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CONO D’OMBRA PER RENZI - LA GAG-ATA DI PITTIBULLO FA ROSICARE I GELATAI DELLA CAPITALE (AD INIZIARE DA GIOLITTI, ALLE SPALLE DI MONTECITORIO): “CON TUTTI QUELLI CHE CI SONO A ROMA PERCHÉ NE HA SCELTO UNO DI TORINO (GROM) CHE FA UN PRODOTTO CON METODI INDUSTRIALI?”
Paolo Boccacci e Giovanna Vitale per “La Repubblica - Roma”
RENZI COL GELATO A PALAZZO CHIGI
Si dicono «offesi», i Giolitti, proprietari della storica gelateria di via degli Uffici del Vicario. E i gelatai artigiani che aderiscono alla Cna, invece, protestano. La trovata del premier Renzi di far arrivare nel cortile di Palazzo Chigi un carrettino della gelateria Grom, catena del Nord con punto vendita in pieno centro storico, con tanto di cameriere con la maglietta della “ditta”, ha scontentato un po’ tutti.
Insomma la risposta polemica del presidente del Consiglio alla vignetta dell’Economist, che lo raffigurava insieme agli altri leader europei con un gelato in mano mentre la barca Europa affonda, ha creato maretta tra i gelatai della città.
«Nessuna protesta ma ci siamo rimasti davvero male », si sfoga Giovanna Giolitti, proprietaria dell’azienda con i fratelli. «È una vita che ci conoscono in tutto il mondo come la storica gelateria di Roma. E poco tempo prima era anche uscita una classifica per la quale noi siamo l’eccellenza, tra le prime venti del mondo. Invece abbiamo visto quel carrettino nel cortile di Palazzo Chigi...». E? «E ci siamo rimasti male».
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È una questione di onore ferito. «Siamo a due passi da palazzo Chigi», prosegue la Giolitti. «Siamo stati la gelateria preferita di Togliatti e di Saragat. Nella nostra saletta, la mattina in particolare, si sono fermati a mangiare un cono, o magari solo a leggere i giornali o a conversare, plotoni di politici, da Napolitano alla Bindi, da Bossi alla Carfagna, per citarne solo alcuni». Per non dire della first lady americana Michelle Obana con le due figlie al seguito.
«Dal premier ci aspettavamo una telefonata». Non si da pace Emanuele Vesci, responsabile del catering di Giolitti: «Abbiamo letto che quel carrettino, il cameriere e 5 chili di crema e limone sono costati mille euro, pagati da Renzi di tasca sua, una cifra esagerata. E pensare che noi siamo la gelateria più antica, classe 1900». Ma i Giolitti, nella categoria, non sono gli unici a protestare. «Con tutti i gelatai artigiani che ci sono a Roma ne ha scelto uno di Torino che, per di più, fa un prodotto con metodi industriali