COLPO DI CODA DELL’EBOLA - NELLA FASE FINALE DELL’EPIDEMIA IN SIERRA LEONE VIENE CONTAGIATO UN VOLONTARIO DI EMERGENCY DI 37 ANNI - L’INFERMIERE RICOVERATO ALL’OSPEDALE “SPALLANZANI”

vittima di ebola in sierra leonevittima di ebola in sierra leone

Pier Giorgio Pinna per “la Repubblica”

 

Ebola colpisce un volontario italiano di Emergency nella fase finale dell’epidemia in Sierra Leone. Per l’ammalato, 37 anni, infermiere sassarese tornato dall’Africa giovedì, ieri sera è stato disposto il trasferimento d’urgenza con un C-130 dell’aviazione militare. Il jet, decollato da Pratica di Mare, è atterrato alle 21 mentre il paziente veniva trasportato con un’ambulanza attrezzata per queste emergenze dal reparto di malattie infettive dell’ospedale di Sassari all’aeroporto di Alghero. A tarda sera, il ricovero allo Spallanzani di Roma dopo i contatti tra il ministero della Salute e l’Unità di crisi sarda guidata dall’assessore regionale alla Sanità, Luigi Arru.

ebola in sierra leoneebola in sierra leone

 

Le condizioni del volontario, allo stato attuale, sono giudicate “buone” dai medici. La famiglia chiede che non vengano divulgati né la sua identità né altri particolari che ne permettano il riconoscimento. Questo appena confermato nell’isola è il secondo caso di Ebola tra italiani. Fa seguito a quello del medico siciliano Fabrizio Pulvirenti, anche lui al lavoro per Emergency in Sierra Leone e guarito a gennaio.

 

«L’infermiere è stato bravissimo: quando si è reso conto di stare poco bene ha subito seguito tutte le regole del protocollo stabilendo per sé un auto-isolamento nella sua camera da letto», hanno voluto sottolineare i sanitari. Il volontario sardo era tornato dall’Africa via Fiumicino. Nella stessa giornata si è poi imbarcato per lo scalo algherese raggiungendo Sassari, dove vivono i familiari.

ebolaebola

 

In congedo dall’ospedale dove solitamente presta la sua attività (non si sa se nello stesso capoluogo o in un altro centro regionale), l’uomo era in Africa dal 15 febbraio. Faceva parte dell’équipe di Emergency che si occupa dell’epidemia: nonostantein Sierra Leone non si verifichi più un caso da cinque giorni, in questa struttura sanitaria lavorano 20 volontari mentre altri 17 si dedicano al centro pediatrico.

 

L’infermiere è stato doppiamente sfortunato: intanto perché ha contratto la malattia e poi perché Ebola lo ha contagiato proprio quando l’emergenza nel paese africano sta rientrando. Come ha confermato la figlia di Gino Strada, Cecilia, presidente di Emergency, ora in Sierra Leone ci sono soltanto due ricoverati.

 EBOLA MEDICO RICOVERATO EBOLA MEDICO RICOVERATO

 

«Quella di queste ore è una brutta notizia, ma siamo fiduciosi: speriamo che l’operatore sardo ce la faccia a sopravvivere come tanti altri che si sono ammalati — ha aggiunto — L’emergenza è superabile, soprattutto se si pensa che all’inizio dell’anno laggiù dovevamo accogliere ogni giorno centinaia di nuovi contagiati».

 

Oltre che con i passeggeri degli aerei che l’hanno riportato a casa — probabilmente in una fase nella quale la malattia non era ancora contagiosa — il volontarioè entrato in contatto solo con due familiari, attualmente in isolamento nella loro abitazione a scopo precauzionale. Le condizioni del paziente, secondo l’ultimo bollettino medico, «sono stabili: nella norma i parametri vitali, costantemente monitorati». L’infermiere ha iniziato a presentare i primi sintomi, con febbre oltre i 39, da domenica sera. Ricoverato lunedì pomeriggio, è stato sottoposto a terapia antipiretica e antibiotica. I medici precisano che è autonomo, collabora e la situazione «è sotto controllo».

tombe vittime di ebola in sierra leonetombe vittime di ebola in sierra leone

 

La presidente della commissione Sanità del Senato, Emilia Grazia De Biasi (Pd), ha chiesto che il governo riferisca sulla situazione. «Auguri di pronta guarigione all’infermiere di Emergency, siamo fieri del suo impegno »: così in un tweet la presidente della Camera, Boldrini. Altro tweet da Zingaretti, presidente della Regione Lazio: «Allo Spallanzani un altro caso Ebola. Un’eccellenza della sanità del Lazio ancora in prima linea per combattere malattia».

 

un clinica dell ebolaun clinica dell ebola

 

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni nordio mantovano almasri francesco franco lo voi

DAGOREPORT - QUANDO LA MELONI DICE "NON SONO RICATTABILE", DICE UNA CAZZATA: LA SCARCERAZIONE DEL TORTURATOR ALMASRI È LA PROVA CHE LA LIBIA USA I MIGRANTI A MO' DI PISTOLA PUNTATA SULL'ITALIA - CHE POI PALAZZO CHIGI NON SAPPIA GESTIRE LE SITUAZIONI DI CRISI E' LAMPANTE: SAREBBE BASTATO METTERE IL SEGRETO DI STATO, INVECE CHE MANDARE PIANTEDOSI A CIANCIARE DI " ALMASRI, PERICOLO PER LA SICUREZZA", E NESSUNO SI SAREBBE FATTO MALE - L'ATTO GIUDIZIARIO DELLA PROCURA DI ROMA NON C'ENTRA NIENTE CON IL CASO SANTANCHÈ - LO STRETTO RAPPORTO DI LI GOTTI CON I MAGISTRATI - LE VOCI DI VOTO ANTICIPATO PER CAPITALIZZARE ''GIORGIA MARTIRE DELLA MAGISTRATURA''. CHE NON È SUL TAVOLO: SOLO MATTARELLA DECIDE QUANDO SCIOGLIERE LE CAMERE (E SERVIREBBE CHE O LEGA O FORZA ITALIA STACCASSERO LA SPINA AL GOVERNO...)

friedrich merz donald tusk giorgia meloni trump emmanuel macron olaf scholz mario draghi

DAGOREPORT - AL PROSSIMO CONSIGLIO EUROPEO SARANNO DOLORI PER LA MELONI INEBRIATA DAL TRUMPISMO - IL PRIMO NODO DA SCIOGLIERE SARÀ LA RATIFICA, UNICA MANCANTE DEI 27 PAESI, ALLA RIFORMA DEL MECCANISMO EUROPEO DI STABILITÀ (MES), A GARANZIA DI UNA CRISI BANCARIA SISTEMICA. LA DUCETTA AVEVA GIA' PROMESSO DI RATIFICARLO DOPO LA FIRMA DEL PATTO DI STABILITÀ. MA ORA NON POTRÀ INVENTARSI SUPERCAZZOLE DAVANTI A MACRON, SCHOLZ, TUSK, SANCHEZ, LEADER CHE NON NASCONDONO DIFFIDENZA E OSTILITÀ NEI CONFRONTI DELL'UNDERDOG CHE SI È MESSA IN TESTA DI ESSERE IL CAVALLO DI TROIA DELLA TECNODESTRA AMERICANA IN EUROPA - MA IL ROSPO PIÙ GROSSO DA INGOIARE ARRIVERÀ DALL’ESTABLISHMENT DI BRUXELLES CHE LE FARÀ PRESENTE: CARA GIORGIA, QUANDO VAI A BACIARE LA PANTOFOLA DI TRUMP NON RAPPRESENTI LE ISTANZE EUROPEE. ANZI, PER DIRLA TUTTA, NON RAPPRESENTI NEMMENO L’ITALIA, MEMBRO DELLA UE QUINDI SOGGETTA ALLE REGOLE COMUNITARIE (CHE HANNO TENUTO A GALLA IL PIL ITALIANO CON I 209 MILIARDI DI PNRR), MA RAPPRESENTI UNICAMENTE TE STESSA…

donald trump elon musk

DAGOREPORT – SIC TRANSIT GLORIA MUSK: A TRUMP SONO BASTATI MENO DI DIECI GIORNI DA PRESIDENTE PER SCAZZARE CON IL MILIARDARIO KETAMINICO – LA VENDITA DI TIKTOK A MICROSOFT È UN CAZZOTTO IN UN OCCHIO PER MR. TESLA (BILL GATES È UN SUO ACERRIMO NEMICO). POI C’È LA DIVERSITÀ DI VEDUTE SUL REGNO UNITO: MUSK VUOLE ABBATTERE IL GOVERNO DI STARMER, CHE VUOLE REGOLAMENTARE “X”. E TRUMPONE CHE FA? DICE CHE IL LABURISTA STA FACENDO UN “GOOD JOB” – L’INSOFFERENZA DEL VECCHIO MONDO “MAGA”, L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE E I DAZI ALL’EUROPA: IL TYCOON ASPETTA PERCHÉ VUOLE DISCUTERE CON LONDRA…

stefano boeri cino zucchi beppe sala

DAGOREPORT! LA "POLITECNICO CONNECTION" MILANESE, CHE HA PORTATO AI DOMICILIARI STEFANO BOERI E CINO ZUCCHI ERA STATA RACCONTATA SUL “FATTO” DA EMILIO BATTISTI NELL’AGOSTO DEL 2022 – L’ARCHITETTO SQUADERNAVA LA RETE DI RELAZIONI PROFESSIONALI TRA I VINCITORI DEL CONCORSO E I COMMISSARI BOERI E ZUCCHI LA “RIGENERAZIONE URBANA” A COLPI DI GRATTACIELI, SULLA QUALE IL SINDACO SALA TRABALLA, NASCE SEMPRE NELLA SCUOLA DI ARCHITETTURA DEL POLITECNICO, DOVE IMPAZZA DA DECENNI UNA LOTTA INTESTINA TRA DOCENTI, QUASI TUTTI DI SINISTRA - L’INUTILITÀ DEI CONCORSI, OBBLIGATORI, PERÒ, PER LEGGE, QUANDO SAREBBE PIÙ ONESTO CHE...

nicola gratteri giorgia meloni magistrati magistratura toghe

DAGOREPORT – IN POLITICA IL VUOTO NON ESISTE E QUANDO SI APPALESA, ZAC!, VIENE SUBITO OCCUPATO. E ORA CHE IL CENTROSINISTRA È FRAMMENTATO, INCONCLUDENTE E LITIGIOSO, CHI SI PRENDE LA BRIGA DI FARE OPPOSIZIONE AL GOVERNO NEO-TRUMPIANO DI MELONI? MA È OVVIO: LA MAGISTRATURA! - LA CLAMOROSA PROTESTA DELLE TOGHE CONTRO NORDIO ALL’INAUGURAZIONE DELL’ANNO GIUDIZIARIO, LE INDAGINI SU SANTANCHE' E LA RUSSA, I DOCUMENTI DEI SERVIZI SEGRETI SU GAETANO CAPUTI, PASSATI “ACCIDENTALMENTE” DALLA PROCURA DI ROMA AL “DOMANI”: TUTTI “INDIZI” CHE LA GUERRA È COMINCIATA – VIDEO: GRATTERI CONTRO NORDIO A “OTTO E MEZZO”

giorgia meloni ignazio la russa daniela santanche

QUESTA VOLTA LA “PITONESSA” L’HA FATTA FUORI DAL VASO: IL “CHISSENEFREGA” LANCIATO A GIORNALI UNIFICATI POTREBBE ESSERE LA GOCCIA CHE FA TRABOCCARE IL VASO DELLE SUE DIMISSIONI - LA MINISTRA DEL TURISMO, CON ARROGANZA MAI VISTA, DICHIARA URBI ET ORBI CHE SE NE FOTTE DEL PARTITO E DELLA MELONI (“L’IMPATTO SUL MIO LAVORO LO VALUTO IO”). INFINE LANCIA UN AVVERTIMENTO ALL’AMICO-GARANTE LA RUSSA (“NON MI ABBANDONERÀ MAI”) – ALT! LA "SANTADECHÈ" SMENTISCE TUTTO: "SE GIORGIA MELONI MI CHIEDESSE DI DIMETTERMI NON AVREI DUBBI. NON HO MAI DETTO 'CHISSENEFREGA". QUINDI NON UNO, MA QUATTRO GIORNALISTI HANNO CAPITO MALE E HANNO FATTO "RICOSTRUZIONI FANTASIOSE"?