violenza domestica 6

"DAMMI I SOLDI, AMMAZZO I TUOI AMICI, DEVO AMMAZZARE QUALCUNO" - È FINITA CON UNA CONDANNA A DUE ANNI E 5 MILA EURO DI MULTA LA TORMENTATA STORIA TRA UN'INSEGNANTE ROMANA DI 63 ANNI E IL SUO DOMESTICO-AMANTE-AGUZZINO: UN INDIANO 44ENNE ACCOLTO PER LAVORI DI PULIZIA E CON CUI POI ERA NATA UNA RELAZIONE, DEGENERATA IN VIOLENZA - L'UOMO AVEVA INIZIATO A UBRIACARSI E A MINACCIARLA - E SE LEI GLI PROIBIVA DI BERE...

Francesca De Martino per "Il Messaggero"

 

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Tornava a casa ubriaco e, oltre agli insulti, faceva volare piatti e bicchieri. Era diventato il tormento della donna che diceva di amare, H.S., 44enne di origine indiana. La stessa donna che l'aveva accolto a lavorare nel suo appartamento come domestico appena era arrivato in Italia dall'India. E che poi, dopo poco tempo, se ne era innamorata nonostante la differenza d'età: 20 anni.

 

violenza domestica 4

Un sentimento che era diventato un vero e proprio incubo per un'insegnante di 63 anni della Capitale, che aveva poi chiesto l'aiuto dei poliziotti che hanno arrestato il convivente.

 

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L'uomo era finito a processo nell'ottobre scorso per maltrattamenti tra conviventi. Ieri a piazzale Clodio è arrivata la sentenza di condanna a 2 anni e 6 mesi di reclusione, come chiesto dal pm Raimondo Orrù.

 

Il giudice ha deciso per il 44enne, incensurato, in sede di giudizio immediato, anche il risarcimento dei danni alla donna e il pagamento di una provvisionale di 5.000 euro.

 

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Una storia d'amore nata da un normale rapporto di lavoro. 44 anni lui, 63 anni lei. L'uomo, S.H., appena si era trasferito in Italia dall'India per iniziare una nuova vita si era trovato a lavorare come domestico in casa dell'insegnante romana. Da lì era nata una relazione. Ma negli ultimi due anni era degenerata.

 

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Il 44enne aveva iniziato a bere e a sfogarsi con la donna. «Dammi i soldi, ammazzo i tuoi amici, devo ammazzare qualcuno», si rivolgeva così alla compagna sotto effetto di alcolici. E se lei gli impediva di bere, provava a picchiarla, oppure a lanciarle piatti, padelle, caffettiere.

 

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Ormai l'intero palazzo sapeva di questi litigi. Ogni giorno si sentivano urla e rumori sospetti. E così alcuni condomini avevano fatto intervenire gli agenti. L'1 ottobre 2020 per l'uomo era arrivato un ammonimento dalla Questura di Roma.

 

Il 3 ottobre 2020, dopo l'ennesimo episodio violento al rientro da una serata alcolica, era stato arrestato, con misura cautelare in carcere. Misura che ieri, in aula, la difesa ha chiesto al giudice di rimuovere.

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