iran torture

DIES IRAN! PEPE SUI GENITALI, FINTE ESECUZIONI E WATER BOARDING. LE TORTURE DELLE FORZE DI SICUREZZA DI TEHERAN NEL REPORT DI AMNESTY – TRA LE ALTRE SEVIZIE ANCE LA POSIZIONE DEL “POLLO ARROSTO“, IN CUI IL PRIGIONIERO È TENUTO SOSPESO A TESTA IN GIÙ, LEGATO POLSI E GINOCCHIA A UNA SBARRA E SOTTOPOSTO A ULTERIORI UMILIAZIONI...

Caterina Galloni per blitzquotidiano.it

 

  

Le torture brutali delle forze di sicurezza iraniane. Il rapporto Amnesty

iran torture

Torture brutali in Iran, tra cui pepe in polvere sui genitali, l’asportazione delle unghie, la posizione del “pollo arrosto“, in cui il prigioniero è tenuto sospeso a testa in giù, legato polsi e ginocchia a una sbarra e sottoposto a ulteriori sevizie.

 

Sono alcuni dei “metodi di interrogatorio iraniani” rivelati nel rapporto di Amnesty International che accusa le forze di sicurezza iraniane di usare la tortura per estorcere confessioni.

 

Da quando, l’anno scorso c’è stata una repressione durissima contro le proteste, sono state sbattute in carcere centinaia di persone.

 

iran torture

A novembre 2019, in tutto l’Iran ci sono state delle manifestazioni per l’aumento del prezzo del petrolio.

 

Sono state represse dalle forze di sicurezza con arresti di massa e hanno inoltre deciso un blackout quasi totale di Internet.

 

Amnesty ha dichiarato di aver raccolto decine di testimonianze delle 7.000 persone che si stima siano state arrestate, compresi bambini di appena 10 anni.

 

Rivelano “un catalogo di scioccanti violazioni dei diritti umani, tra cui detenzioni arbitrarie, sparizioni forzate, torture e altri maltrattamenti”, ha affermato il gruppo per i diritti umani con sede a Londra.

 

iran torture

Le tecniche di tortura includevano il water boarding, percosse, scosse elettriche, spruzzature di pepe sui genitali, violenza ses*uale, finte esecuzioni e asportazione delle unghie di mani e piedi, ha riferito Amnesty.

 

Gli arrestati sono stati torturati affinché confessassero un loro coinvolgimento nelle proteste, l’appartenenza a gruppi di opposizione o contatti con governi e media stranieri.

 

“Erano diffusi” altri maltrattamenti e la tortura da parte di polizia, agenti dell’intelligence e altri.

 

I racconti delle torture ad Amnesty

Amnesty ha dichiarato di aver registrato i nomi di oltre 500 persone “sottoposte a procedimenti penali iniqui in relazione alle proteste”.

 

iran torture

Le pene detentive andavano da un mese a 10 anni, afferma il rapporto, per accuse come “raduni e cospirazioni finalizzati a commettere crimini contro la sicurezza nazionale”,” diffusione di propaganda contro il sistema”, “disturbo dell’ordine pubblico” e “oltraggio alla Guida Suprema”.

 

Un uomo, probabilmente torturato con le scosse elettriche, ha detto ad Amnesty: “Avevo la sensazione che tutto il mio corpo venisse trafitto da milioni di aghi”.

 

Un altro ha raccontato di essere rimasto sospeso nella posizione “pollo arrosto“: “Il dolore era atroce. Il corpo era sotto pressione al punto che urinavo su me stesso. La mia famiglia sa che sono stato torturato, ma non sanno il modo”.

 

Diana Eltahawy, vicedirettore di Amnesty International per il Medio Oriente e il Nord Africa, ha rilasciato una dichiarazione sulle risultanze del rapporto.

 

ali khamenei nel suo ufficio con un ritratto di khomeini

“Invece di indagare sulle accuse di sparizione forzata, tortura, maltrattamenti e altri reati contro i detenuti, i pubblici ministeri iraniani sono diventati complici della campagna di repressione accusando centinaia di persone”. (Fonte: Daily Mail).

Ultimi Dagoreport

pier silvio giampaolo rossi gerry scotti pier silvio berlusconi

DAGOREPORT - È TORNATA RAISET! TRA COLOGNO MONZESE E VIALE MAZZINI C’È UN NUOVO APPEASEMENT E L'INGAGGIO DI GERRY SCOTTI COME CO-CONDUTTORE DELLA PRIMA SERATA DI SANREMO NE È LA PROVA LAMPANTE - CHIAMARE ALL'ARISTON IL VOLTO DI PUNTA DI MEDIASET È IL SEGNALE CHE IL BISCIONE NON FARÀ LA GUERRA AL SERVIZIO PUBBLICO. ANZI: NEI CINQUE GIORNI DI SANREMO, LA CONTROPROGRAMMAZIONE SARÀ INESISTENTE - I VERTICI DELLA RAI VOGLIONO CHE IL FESTIVAL DI CARLO CONTI SUPERI A TUTTI I COSTI QUELLO DI AMADEUS (DA RECORD) - ALTRO SEGNALE DELLA "PACE": IL TELE-MERCATO TRA I DUE COLOSSI È PRATICAMENTE FERMO DA MESI...

elon musk sam altman

NE VEDREMO DELLE BELLE: VOLANO GIÀ GLI STRACCI TRA I TECNO-PAPERONI CONVERTITI AL TRUMPISMO – ELON MUSK E SAM ALTMAN HANNO LITIGATO SU “X” SUL PROGETTO “STARGATE”. IL MILIARDARIO KETAMINICO HA SPERNACCHIATO IL PIANO DA 500 MILIARDI DI OPENAI-SOFTBANK-ORACLE, ANNUNCIATO IN POMPA MAGNA DA TRUMP: “NON HANNO I SOLDI”. E IL CAPOCCIA DI CHATGPT HA RISPOSTO DI PETTO AL FUTURO “DOGE”: “SBAGLI. MI RENDO CONTO CHE CIÒ CHE È GRANDE PER IL PAESE NON È SEMPRE OTTIMALE PER LE TUE COMPAGNIE, MA NEL TUO RUOLO SPERO CHE VORRAI METTERE PRIMA L’AMERICA…” – LA GUERRA CIVILE TRA I TECNO-OLIGARCHI E LE MOSSE DI TRUMPONE, CHE CERCA DI APPROFITTARNE…

donald trump elon musk jamie dimon john elkann

DAGOREPORT – I GRANDI ASSENTI ALL’INAUGURATION DAY DI TRUMP? I BANCHIERI! PER LA TECNO-DESTRA DEI PAPERONI MUSK & ZUCKERBERG, IL VECCHIO POTERE FINANZIARIO AMERICANO È OBSOLETO E VA ROTTAMATO: CHI HA BISOGNO DEI DECREPITI ARNESI COME JAMIE DIMON IN UN MONDO CHE SI FINANZIA CON MEME-COIN E CRIPTOVALUTE? – L’HA CAPITO ANCHE JOHN ELKANN, CHE SI È SCAPICOLLATO A WASHINGTON PER METTERSI IN PRIMA FILA TRA I “NUOVI” ALFIERI DELLA NEW ECONOMY: YAKI PUNTA SEMPRE PIÙ SUL LATO FINANZIARIO DI EXOR E MENO SULLE VECCHIE AUTO DI STELLANTIS (E ZUCKERBERG L'HA CHIAMATO NEL CDA DI META)

antonino turicchi sandro pappalardo armando varricchio nello musumeci ita airways

DAGOREPORT – DA DOVE SPUNTA IL NOME DI SANDRO PAPPALARDO COME PRESIDENTE DELLA NUOVA ITA “TEDESCA” BY LUFTHANSA? L’EX PILOTA DELL’AVIAZIONE DELL’ESERCITO È STATO “CALDEGGIATO” DA NELLO MUSUMECI. IL MINISTRO DEL MARE, A DISPETTO DEL SUO INCARICO, È MOLTO POTENTE: È L’UNICO DI FRATELLI D’ITALIA AD AVERE I VOTI IN SICILIA, ED È “MERITO” SUO SE SCHIFANI È GOVERNATORE (FU MUSUMECI A FARSI DA PARTE PER FAR CORRERE RENATINO) – E COSÌ ECCO CHE IL “GIORGETTIANO” TURICCHI E L’AMBASCIATORE VARRICCHIO, CARO A FORZA ITALIA, SONO STATI CESTINATI…

friedrich merz donald tusk giorgia meloni trump emmanuel macron olaf scholz mario draghi

C’ERA UNA VOLTA IL TRENO PER KIEV CON DRAGHI, MACRON E SCHOLZ. ORA, COMPLICE IL TRUMPISMO SENZA LIMITISMO DI GIORGIA MELONI, L’ITALIA È SPARITA DALLA LEADERSHIP DELL’UE - LA DUCETTA PREFERISCE ACCUCCIARSI AI PIEDI DI WASHINGTON (CHE VUOLE VASSALLI, NON ALLEATI ALLA PARI) CHE RITAGLIARSI UN RUOLO IN EUROPA - FRIEDRICH MERZ, PROBABILE NUOVO CANCELLIERE TEDESCO, HA "ESPULSO" L'ITALIA DAL GIRO CHE CONTA: A CHI GLI HA CHIESTO QUALE PAESE ANDREBBE AGGIUNTO A UN DIRETTORIO FRANCO-TEDESCO, HA CITATO LA POLONIA, GUIDATA DAL POPOLARE DONALD TUSK (NEMICO NUMERO UNO DEL PIS DI MORAWIECKI E KACZYNSKI, ALLEATI DELLA DUCETTA IN ECR) - “I AM GIORGIA” SOGNAVA DI ESSERE IL “PONTE” TRA USA E UE E SI RITROVA A FARE LA CHEERLEADER DELLA TECNO-DESTRA DI MUSK E TRUMP…