vito lamendola

FAR WEST AD AVEZZANO – UN IMMIGRATO DOMINICANO SFERRA DUE PUGNI E SPACCA LA FACCIA A UN CARABINIERE - IL MILITARE DOVRÀ ESSERE OPERATO AL VOLTO - I MILITARI CHIEDONO AI VERTICI (POLITICI E MILITARI) I TASER, LE PISTOLE A IMPULSI ELETTRICI - ''NEL SILENZIO ASSOLUTO DELLE ISTITUZIONI NOI CONTIAMO OGGI UN ALTRO FERITO…”

Giuseppe De Lorenzo per ilgiornale.it

 

Vito Lamendola

Provoca commenti e mugugni. Si vede un carabiniere ricoperto di sangue, un tampone approssimativo infilato nel naso, la camicia di servizio macchiata fino al petto. “La didascalia potrebbe essere: risultato dell'ennesima colluttazione - dice una fonte nell’Arma - la realtà della strada del personale che richiede strumenti idonei a lavorare in sicurezza”.

 

Siamo ad Avezzano, in provincia di L'Aquila, nel pomeriggio di ieri. Intorno alle 17.30 una pattuglia di carabinieri si ferma di fronte alla Caritas del paese per controllare un uomo che sta dando in escandescenza. I militari intervengono per cercare di riportare la calma, provano a bloccarlo a terra, lui si divincola, cerca di colpirli e alla fine sferra due pugni in faccia ad uno dei carabinieri.

 

A quel punto l’extracomunitario, R.M., un dominicano di 41 anni, tenta la fuga e poco dopo viene fermato. La ferita sul volto del militare intanto comincia a sanguinare. Il suo nome è Vito Lamendola, un addetto al normale intervento - riferisce fonti nell’Arma - attualmente ricoverato all’ospedale di L’Aquila. È cosciente e non in pericolo di vita, ma dovrà subire una operazione maxillo facciale.

Vito Lamendola

 

La foto intanto sta facendo divampare le polemiche. “Ogni volta che noi uomini della strada usciamo in servizio - rivela un carabiniere che chiede l’anonimato - ci ripetiamo sempre questa frase: ‘Speriamo non capiti nulla e non tocchi a me, altrimenti i problemi saranno su come intervenire, se e quanto mi conviene prenderle per evitare ripercussioni con la scala gerarchica. Le ferite? Ormai sono l’ultimo di problemi”.

 

L’episodio si inserisce in un momento in cui i militari chiedono ai vertici (politici e militari) non solo i taser, ma anche di poter utilizzare polo estive invece delle classiche uniformi con la giacca. “È da un anno che si attende l'arrivo della pistola ad impulsi elettrici - dice William Ricci, segretario regionale lombardo del Nuovo Sindacato Carabinieri - intanto nel silenzio assoluto delle istituzioni noi contiamo oggi un altro ferito”.

carabinieri

 

Sostegno al militare ferito arriva anche dal candidato sindaco e commissario provinciale della Lega Salvini Premier, Tiziano Genovesi: “Massima solidarietà e pronta guarigione - dice al Giornale.it - sono vicino alle forze dell’ordine: quando saremo forza di governo della città, la giunta avrà attenzione massima agli operatori di forze di polizia”.

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