007 agente segreto

SPIARE TANTO, SPIARE TUTTI – FRA LE PIEGHE DEL DL AIUTI BIS APPROVATO DAL SENATO È STATO INSERITO UN EMENDAMENTO A FIRMA DI ADOLFO URSO, PRESIDENTE DEL COPASIR, CHE CONCEDE PIÙ POTERI AGLI 007 ITALIANI – D’ORA IN POI GLI AGENTI DELL'AISE, L'AGENZIA DEL SERVIZIO SEGRETO ESTERNO, POTRANNO AGIRE DA INFILTRATI IN PAESI STRANIERI SENZA DOVER ESSERE FUNZIONARI ACCREDITATI PRESSO L'AMBASCIATA DI TURNO – UNA NORMA A LUNGO ATTESA CON CUI L'ITALIA ACCORCIA LE DISTANZE DAGLI ALTRI SERVIZI... 

 

Estratto dall'articolo di Francesco Bechis per “Il Messaggero”

 

LO STEMMA AISE

Forse non salteranno su treni in corsa e non si troveranno a sorseggiare Vodka Martini nel bel mezzo di una sparatoria. Di certo però per gli 007 italiani si apre ora una nuova era. Fra le pieghe del dl-Aiuti bis appena approvato dal Senato c'è infatti un emendamento che promette di rivoluzionare il nostro comparto intelligence.

 

Porta la firma di Adolfo Urso, senatore di FdI e presidente del Copasir, ma ha incassato un consenso bipartisan. La norma inserita al fotofinish (art. 42) permette all'Aise, l'agenzia del Servizio esterno, di «impiegare proprio personale» per svolgere «attività di ricerca informativa e operazioni all'estero».

 

LA LEGGE

ADOLFO URSO

Un via libera alle operazioni sotto-copertura: da ora in poi gli agenti dell'Aise potranno agire da infiltrati in Paesi stranieri. Una svolta decisiva e per niente scontata. Certo, da sempre gli operativi dell'intelligence italiana possono raccogliere informazioni e svolgere missioni all'estero. E in alcuni Paesi considerati strategici per Roma, dalla Libia all'Iraq, l'Italia è presente in forze anche con le sue barbe finte. In Afghanistan, per dire, la rete di informatori dei Servizi italiani era seconda solo a quella americana.

 

C'è un ostacolo però: finora gli agenti potevano operare solo come funzionari accreditati presso l'ambasciata di turno. Un laccio che col tempo si è dimostrato troppo stretto. Di qui l'intervento per allentarlo. […]

 

FRANCO GABRIELLI ADOLFO URSO

Con la nuova norma, l'Italia accorcia le distanze e recupera un lungo ritardo. Gli 007 italiani potranno ora andare a caccia di informazioni sensibili - servirà l'autorizzazione diretta del presidente del Consiglio o dell'Autorità delegata - senza accreditarsi in ambasciata come attaché commerciali o militari. Lo faranno sotto altre spoglie. […]

 

Un intervento auspicato da anni dal comparto. E difeso tra gli altri dall'ex presidente della Repubblica Francesco Cossiga e poi da Massimo D'Alema ai tempi della presidenza Copasir. Adesso un primo mattone è stato posato ma il dossier dovrà finire presto sulla scrivania di Palazzo San Macuto.

 

SERVIZI SEGRETI

Perché saranno i decreti attuativi e i regolamenti a disciplinare con estrema precisione quando e come gli 007 italiani potranno prestarsi a operazioni simili. Così come andranno definiti i dettagli di un'altra norma nel Dl-Aiuti bis che impone all'intelligence un salto di qualità.

 

E cioè il semaforo verde per «l'adozione di misure di intelligence di contrasto in ambito cibernetico». Tradotto: non solo i Servizi italiani avranno i mezzi per difendere il Paese da attacchi cyber ma potranno, in alcuni casi, sferrare attacchi preventivi contro minacce.

LORENZO GUERINI ADOLFO URSO ADOLFO URSO

 

Ultimi Dagoreport

matteo salvini daniela santanche giorgia meloni renzi giovanbattista giovambattista fazzolari

DAGOREPORT – MATTEO FA IL MATTO E GIORGIA INCATENA LA SANTANCHÈ ALLA POLTRONA: SALVINI, ASSOLTO AL PROCESSO OPEN ARMS, TURBA QUOTIDIANAMENTE I SONNI DELLA MELONI CON IL “SOGNO DI TORNARE AL VIMINALE” – PER LA DUCETTA, PERÒ, IL RIMPASTO È INDIGERIBILE: TEME, A RAGIONE, UN EFFETTO A CASCATA DAGLI ESITI INCONTROLLABILI, SPECIE IN CASO DI RINVIO A GIUDIZIO PER DANIELA SANTANCHÈ – E COSÌ, ECCO IL PIANO STUDIATO INSIEME A “SPUGNA” FAZZOLARI: IL PROCESSO DI SALVINI ERA DI NATURA POLITICA, QUELLO DELLA “PITONESSA” È “ECONOMICO”, COME QUELLO SULLA FONDAZIONE OPEN CHE VEDEVA IMPUTATO RENZI. E VISTO CHE MATTEONZO È STATO POI ASSOLTO PRIMO GRADO, PERCHÉ LA “SANTADECHÈ” DOVREBBE LASCIARE? (C’È UNA GROSSA DIFFERENZA NEL CASO VISIBILIA: NON ERA MAI ACCADUTO DI UN MINISTRO ACCUSATO DI AVER TRUFFATO LO STATO IN MERITO A VERSAMENTI ALL’INPS…)

angelo bonelli nicola fratoianni giorgia meloni simona agnes

FLASH – LA DISPERATA CACCIA AI VOTI PER ELEGGERE SIMONA AGNES ALLA PRESIDENZA RAI FA UN’ALTRA VITTIMA: AVS! NICOLA FRATOIANNI SI È ADIRATO PER L’ARTICOLO DI “REPUBBLICA” SUL POSSIBILE INCIUCIONE DELL’ALLEATO, ANGELO BONELLI, CON LA DESTRA. E HA MESSO AL MURO IL LEADER VERDE SBIADITO: NON TI PERMETTERE DI FARE UN’INTESA CON IL NEMICO, O SALTA TUTTO – I RAS MELONIANI DELLA RAI CI AVEVANO GIÀ PROVATO CON GIUSEPPE CONTE E IL M5S, MA LA FRONDA INTERNA DI CHIARA APPENDINO SI È MESSA DI TRAVERSO…

fazzolari meloni giorgetti salvini poteri forti economia

DAGOREPORT – AVVISATE IL GOVERNO MELONI: I GRANDI FONDI INTERNAZIONALI SONO SULLA SOGLIA PER USCIRE DAI LORO INVESTIMENTI MILIARDARI IN ITALIA - I VARI BLACKSTONE, KKR, MACQUARIE, BLACKROCK, CHE ALL’INIZIO AVEVANO INVESTITO IN AZIENDE DI STATO, BANCHE, ASSICURAZIONI, RITENENDO IL GOVERNO DUCIONI STABILE E AFFIDABILE, DOPO APPENA DUE ANNI SI SONO ACCORTI DI AVER BUSCATO UNA SOLENNE FREGATURA - DAL DECRETO CAPITALI AD AUTOSTRADE, DALLA RETE UNICA ALLE BANCHE, E’ IN ATTO UN BRACCIO DI FERRO CON NOTEVOLI TENSIONI TRA I “POTERI FORTI” DELLA FINANZA MONDIALE E QUEL GRUPPO DI SCAPPATI DI CASA CHE FA IL BELLO E IL CATTIVO TEMPO A PALAZZO CHIGI, IGNORANDO I TAPINI DEL MANGANELLO, COSA ASPETTA LORO NELL’ANNO DI GRAZIA 2025...

donald trump elon musk

DAGOREPORT - BLACKSTONE, KKR, BLACKROCK E ALTRI FONDI D’INVESTIMENTO TEMONO CHE IL SECONDO MANDATO ALLA CASA BIANCA DI TRUMP VENGA CONDIZIONATO DAL KETAMINICO ELON MUSK, CHE ORMAI SPARA UNA MINCHIATA AL GIORNO - GLI OPERATORI DI BORSA VOGLIONO FARE AFFARI, GLI AD PENSANO A STARE INCOLLATI ALLA POLTRONA DISTRIBUENDO PINGUI DIVIDENDI, NESSUNO DI ESSI CONDIVIDE L’INSTABILITÀ CHE QUEL “TESLA DI MINCHIA” CREA A OGNI PIÉ SOSPINTO - DAGLI ATTACCHI ALLA COMMISSIONE EUROPEA AL SOSTEGNO AI NAZISTELLI DI AFD FINO ALL’ATTACCO ALLA FED E AL TENTATIVO DI FAR ZOMPARE IL GOVERNO BRITANNICO, TUTTE LE SPARATE DEL MUSK-ALZONE…

matteo salvini giorgia meloni piantedosi renzi open arms roberto vannacci

DAGOREPORT - L’ASSOLUZIONE NEL PROCESSO “OPEN ARMS” HA TOLTO A SALVINI LA POSSIBILITA’ DI FARE IL MARTIRE DELLE TOGHE ROSSE E LO HA COSTRETTO A CAMBIARE LA STRATEGIA ANTI-DUCETTA: ORA PUNTA A TORNARE AL VIMINALE, TRAMPOLINO CHE GLI PERMISE DI PORTARE LA LEGA AL 30% - E "IO SO' GIORGIA E TU NON SEI UN CAZZO" NON CI PENSA PROPRIO: CONFERMA PIANTEDOSI E NON VUOLE LASCIARE AL LEGHISTA LA GESTIONE DEL DOSSIER IMMIGRAZIONE (FORMALMENTE IN MANO A MANTOVANO MA SU CUI METTE LE MANINE MINNITI), SU CUI HA PUNTATO TUTTE LE SUE SMORFIE CON I “LAGER” IN ALBANIA - I FAN DI VANNACCI NON ESULTANO PER SALVINI ASSOLTO: VOGLIONO IL GENERALE AL COMANDO DI UN PARTITO DE’ DESTRA, STILE AFD - I DUE MATTEO...