi nei riferimenti a una sessualità torbida e morbosa, e alla fine solo rabbiosi e deviati, con un vocabolario dove ricorrono i concetti estremi e mortiferi di «punizione» e «purificazione». 
 

alexander boettcher in tribunalealexander boettcher in tribunale

Agli atti dell’inchiesta, i messaggi WhatsApp tra Pietro e Martina iniziano il 18 marzo 2014. Il tono è complice, ammiccano a foto intime. Lei risponde che è innamorata di un ragazzo con cui si vede da quasi un anno e lui ribatte scherzoso: «E l’hai tradito con me...». I due alludono ad un incontro avvenuto sei mesi prima, ma giocano entrambi: «All’epoca non era una cosa importante, adesso lo è diventata...».

le armi trovate a casa di alexander boettcherle armi trovate a casa di alexander boettcher

 

Ex compagni di liceo, un piccolo flirt passato, qualche contatto a distanza. Conversazioni via chat come quelle che infinite coppie di ventenni intrattengono ogni giorno. Già a fine aprile Martina sembra però improvvisamente fredda, distante. Diversa. Pietro è invece sempre uguale. 
 

Il 9 giugno Martina si fa viva all’improvviso, e le sue parole sono cariche di mortificazione e risentimento. «Quando sono venuta da te l’ho fatto solo perché il mio attuale ragazzo si era baciato una mia amica di fronte a me e... (hanno avuto una relazione, ndr ). Quindi mi sono sentita umiliata. Ho voluto attuare questa punizione». Pietro neanche risponde, ma lei prosegue con dettagli sempre più squallidi e privati sulle sue pratiche sessuali con Alexander. 
 

alexander boettcheralexander boettcher

«Mi tratta male (...) io nemmeno me lo merito uno così. L’ultima cosa che voglio è che mi lasci per uno come te». La ragazza, nelle settimane precedenti, aveva confessato l’incontro intimo avuto con Pietro al suo amante e questo deve aver scatenato la gelosia ossessiva di lui, e un macerante senso di pentimento e colpa in lei. In un’altra chat, sempre Martina: «Sono in un periodo di purificazione». 
 

alexander boettcher  alexander boettcher

È la distanza tra i piani che colpisce: dagli Stati Uniti lo studente risponde alle offese, altre volte riprende riferimenti sessuali, ma non si rende conto della follia che sta dall’altra parte; e invece Martina è sprofondata in una dinamica malata, schiava rispetto al suo uomo, pronta a tutto pur di non perderlo. Boettcher, si vede da altre chat, è meno preso, ma incentiva e forse pretende dalla partner questa sottomissione esclusiva. 
 

acido e martello le armi di alexander boettcher e martina levatoacido e martello le armi di alexander boettcher e martina levato

L’ultimo passo di questa crudele discesa nel buio lo fa Alexander quando manda a Pietro video e foto estremi di Martina, e gli dice: «La voglio punire, perché dice di essere la mia ragazza. Lei fa qualsiasi cosa per me... E pensavo di punirla con te se mi dai una mano». L’invito è per un incontro a tre, umiliante per lei. 
 

Pietro si preoccupa, gira a Martina il messaggio ricevuto, probabilmente realizza il disastro umano che ha di fronte. Il 25 giugno cerca di convincere l’amica a lasciar perdere Alex, minaccia di divulgare le foto agli amici comuni di Milano, usa toni sempre più duri («Sei patetica, renditene conto»). 
 

alexander 
boettcher
alexander boettcher

Tentativi (vani) di scuotere la ragazza, farla tornare in sé. Ma lei è ormai altrove. E ripete molte volte quello che pare un pensiero fisso, forse sempre più concreto. «Ma muori Pietro», «Schifoso, ucciditi», «Muori». Per tre mesi i contatti si interrompono. Il 25 dicembre Pietro prova a riavvicinarla, da amico. «Auguri Marti, passa un buon Natale». Silenzio. Tre giorni dopo Martina gli scaglia addosso 2 litri di acido muriatico. 

 

Ultimi Dagoreport

elly schlein luigi zanda romano prodi - stefano bonaccini goffredo bettini dario franceschini

DAGOREPORT – PD, UN PARTITO FINITO A GAMBE ALL'ARIA: LA LINEA ANTI-EUROPEISTA DI SCHLEIN SULL’UCRAINA (NO RIARMO) SPACCA LA DIREZIONE DEM ED ELETTORI - SOLO LA VECCHIA GUARDIA DI ZANDA E PRODI PROVANO A IMPEDIRE A ELLY DI DISTRUGGERE IL PARTITO – LA GIRAVOLTA DI BONACCINI, CHE SI È ALLINEATO ALLA SEGRETARIA MULTIGENDER, FA IMBUFALIRE I RIFORMISTI CHE VANNO A CACCIA DI ALTRI LEADER (GENTILONI? ALFIERI?) – FRANCESCHINI E BETTINI, DOPO LE CRITICHE A ELLY, LA SOSTENGONO IN CHIAVE ANTI-URSULA - RISULTATO? UN PARTITO ONDIVAGO, INDECISO E IMBELLE PORTATO A SPASSO DAL PACIFISTA CONTE E DAL TUMPUTINIANO SALVINI CHE COME ALTERNATIVA AL GOVERNO FA RIDERE I POLLI…

ursula von der leyen elisabetta belloni

FLASH – URSULA VON DER LEYEN HA STRETTO UN RAPPORTO DI FERRO CON LA SUA CONSIGLIERA DIPLOMATICA, ELISABETTA BELLONI – SILURATA DA PALAZZO CHIGI, “NOSTRA SIGNORA ITALIA” (GRILLO DIXIT) HA ACCOMPAGNATO LA PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE EUROPEA NEL SUO VIAGGIO IN INDIA, SI È CIRCONDATA DI UN PICCOLO STAFF CHE INCLUDE GLI AMBASCIATORI MICHELE BAIANO E ANDREA BIAGINI – URSULA, PER FRONTEGGIARE L’URAGANO TRUMP, HA APPIANATO LE TENSIONI CON IL NEO-CANCELLIERE TEDESCO, FRIEDRICH MERZ (LEI ERA LA COCCA DELLA MERKEL, LUI IL SUO PIÙ ACERRIMO RIVALE). PACE FATTA ANCHE CON LA NEMESI, MANFRED WEBER…

emmanuel macron donald trump keir starmer xi jinping elon musk

DAGOREPORT – COME MAI LA GRAN BRETAGNA, PAESE STORICAMENTE GEMELLATO CON GLI STATI UNITI, SI E' RIAVVICINATA DI COLPO ALL'EUROPA, DIMENTICANDO LA BREXIT? DIETRO LA SORPRENDENTE SVOLTA DI KEIR STARMER CI SONO STATI VARI INCONTRI TRA I GRANDI BANCHIERI ANGLO-AMERICANI SPAVENTATI DAL CAOS ECONOMICO CREATO DAI DAZI DI TRUMP E DALLE CRIPTOVALUTE DI MUSK - DI QUI, SONO PARTITE LE PRESSIONI DEL CAPITALISMO FINANZIARIO SU KEIR STARMER PER UNA SVOLTA EUROPEISTA SULL'ASSE PARIGI-LONDRA CHE OPPONGA STABILITÀ E RAGIONEVOLEZZA ALLE MATTANE DELLA CASA BIANCA – ANCHE LA CINA, CHE HA RIPESCATO I VECCHI CAPITALISTI COME IL FONDATORE DI ALIBABA JACK MA, SI STA PREPARANDO A RISPONDERE ALLA DESTABILIZZAZIONE TRUMPIANA (XI JINPING HA NELLA FONDINA UN'ARMA MICIDIALE: 759 MILIARDI DI TITOLI DEL DEBITO USA. UNA VOLTA BUTTATI SUL MERCATO, SALTEREBBE IN ARIA TUTTO...)

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin

DAGOREPORT - ZELENSKY? VATTELA PIJA ‘NDER KURSK! LA CONTROFFENSIVA RUSSA NELLA REGIONE OCCUPATA DAGLI UCRAINI È IL FRUTTO DELLO STOP AMERICANO ALLA CONDIVISIONE DELL’INTELLIGENCE CON KIEV: SENZA L’OCCHIO DELLO ZIO SAM, LE TRUPPE DI ZELENSKY NON RESISTONO – IL TYCOON GODE: I SUCCESSI SUL CAMPO DI PUTIN SONO UN’ARMA DI PRESSIONE FORMIDABILE SU ZELENSKY. MESSO SPALLE AL MURO, L’EX COMICO SARÀ COSTRETTO A INGOIARE LE CONDIZIONI CHE SARANNO IMPOSTE DA USA E RUSSIA A RIAD…

turicchi, giorgetti, sala

FLASH! - IL DILEMMA DI GIORGETTI: IL CAPO DELLE PARTECIPATE DEL TESORO E SUO FEDELISSIMO, MARCELLO SALA, NON HA INTENZIONE DI TRASLOCARE ALLA PRESIDENZA DI NEXI PER FARE POSTO AD ANTONINO TURICCHI, CHE VANTA PERO’ UN ‘’CREDITO’’ NEI CONFRONTI DEL MINISTRO DEL MEF PER AVER CONDOTTO IN PORTO LE TRATTATIVE ITA-LUFTANSA. MA ALLA PRESIDENZA DI ITA, INVECE DI TURICCHI, MELONI & C. HANNO IMPOSTO SANDRO PAPPALARDO, UN PILOTA PENSIONATO LEGATO AL CLAN SICULO DI MUSUMECI – ORA GIORGETTI SPERA CHE VENGA APPLICATA LA LEGGE CHE VIETA AI PENSIONATI DI STATO DI RICOPRIRE INCARICHI RETRIBUITI)…

donald trump

DAGOREPORT - LA DIPLOMAZIA MUSCOLARE DI TRUMP È PIENA DI "EFFETTI COLLATERALI" - L'INCEDERE DA BULLDOZER DEL TYCOON HA PROVOCATO UNA SERIE DI CONSEGUENZE INATTESE: HA RIAVVICINATO IL REGNO UNITO ALL'UE, HA RILANCIATO L'IMMAGINE DI TRUDEAU E ZELENSKY, HA RIACCESO IL SENTIMENT ANTI-RUSSO NEGLI USA - LA MOSSA DA VOLPONE DI ERDOGAN E IL TRACOLLO NEI SONDAGGI DI NETANYAHU (SE SALTA "BIBI", SALTA ANCHE IL PIANO DI TRUMP PER IL MEDIO ORIENTE) - I POTENTATI ECONOMICI A STELLE E STRISCE SI MUOVONO: ATTIVATO UN "CANALE" CON LE CONTROPARTI BRITANNICHE PER PREVENIRE ALTRI CHOC TRUMPIANI...