cesare ragazzi

È MORTO A 83 ANNI, A BOLOGNA, CESARE RAGAZZI, CHE NEGLI ANNI OTTANTA DETTE SPERANZA A MILIONI DI ITALIANI CON I PARRUCCHINI PUBBLICIZZATI IN TELEVISIONE – LA CARRIERA NATA A FINE ANNI SESSANTA CON IL PRIMO LABORATORIO IN UNA CANTINA, DOPO ESSERE DIVENTATO PRATICAMENTE CALVO. FU LÌ CHE NACQUE LA “PROTESI TRICOLOGICA”, UNA SPECIE DI PARRUCCHINO DI CAPELLI NATURALI APPLICATO CON NASTRO BIOADESIVO – LO SLOGAN-TORMENTONE “SONO CALVO, CON IN TESTA LA MIA IDEA MERAVIGLIOSA” E IL FALLIMENTO, NEL 2009 - LA COSA CHE PIÙ LO MANDAVA IN BESTIA? SENTIRSI DARE DEL “RE DEI CAPELLI FINTI”: “EH NO, QUELLI LI VENDONO I CINESI, IO…” - VIDEO: IL CAMEO STRACULT IN "ARRAPAHO"

 

 

 

 

 

CESARE RAGAZZI È MORTO A 83 ANNI UCCISO DA UN MALORE A BOLOGNA

Gabriele Mignardi per www.ilrestodelcarlino.it

 

CESARE RAGAZZI

Ieri sera, per un malore improvviso è morto Cesare Ragazzi, il noto imprenditore e personaggio televisivo diventato famoso dagli anni Settanta per l'invenzione e la promozione pubblicitaria di una protesi tricologica, ovvero un trapianto non invasivo che veniva applicato direttamente sul cuoio capelluto, attraverso un nastro apposito: lui stesso l’ha definito ‘un parrucchino di capelli naturali’.

 

Una carriera partita da una cantina di Bazzano, oggi capoluogo di Valsamoggia col suo primo laboratorio, nel 1968. Fino al 2009, anno in cui la società da lui fondata fu dichiarata fallita dal tribunale di Bologna, aveva aperto ottanta centri in Italia ed otto all'estero. Il suo saluto: "Salve! Sono Cesare Ragazzi” è diventato un marchio di fabbrica, ma anche una battuta di spirito entrata nel lessico nazionale. Lascia la moglie Marta e tre figli: Nicola, Simona e Alessia.

 

CESARE RAGAZZI

BIOGRAFIA DI CESARE RAGAZZI

Da www.cinquantamila.it – la storia raccontata da Giorgio Dell’Arti (schede aggiornata nel 2014)

 

Bazzano (Bologna) 22 agosto 1941. Imprenditore. Specializzato nel trapianto di capelli. Slogan: “Capelli per chi ha la testa”. Gestiva decine di centri di lotta alla calvizie in Italia e all’estero. «I pelati sono brutti, non credete a chi afferma il contrario. Anche la volpe dice che non le piace l’uva perché non riesce a coglierla».

 

CESARE RAGAZZI

• Commerciante in capelli veri e in parrucche, alla fine degli anni Sessanta diventò praticamente calvo. Messosi a studiare il problema dei trapianti, escogitò la “protesi tricologica”, un impianto non invasivo a contatto con la cute tramite un componente attivo che fa sinergia con l’epidermide (in pratica «un parrucchino – di capelli naturali – ndr – applicato sul cuoio capelluto con un nastro bioadesivo», scrisse la Repubblica nel 2003 citando una sentenza della Cassazione).

 

• In Italia uno dei primi ad autopromuoversi in televisione: «Nell’80 ci fu lo spot della sirena. Testa mi disse che quella era la più bella idea pubblicitaria degli ultimi anni. Costò pochissimo eppure entrò nell’immaginario collettivo: “Salve, sono Cesare Ragazzi, cosa c’è di strano? Che io sono calvo! Sì, calvo, ma con in testa la mia idea meravigliosa...”. E poi il tuffo in mare e la sirena con la voce fuori campo che diceva: “Tutto può succedere a un calvo che si è messo in testa un’idea meravigliosa”» (da un’intervista di Oltre).

 

• Tra i suoi clienti c’era anche Lucio Dalla.

CESARE RAGAZZI

• Il tribunale di Bologna ha dichiarato fallita la sua Cesare Ragazzi Company nel settembre del 2009.

 

• «La cosa che più l’ha imbufalito non sono state le ironie e i giochi di parole sull’“idea meravigliosa” che ha fatto crac, fallita, finita in tribunale sotto il peso di debiti e conti in rosso. E nemmeno che la notizia del suo tonfo avrebbe fatto il giro del mondo, per la gioia sottile di quei calvi da sempre rimasti orgogliosamente tali, gli stessi che negli anni Ottanta schiumavano bile quando lui, ex pelato, emergeva con chioma fluente dalla piscina di casa, riempiendo la tivù con quel “salve, sono Cesare Ragazzi” passato in pochi anni da spot a tormentone. No, quello che davvero l’ha mandato in bestia, più di qualsiasi libro contabile o curatore fallimentare, è stato sentirsi dare del “re dei capelli finti”.

 

A lui. “Eh no, questa non passa – ringhia –. Ma quali capelli finti! Quelli li vendono i cinesi. Io e la mia azienda ricostruiamo il cuoio capelluto sul quale poi innestiamo capelli provenienti da donatori: in un centimetro quadrato ci stanno dai 120 ai 150 capelli. Tutto registrato, tutto brevettato a mio nome. Perché, questo sia chiaro, io non sono fallito come persona...”.

 

CESARE RAGAZZI

Cesare Ragazzi, tre figli, un impero lungo 40 anni e 900 mila clienti dopo, è così: uno spot vivente. Anche adesso che la sua Company è stata dichiarata fallita, che il tribunale di Bologna ha nominato un curatore fallimentare per salvare il salvabile e i 100 dipendenti dello stabilimento di Zola Predosa masticano da diverse settimane il pane duro della cassa integrazione straordinaria, lui e la sua idea meravigliosa continuano a fare coppia.

 

“Ci mancherebbe! – afferma – L’idea è ancora valida. Diciamo che s’è presa il raffreddore. Ora le spiego: pioveva forte, ma le banche non sono state carine con noi, non hanno voluto darci l’ombrello e noi ci siamo bagnati come pulcini, capita... In altre parole: il nostro progetto era quello di espanderci, ma siamo rimasti senza denari, non era il momento giusto. Ma non è il mercato che ci manca: il mondo è pieno di calvi...” (…)» (Francesco Alberti) [Cds 24/10/2009].

CESARE RAGAZZICESARE RAGAZZICESARE RAGAZZI

Ultimi Dagoreport

maria rosaria boccia gennaro sangiuliano giorgia meloni

IL BOTTO DI FINE ANNO: IL 1 AGOSTO 2024 (DUE SETTIMANE DOPO IL TAGLIO SUL CAPOCCIONE) GENNARO SANGIULIANO FIRMO' IL DECRETO DI NOMINA DI MARIA ROSARIA BOCCIA A SUA CONSULENTE – IL DOCUMENTO SBUGIARDA “GENNY DELON” (CHE AL TG1 MINIMIZZO' IN MODO VAGO “MI ERA VENUTA L’IDEA DI NOMINARLA”) E SOPRATTUTTO GIORGIA MELONI, CHE MISE LA MANO SUL FUOCO SULLA BUONA FEDE DEL MINISTRO (“HA DECISO DI NON DARE L’INCARICO DI COLLABORAZIONE. MI GARANTISCE CHE QUESTA PERSONA NON HA AVUTO ACCESSO A NESSUN DOCUMENTO RISERVATO”) – L’ITER SI BLOCCO', DANDO IL VIA ALL’INCHIESTA DI DAGOSPIA CHE PORTÒ ALLE DIMISSIONI DEL MINISTRO. MA QUESTO DOCUMENTO APRE NUOVE DOMANDE: 1) PERCHÉ, DOPO UN PRIMO STEP, LA NOMINA NON È STATA FINALIZZATA? 2) COSA È AVVENUTO TRA IL GIORNO DELLA NOMINA, E IL 26 AGOSTO, GIORNO DEL DAGO-SCOOP? 3) QUALCUNO È INTERVENUTO A BLOCCARE LA NOMINA A CONSULENTE DELLA BOCCIA? 4) CHI SI È MOBILITATO PER SILURARE L'IMPRENDITRICE? 5) DAVVERO TUTTO È AVVENUTO A COSTO ZERO PER LO STATO? 

pierferdinando casini e matteo renzi nel 2009

DAGOREPORT – RENZI CI AVEVA VISTO GIUSTO: VOLEVA COME LEADER DEL CENTRO PIERFERDINANDO CASINI - PECCATO CHE L’EX PRESIDENTE DELLA CAMERA ABBIA DETTO DI NO NELLA SPERANZA DI ARRIVARE, UN DOMANI, AL QUIRINALE. MA IL SUCCESSORE DI MATTARELLA VERRÀ ELETTO SOLTANTO NEL 2029 E FINO AD ALLORA, CAMPA CAVALLO, PUÒ SUCCEDERE DI TUTTO E DI BRUTTO -  “PIERFURBY” POSSIEDE I CROMOSONI PERFETTI PER FEDERARE LE DIVERSE ANIME ORFANE DI UN PARTITO LIBERALE CONSERVATORE A FIANCO DEL PD: DEMOCRISTIANO, BUONI RAPPORTI CON IL VATICANO, POI NELLE FILE DEL BERLUSCONISMO FINO ALL'ARRIVO COME INDIPENDENTE, GRAZIE A RENZI, NELL'AREA PD, IL BELL'ASPETTO, L'ELOQUIO PIACIONE E I 40 ANNI IN PARLAMENTO... (SE L’AMORE PER IL DENARO NON L'AVESSE RINCOJONITO, CHISSÀ DOVE SAREBBE OGGI RENZI)

antonio tajani cecilia sala giorgia meloni ali khamenei

DAGOREPORT - CON UN MINISTRO DEGLI ESTERI (E UN GOVERNO) ALL'ALTEZZA, CECILIA SALA NON SAREBBE FINITA IN UNA GALERA DI TEHERAN - LA NOTIZIA DELL'ARRESTO A MILANO DELLA ''SPIA'' IRANIANA ABEDINI, SU "ORDINE" USA, E' DEL 17 DICEMBRE. DUE GIORNI DOPO LA SALA VIENE IMPRIGIONATA - BENE, CONOSCENDO LA "DIPLOMAZIA DEGLI OSTAGGI" PRATICATA DALL'IRAN (ARRESTI UNO DEI MIEI, IO SEQUESTRO UNO DEI TUOI), PERCHE' LA FARNESINA E PALAZZO CHIGI, SOTTOVALUTANDO I "SEGNALI" DELL'INTELLIGENCE-AISE, NON SI SONO SUBITO ATTIVATI PER METTERE IN SICUREZZA GLI ITALIANI IN IRAN? - SCAZZO CROSETTO-TAJANI - NON SAREBBE LA PRIMA VOLTA CHE IL GOVERNO MELONI SI TROVA A GESTIRE NEL PEGGIORE DEI MODI UN DETENUTO NEL MIRINO DI WASHINGTON (NEL 2023 IL RUSSO ARTEM USS). IL VICEMINISTRO AGLI ESTERI, EDMONDO CIRIELLI (FDI), GIÀ ANNUNCIA CHE LA “SPIA” IRANIANA ''POTREBBE NON ESSERE ESTRADATO, HA COMMESSO UN REATO SOGGETTIVO, NORDIO STA STUDIANDO LE CARTE” (A NORDIO E MELONI CONVIENE FARE IN FRETTA, PRIMA CHE TRUMP SBARCHI ALLA CASA BIANCA) - VIDEO

carlo freccero dago ferragni fagnani de martino meloni giambruno

TE LO DO IO IL 2024! - CARLO FRECCERO: “NELL’EPOCA DELLA NOTIZIA TAROCCATA, IL GOSSIP RAPPRESENTA IL PRESENTE DELL’INFORMAZIONE. E DAGOSPIA VINCE (IL 2024 È L’ANNO DEL SUO MAGGIORE SUCCESSO)’’ – ‘’ IDEOLOGIE NELLA POLVERE, IDEE NEL CASSETTO, IDEALI NEI CASSONETTI. ANCHE LA POLITICA È CONIUGATA A PARTIRE DAL GOSSIP. I DUE FAMOSI FUORIONDA DI GIAMBRUNO IN CALORE SONO DIVENTATI UN EVENTO POLITICO - DI FRONTE AL NUOVO DISORDINE MONDIALE, LA TELEVISIONE HA CHIUSO FUORI DALLA PORTA LA CRUDA REALTÀ E L’HA SOSTITUITA CON IL MONDO REALITY, IN CUI NULLA È SERIO, TUTTO È ARTIFICIO - OGGI IL VERO MISTERO DEL MONDO DIVENTA IL VISIBILE, NON L’INVISIBILE. E, COME BEN SAPPIAMO, TUTTO CIÒ CHE NON VIVE IN TELEVISIONE NON HA UNA DIMENSIONE REALE”

matteo salvini daniela santanche giorgia meloni renzi giovanbattista giovambattista fazzolari

DAGOREPORT – MATTEO FA IL MATTO E GIORGIA INCATENA LA SANTANCHÈ ALLA POLTRONA: SALVINI, ASSOLTO AL PROCESSO OPEN ARMS, TURBA QUOTIDIANAMENTE I SONNI DELLA MELONI CON IL “SOGNO DI TORNARE AL VIMINALE” – PER LA DUCETTA, PERÒ, IL RIMPASTO È INDIGERIBILE: TEME, A RAGIONE, UN EFFETTO A CASCATA DAGLI ESITI INCONTROLLABILI, SPECIE IN CASO DI RINVIO A GIUDIZIO PER DANIELA SANTANCHÈ – E COSÌ, ECCO IL PIANO STUDIATO INSIEME A “SPUGNA” FAZZOLARI: IL PROCESSO DI SALVINI ERA DI NATURA POLITICA, QUELLO DELLA “PITONESSA” È “ECONOMICO”, COME QUELLO SULLA FONDAZIONE OPEN CHE VEDEVA IMPUTATO RENZI. E VISTO CHE MATTEONZO È STATO POI ASSOLTO IN PRIMO GRADO, PERCHÉ LA “SANTADECHÈ” DOVREBBE LASCIARE? (C’È UNA GROSSA DIFFERENZA NEL CASO VISIBILIA: NON ERA MAI ACCADUTO DI UN MINISTRO ACCUSATO DI AVER TRUFFATO LO STATO IN MERITO A VERSAMENTI ALL’INPS…)

angelo bonelli nicola fratoianni giorgia meloni simona agnes

FLASH – LA DISPERATA CACCIA AI VOTI PER ELEGGERE SIMONA AGNES ALLA PRESIDENZA RAI FA UN’ALTRA VITTIMA: AVS! NICOLA FRATOIANNI SI È ADIRATO PER L’ARTICOLO DI “REPUBBLICA” SUL POSSIBILE INCIUCIONE DELL’ALLEATO, ANGELO BONELLI, CON LA DESTRA. E HA MESSO AL MURO IL LEADER VERDE SBIADITO: NON TI PERMETTERE DI FARE UN’INTESA CON IL NEMICO, O SALTA TUTTO – I RAS MELONIANI DELLA RAI CI AVEVANO GIÀ PROVATO CON GIUSEPPE CONTE E IL M5S, MA LA FRONDA INTERNA DI CHIARA APPENDINO SI È MESSA DI TRAVERSO…