massimo bochicchio incidente

DOVE È ANDATO BOCHICCHIO CON LA MOTO (CHE NON AVREBBE POTUTO PRENDERE) PRIMA DI MORIRE? E SOPRATTUTTO CHI HA INCONTRATO E PERCHÉ? A FORNIRE UNA TRACCIA SARA’ UN BRACCIALETTO ELETTRONICO CHE HA AL SUO INTERNO UN CHIP GPS. IL BROKER DELLE TRUFFE AI VIP SOFFRIVA DI DIABETE. IN FAMIGLIA ESCLUDONO L'IPOTESI DEL SUICIDIO – LE FRASI DELLA MOGLIE CHE PARLANDO DEI CREDITORI LI DESCRIVEVA IN PARTE COME “GENTE BRUTTA, BRUTTA"

Emiliano Bernardini Camilla Mozzetti per “il Messaggero”

bochicchio

 

Domenica mattina, ore 10 Massimo Bochicchio, sfruttando le due ore di permesso giornaliero che gli erano state concesse per motivi medici (soffriva di diabete), esce dall'appartamento all'ultimo piano in piazza di Novella nel quartiere Trieste. Non ne farà più rientro.

 

Alle 11.30 si schianta contro il muro di cinta dell'aeroporto dell'Urbe e muore carbonizzato nel rogo che divora la moto e il suo corpo. Contrariamente a quanto era specificato all'interno del permesso, prende la sua motocicletta, una Bmw customizzata. Non avrebbe potuto farlo. Invece Bochicchio sale in sella e sparisce.

IL LUOGO DELL INCIDENTE IN CUI E' MORTO MASSIMO BOCHICCHIO

 

A casa non dice dove è diretto, in famiglia credono che avesse voglia di farsi un giro, era in fondo domenica, sua moglie stava preparando il pranzo quando apre la porta al fratello che le aveva portato le crocchette per i cani.

 

Una domenica come le altre, apparentemente, nonostante l'indomani Bochicchio avrebbe dovuto prendere parte ad una delle udienze del processo che lo vedeva imputato per riciclaggio ed esercizio abusivo di attività finanziaria. Dove è andato? E soprattutto chi ha incontrato e perché?

 

 

BOCHICCHIO 2

LE ULTIME SETTIMANE Nelle ultime settimane, come ha riferito lo stesso portiere dello stabile, Massimo era sereno e lo vedeva uscire ogni mattina per andare a fare una passeggiata con la moglie o con il cane a villa Ada. Un modo anche per fare esercizio fisico. Ma in altre occasioni si era incontrato anche con alcuni amici nei bar di Roma Nord. Spostamenti che avvenivano tutti in un determinato raggio.

 

Stavolta però Massimo Bochicchio è uscito da quel raggio d'azione. Ha preso la moto e ha tirato dritto sulla Salaria. Tante le ipotesi. Su quella direttrice c'è il Salaria Sport Village, circolo molto frequentato e nel quale avrebbe potuto avere un rendez-vous. Ed è proprio questo un interrogativo su cui la procura vuole far chiarezza anche perché, stando al punto in cui è avvenuto l'incidente, il broker dopo essere uscito di casa alle dieci del mattino, si è diretto fuori Roma.

IL LUOGO DELL INCIDENTE IN CUI E' MORTO MASSIMO BOCHICCHIO

 

Che fosse il centro sportivo sulla Salaria la sua meta oppure un'altra destinazione che gli ha fatto poi prendere il Grande Raccordo per rientrare in città, dovrà essere ricostruito anche grazie all'analisi delle immagini delle videocamere di zona.

 

IL MISTERO Di certo in famiglia non sanno dire cosa abbia fatto e dove fosse diretto. I suoi cari ricordano gli ultimi giorni di apparente normalità e serenità nonostante il processo e quelle frasi messe a verbale durante l'interrogatorio del luglio scorso in cui rispondendo al giudice il broker cercava di giustificare le frasi della moglie che parlando dei creditori li descriveva in parte come «gente brutta, brutta».

 

bochicchio

Ma c'è un altro elemento che, oltre alle videocamere di una delle consolari d'ingresso e di uscita dalla Capitale potrebbe senz' altro tornar utile a delineare il tragitto e la meta di Bochicchio. Sarà difficile stabilire con chi abbia trascorso il suo tempo, meno complicato risalire al percorso fatto prima dello schianto da piazza di Novella.

 

Non avendo un telefono cellulare, essendo il broker agli arresti domiciliari non gli era consentito usarlo, per ripercorrere il tragitto che ha fatto chi indaga sta lavorando sul braccialetto elettronico. Il dispositivo, seppur spento durante le ore di permesso e finito in polvere a seguito del rogo, ha lasciato comunque delle tracce analizzabili grazie al chip e al gps che permetterà l'accertamento dei movimenti fisici dell'interessato.

massimo bochicchio 1

 

In famiglia escludono l'ipotesi del suicidio, «Non si sarebbe schiantato contro un muro», ha detto il cognato a Il Messaggero eppure la Procura tra le ipotesi non esclude quella per il cui il broker, stretto dai creditori e minacciato, abbia deciso di farla finita.

massimo bochicchio 2bochicchioMASSIMO BOCHICCHIO CON LA MOGLIEmassimo bochicchiomassimo bochicchio 4

Ultimi Dagoreport

nicola gratteri giorgia meloni magistrati magistratura toghe

DAGOREPORT – IN POLITICA IL VUOTO NON ESISTE E QUANDO SI APPALESA, ZAC!, VIENE SUBITO OCCUPATO. E ORA CHE IL CENTROSINISTRA È FRAMMENTATO, INCONCLUDENTE E LITIGIOSO, CHI SI PRENDE LA BRIGA DI FARE OPPOSIZIONE AL GOVERNO NEO-TRUMPIANO DI MELONI? MA È OVVIO: LA MAGISTRATURA! - LA CLAMOROSA PROTESTA DELLE TOGHE CONTRO NORDIO ALL’INAUGURAZIONE DELL’ANNO GIUDIZIARIO, LE INDAGINI SU SANTANCHE' E LA RUSSA, I DOCUMENTI DEI SERVIZI SEGRETI SU GAETANO CAPUTI, PASSATI “ACCIDENTALMENTE” DALLA PROCURA DI ROMA AL “DOMANI”: TUTTI “INDIZI” CHE LA GUERRA È COMINCIATA – VIDEO: GRATTERI CONTRO NORDIO A “OTTO E MEZZO”

giorgia meloni ignazio la russa daniela santanche

QUESTA VOLTA LA “PITONESSA” L’HA FATTA FUORI DAL VASO: IL “CHISSENEFREGA” LANCIATO A GIORNALI UNIFICATI POTREBBE ESSERE LA GOCCIA CHE FA TRABOCCARE IL VASO DELLE SUE DIMISSIONI - LA MINISTRA DEL TURISMO, CON ARROGANZA MAI VISTA, DICHIARA URBI ET ORBI CHE SE NE FOTTE DEL PARTITO E DELLA MELONI (“L’IMPATTO SUL MIO LAVORO LO VALUTO IO”). INFINE LANCIA UN AVVERTIMENTO ALL’AMICO-GARANTE LA RUSSA (“NON MI ABBANDONERÀ MAI”) – ALT! LA "SANTADECHÈ" SMENTISCE TUTTO: "SE GIORGIA MELONI MI CHIEDESSE DI DIMETTERMI NON AVREI DUBBI. NON HO MAI DETTO 'CHISSENEFREGA". QUINDI NON UNO, MA QUATTRO GIORNALISTI HANNO CAPITO MALE E HANNO FATTO "RICOSTRUZIONI FANTASIOSE"?

giorgia meloni gioventu meloniana

DAGOREPORT -  NEL GIORNO DELLA MEMORIA LA MELONI HA SORPRESO FACENDO UNA BELLA ACROBAZIA SUL FAMIGERATO VENTENNIO: “SHOAH, UNA TRAGEDIA OPERA DI NAZISTI CON COMPLICITÀ FASCISTA” - LA DUCETTA CERCA DI EVOLVERSI IN SENSO LIBERALE? PROSEGUIRÀ TOGLIENDO LA “FIAMMA TRICOLORE” POST-FASCISTA DAL SIMBOLO DI FDI? - INTANTO, UNA DICHIARAZIONE CHE DIMOSTRA COME L’UNDERDOG ABBIA GRAN FIUTO POLITICO E  CAPACITÀ DI MANOVRA PER NEUTRALIZZARE LO ZOCCOLO NOSTALGICO DI FRATELLI D’ITALIA - SECONDO: DI FRONTE ALLA IMPETUOSA AVANZATA DELLA TECNODESTRA DI MUSK E TRUMP, LA CAMALEONTE GIORGIA HA CAPITO CHE NON HA ALCUN BISOGNO DI METTERSI IL FEZ IN TESTA. QUINDI VIA DI DOSSO NON SOLO LE SCORIE DEL FASCISMO, A CUI LA SINISTRA SI ATTACCA PER SPUTTANARLA, MA ANCHE MANDANDO IN SOFFITTA POPULISMO E SOVRANISMO E CAVALCARE L’ONDA DELLA TECNODESTRA - L’ABILITÀ DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA È DI SAPER GIRARE LA FRITTATA SEMPRE A SUO FAVORE, AVVANTAGGIATA DA UN’OPPOSIZIONE EVANESCENTE, ANNICHILITA DALLA SCONFITTA

gaetano caputi giorgia meloni giuseppe del deo

DAGOREPORT - 'STO DOCUMENTO, LO VOI O NON LO VOI? GROSSA INCAZZATURA A PALAZZO CHIGI VERSO IL PROCURATORE CAPO DI ROMA, FRANCESCO LO VOI: IL DOCUMENTO-BOMBA PUBBLICATO DA "DOMANI", CHE RIVELA LO SPIONAGGIO A DANNO DI GAETANO CAPUTI, CAPO DI GABINETTO DELLA MELONI, NON SAREBBE MAI DOVUTO FINIRE NEL FASCICOLO D'INDAGINE (NATO PROPRIO DA UNA DENUNCIA DI CAPUTI) - LA DUCETTA, DAL BAHREIN, HA URLATO CONTRO I SUOI E CONTRO L'AISI - E IL QUOTIDIANO DI FITTIPALDI CI METTE IL CARICO SCODELLANDO IL TESTO INTEGRALE DEL DOCUMENTO, DOVE SI AMMETTE CHE PALAZZO CHIGI SPIAVA… PALAZZO CHIGI! – L’AISI RISPONDE CHE AD ATTIVARE L'INDAGINE È STATO GIUSEPPE DEL DEO, ALLORA VICE DELL’AISI (ORA NUMERO DUE DEL DIS), SU DISPOSIZIONE DELL'EX DIRETTORE DELL'AGENZIA INTERNA, MARIO PARENTE. DOMANDA: PARENTE DA CHI HA RICEVUTO TALE RICHIESTA? 

francesco saverio marini sabino cassese giorgia meloni premierato

DAGOREPORT – IL PREMIERATO? ANNACQUATO! DOMANI GIORGIA MELONI RIUNIRÀ I SUOI COSTITUZIONALISTI PREFERITI (MARINI E CASSESE) PER METTERE NERO SU BIANCO L’IPOTESI DI UN PREMIERATO “DI FATTO”. UNA RIUNIONE PRELIMINARE A CUI SEGUIRÀ UN INCONTRO CON I VERTICI DEL PARTITO PER TIRARE LE SOMME E VARARE LA NUOVA STRATEGIA: LA COSTITUZIONE NON SI TOCCA, PER FARE LA “MADRE DI TUTTE LE RIFORME” BASTA CAMBIARE LA LEGGE ELETTORALE – TROVATA LA QUADRA PER LA CONSULTA: MARINI IN QUOTA FDI, LUCIANI PER IL PD E…

giorgia meloni daniela santanche ignazio la russa

DAGOREPORT – DANIELA SANTANCHÈ NON È GENNARO SANGIULIANO, UN GIORNALISTA PRESTATO ALLA POLITICA SENZA “PROTETTORI”: GIORGIA MELONI NON PUÒ SFANCULARLA SENZA FAR SALTARE I NERVI A LA RUSSA. E SAREBBE UN BOOMERANG POLITICO PER LA DUCETTA DEI DUE MONDI: ‘GNAZIO È UN PESO MASSIMO DEL PARTITO, GOVERNA DI FATTO LA LOMBARDIA TRAMITE LA SUA CORRENTE MILANESE. SOPRATTUTTO, È IL PRESIDENTE DEL SENATO. MEGLIO NON FARLO IRRITARE: LA VENDETTA, LO SGAMBETTO, “L’INCIDENTE D’AULA”, POSSONO ESSERE SEMPRE DIETRO L’ANGOLO…