dacia maraini

“CI STIAMO INCAROGNENDO”- MARAINI DOPO LO SCIPPO SUBITO A ROMA: “IL TERRORISMO ISLAMICO HA CREATO UNA STRADA SIMBOLICA E SEDUCENTE, INTRODUCENDO UNA MALATTIA CONTAGIOSA, UNA SPECIE DI NOIA DELLA NORMALITÀ, UN SORDO INNAMORAMENTO DELLA DEVASTAZIONE CHE PORTA I GIOVANI A DROGARSI, UBRIACARSI, CORRENDO VERSO LA MORTE COME FOSSE UNA LIBERAZIONE ESALTANTE”

Dacia Maraini per il ‘Corriere della Sera’

 

Dacia Maraini

Cammino con due amiche. Sto andando al teatro Vascello per vedere uno spettacolo tratto da un mio testo e recitato dalla brava attrice Raffaella Azim. Per l'occasione sono arrivati tanti amici da Roma e fuori, attori e attrici con cui ho lavorato e lavoro ancora. Cammino chiacchierando in via Carini tenendo la borsa sul braccio sinistro. Sento un rumore di motorino che si avvicina da dietro ma non ci faccio caso. Spesso quando la strada è ingombra di auto, i motorini montano sul marciapiede.

 

Ma il rumore si avvicina e si fa sempre più incombente, tanto che decido di voltarmi per capire se riesca a passare fra i nostri corpi e la parete di una casa, quando sento una mano che mi strappa la borsa dal braccio. Il tempo di lanciare un grido e il motorino sparisce dietro la curva. Un momento di panico.

 

La rabbia di perdere nello stesso momento le chiavi di casa, i documenti, il bancomat, il libretto con tutti gli appuntamenti, gli indirizzi e i numeri di telefono. Vado subito alla stazione di polizia vicina e denuncio il caso.

 

SCIPPO

Un giovane e simpatico poliziotto mi dice che da un poco di tempo gli scippi sono aumentati. Mi mette in mano diverse copie della denuncia, quante ne servono per andare in banca, per rifare la patente, la tessera sanitaria, la carta di identità, ecc. Prendo a telefonare per bloccare la carta di credito. Al numero verde una voce mi risponde da Singapore e in inglese mi fa delle domande ben strane, tipo quante volte è stata all' estero, da quanto ha la carta, che cosa ha comprato recentemente, eccetera.

 

DACIA MARAINI

Le dico che se non ci sbrighiamo nel frattempo i ladri andranno al primo bancomat e ritireranno dei soldi. Ma devo ancora aspettare ascoltando una stupida musica ritmata. Il poliziotto mi chiede come erano i due scippatori. Difficile rispondere perché sono spariti in un lampo, ma ho avuto l'impressione che fossero molto giovani. Erano vestiti di scuro, erano agili, quasi delicati. Infatti avrebbero potuto travolgermi e buttarmi per terra. Invece hanno sfilato con eleganza la borsa dal mio braccio senza quasi toccarmi.

 

teenager e violenza

Nello sforzo di restare in piedi mi sono irrigidita e oggi sono tutta indolenzita. Comunque niente di rotto per fortuna. Ma cosa sta succedendo nel nostro Paese? mi chiedo ricordando che solo pochi mesi fa una banda di ladruncoli è entrata nella mia casa di Pescasseroli sfasciando a martellate due televisori, rovesciando tutti i libri per terra, spargendo olio e vino sul pavimento di legno che ho dovuto rifare. Poi ho saputo che erano ragazzini, il più piccolo dei quali ha nove anni. E non ce l' avevano con me, perché la stessa devastazione l' avevano compiuta in altre case prima della mia.

 

dacia maraini

Non hanno neanche rubato nulla, solo distrutto selvaggiamente quello che si trovavano davanti gettando i piatti dalla finestra, spaccando i lampadari e maciullando una radio. Da dove viene questa furia giovanile? Perché le città si stanno incarognendo? Quando è che abbiamo cominciato a sentirci consigliare di tenere la borsa a tracolla, di stare attenti ai gruppi di giovani che camminano insieme, di non uscire la sera da sole, di non frequentare luoghi isolati e bui?

 

Una cosa del genere era impensabile fino a qualche anno fa. C' è qualcosa che frulla nella psiche dei giovanissimi e li porta a distruggere e ferire il mondo intero senza neanche un perché, solo per la gioia di farlo? Qualcuno potrebbe dire che, in un modo sotterraneo, il terrorismo islamico ha creato una strada simbolica tenace e seducente, introducendo fra i giovanissimi una malattia contagiosa: una specie di noia della normalità, un sordo innamoramento della devastazione, che li porta a drogarsi, ubriacarsi, correndo verso la morte come fosse una liberazione esaltante.

 

bullismo

Sono soprattutto giovani maschi. Le ragazze possono esserne affascinate, ma preferiscono rimanere in disparte. Mi chiedo se non siano state talmente abituate a sublimare gli istinti aggressivi da risultare vaccinate contro queste forme di euforia mortuaria.

 

Difficile rispondere. E poi io non sono buona a dare risposte. Ma a fare domande sì e vorrei continuare a capire, ad approfondire, a domandare. Mi piacerebbe parlare con questi ragazzini che divinizzano l'illecito, buttandosi nell' azione presi da una ebbrezza perversa, incuranti di qualsiasi freno o regola o sentimento di simpatia verso l' altro.

 

bullismo

Mi chiedo se i grandi padri che predicano violenza non producano piccoli figli che la praticano ossessivamente. Come se, pur perdendo sul territorio, i giovani terroristi islamici, vincessero sul piano della fascinazione imitativa. Da dove viene per esempio la pratica tutta nuova di lasciarsi crescere la barba se non dai barbuti predicatori di odio? E il linguaggio della politica, che dovrebbe tenersi alle idee e al rispetto dell' altro e invece scivola continuamente nell' insulto e nella denigrazione, non ha qualche responsabilità?

 

Non è anche esso in qualche modo influenzato dalle nuove guerre di parola e di bandiera che virano al nero? Le ragazze rimangono indietro a guardare. Conoscono la pratica della sublimazione: la sola cosa buona che abbiamo introiettato fra i tanti conculcati sensi di colpa, dentro il sottile sentimento di inadeguatezza che la cultura dei padri ci ha lasciato addosso .

Ultimi Dagoreport

software israeliano paragon spyware whatsapp alfredo mantovano giorgia meloni peter thiel

DAGOREPORT – SE C’È UNO SPIATO, C’È ANCHE UNO SPIONE: IL GOVERNO MELONI SMENTISCE DI AVER MESSO SOTTO CONTROLLO I GIORNALISTI COL SOFTWARE ISRAELIANO DI “PARAGON SOLUTIONS” - PECCATO CHE L’AZIENDA DI TEL AVIV, SCRIVE "THE GUARDIAN", NON FACCIA AFFARI CON PRIVATI, MA VENDA I SUOI PREGIATI SERVIZI DI HACKERAGGIO SOLO A “CLIENTI GOVERNATIVI” CHE DOVREBBERO UTILIZZARLI PER PREVENIRE IL CRIMINE - CHI AVEVA FIRMATO IL CONTRATTO STRACCIATO DAGLI ISRAELIANI PER "VIOLAZIONI"? QUAL È "L'ABUSO" CHE HA SPINTO PARAGON A DISDETTARE L'ACCORDO? – ANCHE IL MERCATO FIORENTE DELLO SPIONAGGIO GLOBALE HA IL SUO BOSS: È PETER THIEL, IL “CAVALIERE NERO” DELLA TECNO-DESTRA AMERICANA, CHE CON LA SOCIETA' PALANTIR APPLICA L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE AL VECCHIO MESTIERE DELLO 007…

barbara berlusconi

DAGOREPORT - BERLUSCONI ALLA SCALA SI È VISTO UNA SOLA VOLTA, MA IL BERLUSCONISMO SÌ, E NON AVEVA FATTO MALE CON FEDELE CONFALONIERI, CHE FU PRESIDENTE DELLA FILARMONICA DELLA SCALA E BRUNO ERMOLLI, POTENTISSIMO VICEPRESIDENTE DELLA FONDAZIONE TEATRO ALLA SCALA - INVECE BARBARA B. LA SI VIDE DUE VOLTE, AL BRACCIO DI PATO, L’EX ATTACCANTE DEL MILAN. LA SUA NOMINA NEL CDA DELLA SCALA? DONNA, GIOVANE… E POI CON QUEL COGNOME! LA COMPETENZA? BEH… LA PASSIONE MMM…: PERCHÉ, DA QUEL GIORNO CHE VENNE CON PATO, NON SI È PRESA UN BEL PALCO ANZICHÉ TORNARE ALLA SCALA SOLO QUINDICI ANNI DOPO DA CONSIGLIERE/A?

vincenzo de luca elly schlein nicola salvati antonio misiani

DAGOREPORT – VINCENZO DE LUCA NON FA AMMUINA: IL GOVERNATORE DELLA CAMPANIA VA AVANTI NELLA SUA GUERRA A ELLY SCHLEIN - SULLA SUA PRESUNTA VICINANZA AL TESORIERE DEM, NICOLA SALVATI, ARRESTATO PER FAVOREGGIAMENTO DELL’IMMIGRAZIONE CLANDESTINA, RIBATTE COLPO SU COLPO: “DOVREBBE CHIEDERE A UN VALOROSO STATISTA DI NOME MISIANI, CHE FA IL COMMISSARIO DEL PD CAMPANO” – LA STRATEGIA DELLO “SCERIFFO DI SALERNO”: SE NON OTTIENE IL TERZO MANDATO, DOVRÀ ESSERE LUI A SCEGLIERE IL CANDIDATO PRESIDENTE DEL PD. ALTRIMENTI, CORRERÀ COMUNQUE CON UNA SUA LISTA, RENDENDO IMPOSSIBILE LA VITTORIA IN CAMPANIA DI ELLY SCHLEIN…

osama almasri torturatore libico giorgia meloni alfredo mantovano giuseppe conte matteo renzi elly schlein

DAGOREPORT – LA SOLITA OPPOSIZIONE ALLE VONGOLE: SUL CASO ALMASRI SCHLEIN E CONTE E RENZI HANNO STREPITATO DI “CONIGLI” E ''PINOCCHI'' A NORDIO E PIANTEDOSI, ULULANDO CONTRO L’ASSENZA DELLA MELONI, INVECE DI INCHIODARE L'ALTRO RESPONSABILE, OLTRE ALLA PREMIER, DELLA PESSIMA GESTIONE DELL’AFFAIRE DEL BOIA LIBICO: ALFREDO MANTOVANO, AUTORITÀ DELEGATA ALL’INTELLIGENCE, CHE HA DATO ORDINE ALL'AISE DI CARAVELLI DI RIPORTARE A CASA CON UN AEREO DEI SERVIZI IL RAS LIBICO CHE E' STRAPAGATO PER BLOCCARE GLI SBARCHI DI MIGLIAIA DI NORDAFRICANI A LAMPEDUSA – EPPURE BASTAVA POCO PER EVITARE IL PASTROCCHIO: UNA VOLTA FERMATO DALLA POLIZIA A TORINO, ALMASRI NON DOVEVA ESSERE ARRESTATO MA RISPEDITO SUBITO IN LIBIA CON VOLO PRIVATO, CHIEDENDOGLI LA MASSIMA RISERVATEZZA - INVECE L'ARRIVO A TRIPOLI DEL TORTURATORE E STUPRATORE DEL CARCERE DI MITIGA CON IL FALCON DELL'AISE, RIPRESO DA TIVU' E FOTOGRAFI, FUOCHI D’ARTIFICIO E ABBRACCI, HA RESO EVIDENTE IL “RICATTO” DELLA LIBIA E LAMPANTE LO SPUTTANAMENTO DEL GOVERNO MELONI - VIDEO

ursula von der leyen giorgia meloni

URSULA VON DER LEYEN, CALZATO L'ELMETTO, HA PRESO PER LA COLLOTTOLA GIORGIA MELONI - A MARGINE DEL CONSIGLIO EUROPEO INFORMALE DI TRE GIORNI FA, L’HA AFFRONTATA CON UN DISCORSO CHIARISSIMO E DURISSIMO: “CARA GIORGIA, VA BENISSIMO SE CI VUOI DARE UNA MANO NEI RAPPORTI CON TRUMP, MA DEVI PRIMA CONCORDARE OGNI MOSSA CON ME. SE VAI PER CONTO TUO, POI SONO CAZZI TUOI” – LA REAZIONE DELLA SEMPRE COMBATTIVA GIORGIA? DA CAMALEONTE: HA ABBOZZATO, SI È MOSTRATA DISPONIBILE E HA RASSICURATO URSULA ("MI ADOPERO PER FARTI INCONTRARE TRUMP"). MA IL PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE EUROPEA NON HA ABBOCCATO, PUNTUALIZZANDO CHE C’È UNA DIFFERENZA TRA IL FARE IL "PONTIERE" E FARE LA "TESTA DI PONTE" – IL “FORTINO” DI BRUXELLES: MACRON VUOLE “RITORSIONI” CONTRO TRUMP, MERZ SI ALLONTANA DAI NAZISTI “MUSK-ERATI” DI AFD. E SANCHEZ E TUSK…