NUOVI GUAI PER FORMINCHIONI - DOPO L’INCHIESTA PER ASSOCIAZIONE A DELINQUERE E CORRUZIONE PER IL CASO MAUGERI, L’EX GOVERNATORE VIENE ACCUSATO DI AVER INTASCATO MAZZETTE PER AGEVOLARE LA MULTINAZIONALE “HERMEX”
Emilio Randacio per “la Repubblica”
FORMIGONI SU UN TENDER IN CROAZIA
Sembra essere stata una vera passione quella di Roberto Formigoni per i viaggi e i lussi negli oltre quindici anni trascorsi da vero imperatore della Regione Lombardia. Appena il Celeste riusciva a ritagliarsi due minuti liberi, cercava una via di fuga. Possibilmente ai Caraibi, d’inverno, con qualche strappo alla regola con Sankt Moritz, possibilmente in elicottero, anche per una manciata di giorni. In Sardegna o in Croazia ad agosto, puntando forte su una barca piuttosto spaziosa, il mezzo preferito dall’ex governatore lombardo.
Un vero debole quello di Formigoni per il mare. Soprattutto perché se prima, alle spese, pensava Pierangelo Daccò- il facilitatore dei centri che volevano ottenere finanziamenti regionali - , una volta finito in carcere questi, ecco materializzarsi l’“amico - bancomat” Massimo Gianluca Guarischi. Intimo frequentatore del governatore, a dispetto di una condanna a 4 anni per mazzette ai danni proprio della Regione.
LE VACANZE IN CROAZIA DI FORMIGONI
Dopo l’inchiesta per associazione a delinquere e corruzione per il caso Maugeri – il processo di primo grado terminerà in autunno –, su Formigoni piomba ora una seconda tegola giudiziaria. Stessa accusa – mazzette - , per aver agevolato questa volta la multinazionale Hermex. La vicenda è l’acquisizione in due centri medici lombardi di un’apparecchiatura antitumorale.
A Como pagata 5 milioni di euro, a Cremona lievitata pochi mesi dopo addirittura a 8. Guarischi aveva provato in tutte le maniere a piazzarla all’Istituto dei Tumori, ma niente. Anche perché prima che l’affare si concludesse, lo ha fermato l’indagine che i pm milanesi Claudio Gittardi e Antonio D’Alessio hanno affidato alla Dia. I manager della Hermex Italia sono finiti in carcere, insieme a Guarischi (già condannato per questa vicenda ad altri cinque anni). E in cambio di delibere scritte su misura – questa l’accusa - , all’amico Guarischi venivano pagate ricche provvigioni, denaro reinvestito per i momenti di relax del Celeste.
Pensava a tutto Guarischi. Dal cibo, agli aerei ed elicotteri privati, al noleggio delle imbarcazioni. Il 27 agosto 2012, alla vigilia della partenza per il mare croato, al telefono con Luana Cazzato, Guarischi spiega «che si sta recando da Peck, in quanto nei primi giorni vorrebbe mangiare qualcosa di un po’ buono». «Luca – annotano gli investigatori della Dia – le dice di aver preso un intero prosciutto spagnolo “pata negra”». Luana gli risponde «di averlo già detto a Roberto informandolo altresì delle acciughe».
Cibo e champagne (“ una o due casse”), da portarsi in barca, sempre a spese dell’onnipresente Guarischi. Ma anche aerei e rotte su misura. Quando il 31 agosto, sul mare croato, Formigoni è raggiunto dalla notizia della morte del cardinale Carlo Maria Martini, deve tornare a Milano per le esequie.
FORMIGONI A SANKT MORITZ A CENA CON AMICA E GUARISCHI
Ecco che Guarischi si adopera. E, non senza difficoltà, riesce a trovargli i voli per l’andata e per il ritorno. Il risolviguai evita scocciature al governatore. Il 3 settembre, terminata la cerimonia in Duomo, Formigoni viene intercettato mentre parla con Guarischi. «Senti una cosa... c’è un solo problema, il pilota mi dice che se partiamo dopo le sette chiudono l’aeroporto lì, a Zara... Prova a vedere se riesci eventualmente a ottenere un minimo di tolleranza ».
In totale, tra il 2009 e il 2013 – per i pm – per undici volte Formigoni sarebbe andato in vacanza con Guarischi. Dai riscontri bancari, solo in due occasioni il Celeste avrebbe partecipato alle spese. Una volta con 7 mila euro in Sud Africa e una volta per un volo di linea in Croazia. In tutte le altre circostanze, gli inquirenti non hanno riscontrato «prelievi contanti o assegni di Formigoni».