sorveglianza cina 2

OGGI IN CINA SI PUÒ "PAGARE CON UN SORRISO" – GRAZIE AI SUOI 750 MILIONI DI UTENTI INTERNET E ALLE LEGGI BLANDE SULLA  PRIVACY, PECHINO HA LA PIÙ GRANDE RACCOLTA DI DATI BIOMETRICI AL MONDO (INCLUSI IL RICONOSCIMENTO FACCIALE E VOCALE) - AL RISTORANTE PER PAGARE BASTA FARSI INQUADRARE DA UNA TELECAMERA 3D CHE NE VERIFICA L'IDENTITÀ

 

Francesco Radicioni per “la Stampa”

 

Oggi in Cina si può «pagare con un sorriso». Nei ristoranti della catena di fast-food Kfc di Hangzhou, vicino a Shanghai, da alcuni mesi è possibile ordinare pollo fritto senza bisogno di tirare fuori portafoglio o cellulare. Semplicemente, dopo l' ordine, il cliente autorizza la transazione lasciandosi inquadrare da una telecamera 3D che ne verifica l' identità.

sorveglianza cina

 

A Pechino, invece, la tecnologia del riconoscimento facciale è stata introdotta per combattere i frequenti furti di carta igienica nei bagni pubblici della capitale.

La China Southern Arlines è stata la prima compagnia aerea nella Repubblica Popolare a sperimentare software che scannerizzano il volto.

 

Ai gate dell' aeroporto di Nanyang non serve presentare documento e carta d' imbarco: basta fissare la camera, attendere pochi secondi e si può salire a bordo, anche qui un sorriso vale come carta d' imbarco.

 

Anche i badge per l' ingresso negli uffici e nei dormitori delle università sembrano appartenere al passato. Mentre da qualche mese, la tecnologia del riconoscimento facciale è stata introdotta in alcuni sportelli bancomat in giro per il paese: non serve avere con sé la carta per prelevare contanti.

 

sorveglianza cina 3

Tutti esempi di come la Cina stia correndo sul fronte della tecnologia. Il Paese d' altronde guida a livello mondiale l' applicazione della ricerca sull' intelligenza artificiale (AI) a scopi commerciali, anche se rapidamente questa tecnologia sta diventando un supporto all' imponente apparato di sorveglianza del paese. Tanto da poter tranquillamente bollare come il «Grande fratello» in salsa cinese. Tempo fa le autorità della capitale annunciavano trionfali che «il cento per cento» del territorio di Pechino è monitorato da 46mila telecamere: la realizzazione del Panopticon immaginato alla fine del '700 dal filosofo inglese Jeremy Bentham.

sorveglianza cina 4

 

A differenza delle impronte digitali, il riconoscimento facciale avviene senza che chi viene osservato se ne renda conto. Al Festival internazionale della birra di Qingdao la tecnologia di riconoscimento facciale ha portato all' arresto di 25 ricercati: le telecamere poste all' ingresso hanno scannerizzato oltre 2 milioni di volti e poi i dati raccolti sono stati incrociati con quelli presenti nei database della polizia. Risultato, 25 arresti e la polizia che gongola ricordando che è «la prima volta che questa tecnologia è stata usata per un simile controllo di sicurezza di massa».

 

Esperimenti simili sono stati usati anche per identificare passanti che attraversavano la strada con il semaforo rosso. Molti alzano il sopracciglio. La raccolta su larga scala di dati biometrici pone anche in Cina problemi legati alla privacy e alimentano la preoccupazione che questi possano finire in mani sbagliate.

sorveglianza cina 5

 

Secondo alcuni analisti, nel 21° secolo la competizione sulla ricerca nel campo dell' intelligenza artificiale sarà paragonabile alla sfida per la supremazia nello spazio che ha segnato gli anni della Guerra Fredda. Grazie ai 750 milioni di utenti cinesi su Internet e leggi piuttosto blande nella tutela della privacy, la Repubblica Popolare ha potuto raccogliere una sterminata quantità di dati. «Il che ha dato a Pechino un forte vantaggio nella ricerca sull' AI», sostiene un rapporto curato da Kai-Fu Lee e dall' Eurasia Group. A questo vantaggio strutturale, si deve aggiungere la ferma volontà del governo nel sostenere e finanziare la ricerca in questo campo.

 

sorveglianza cina 6

Lo scorso luglio Pechino ha annunciato un piano per lo sviluppo dell' intelligenza artificiale che guarda fino al 2030. Si punta a fare della Cina «il centro mondiale dello sviluppo della AI» e le stime parlano di un investimento complessivo di circa 150 miliardi di dollari. Inoltre, negli ultimi anni il panorama delle start-up cinese è evoluto: i giganti di Internet in Cina - Baidu, Alibaba, Tencent - non si limitano più a copiare le tecnologie dei colossi americani, ma fanno diretta concorrenza ai programmi di ricerca sulla AI sviluppati nella Silicon Valley.

 

Tanto che Andrew Ng - tra i massimi esperti al mondo di intelligenza artificiale con una lunga esperienza su entrambe le sponde del Pacifico - ricordava in un' intervista che «oggi molti progressi sull' AI avvengono prima in Cina e poi in America».

 

sorveglianza cina 7sorveglianza cina 8sorveglianza cina 10sorveglianza cina 9

 

sorveglianza cina 11

Ultimi Dagoreport

veneto luca zaia matteo salvini giorgia meloni elly schlein giuseppe conte

DAGOREPORT – SCAZZO DOPO SCAZZO, IL BIG BANG PER IL CENTRODESTRA SARÀ IN AUTUNNO, CON LE REGIONALI IN VENETO, CAMPANIA, TOSCANA, PUGLIA E MARCHE – SE ZAIA E LA SUA LIGA VENETA SI PRESENTASSERO DA SOLI, SPACCHETTEREBBERO IL VOTO DI DESTRA RENDENDO LA REGIONE CONTENDIBILE: BASTEREBBE SOLO CHE PD E M5S SMETTESSERO DI FARE GLI EGO-STRONZI E CONVERGESSERO SU UN CANDIDATO “CIVICO” (COME DAMIANO TOMMASI A VERONA NEL 2022) – LA PROPOSTA DI MELONI AL "TRUCE" MATTEO: FDI È DISPOSTA A LASCIARE IL VENETO ALLA LEGA, MA A QUEL PUNTO LA REGIONE LOMBARDIA TOCCA A NOI (A FORZA ITALIA, IL SINDACO DI MILANO) - SE SALVINI SI IMPUNTA? S'ATTACCA! E FRATELLI D'ITALIA SI PRENDE TUTTO (MA LE CONSEGUENZE SULLA MAGGIORANZA POTREBBERO ESSERE FATALI PER IL PRIMO GOVERNO MELONI…)

donald trump dazi tadazi

DAGOREPORT – LO STOP DI TRE MESI AI DAZI NON SALVERA' IL CULONE DI TRUMP: PER I MERCATI FINANZIARI L’INSTABILITÀ ECONOMICA È PEGGIO DELLA PESTE, E DONALD HA ORMAI ADDOSSO IL MARCHIO DELL’AGENTE DEL CAOS – I FONDI ISTITUZIONALI EUROPEI ABBANDONANO GLI INVESTIMENTI IN SOCIETA' AMERICANE, IL DOLLARO SCENDE, IL RENDIMENTO DEI BOND USA SI IMPENNA, LE AZIENDE CHE PRODUCONO TRA CINA E VIETNAM RISCHIANO DI SALTARE (TRUMP HA SALVATO APPLE MA NON NIKE) - PER QUESTO IL CALIGOLA COL CIUFFO HA RINCULATO SUI DAZI (CINA ESCLUSA) - MA LO STOP DI TRE MESI NON È SERVITO A TRANQUILLIZZARE I POTERI FORTI GLOBALI, CON IL DRAGONE DI XI JINPING CHE RISPONDE DURO ALLE TARIFFE USA A COLPI DI "DUMPING": ABBASSANDO IL COSTO DEI PRODOTTI CHE NON ESPORTA PIU' IN USA (COMPRESO L'EXPORT DELLE RISORSE DELLE TERRE RARE, STRATEGICO PER LE MULTINAZIONALI HI-TECH) – SONDAGGI IN PICCHIATA PER TRUMP: IL 60% DEGLI AMERICANI POSSIEDE AZIONI TRAMITE I FONDI PENSIONE...

gianfranco zinzilli silvia calandrelli giampaolo rossi rai

FLASH - GRANDE INCAZZATURA NEL CENTRODESTRA, IN PARTICOLARE TRA I FRATELLINI D’ITALIA: TRA OGGI E DOMANI IN RAI DEVONO DECIDERE IL PRESIDENTE DI RAI PUBBLICITÀ E L’AD ROSSI VUOLE NOMINARE SILVIA CALANDRELLI, IN QUOTA PD, COME PRESIDENTE  DELLA CASSAFORTE PUBBLICITARIA DELLA RAI (IL FILOSOFO DI COLLE OPPIO LE AVEVA PROPOSTO LA DIREZIONE DI PUBBLICA UTILITÀ, MA LEI HA RIFIUTATO) - LA LEGA VORREBBE PIAZZARE GIANFRANCO ZINZILLI, ATTUALMENTE VICE DIRETTORE VICARIO DELLA DIREZIONE OFFERTA ESTERO RAI ITALIA...

milano fdi fratelli d'italia giorgia meloni carlo fidanza ignazio la russa francesco gaetano caltagirone duomo

DAGOREPORT - PIJAMOSE MILANO! E CHE CE' VO'! DALL’ALTO DELLE REGIONALI LOMBARDE DEL 2023, CON IL TRIONFO DI FRATELLI D'ITALIA (25,18%), MENTRE LA LEGA SI DEVE ACCONTENTARE DEL 16,5 E FORZA ITALIA DEL 7,23, L’ASSALTO DI FRATELLI D’ITALIA ALLA MADUNINA ERA INEVITABILE - LA REGIONE È IN MANO DEL LEGHISTA ATTILIO FONTANA CHE, CON L’ASSESSORE ALLA SANITÀ GUIDO BERTOLASO, HA SBARRATO LA PORTA ALLE MIRE DELLA MELONIANA FAMIGLIA ANGELUCCI - EPPOI, SAREBBE PURE ORA DI DARE SEPOLTURA A ’STI POTERI FINANZIARI CHE SE NE FOTTONO DI ROMA: ED ECCO L’ASSALTO DI CALTAGIRONE A GENERALI E DI MPS-CALTA-MEF A MEDIOBANCA - IN ATTESA DI PRENDERSI TUTTO, LE MIRE DELLA DUCETTA PUNTANO AD ESPUGNARE ANCHE PALAZZO MARINO: AHÒ, ORA A MILANO CI VUOLE UN SINDACO ALLA FIAMMA! - ALLA FACCIA DEL POTERE GUADAGNATO SOTTO IL DUOMO IN TANTI ANNI DI DURO LAVORO DAI FRATELLI LA RUSSA, IL CANDIDATO DI GIORGIA SI CHIAMA CARLO FIDANZA. UN “CAMERATA” GIÀ NOTO ALLE CRONACHE PER I SALUTI ROMANI RIPRESI DALLE TELECAMERE NASCOSTE DI FANPAGE, NELL’INCHIESTA “LOBBY NERA” - UNA NOTIZIA CHE L’IMMARCESCIBILE ‘GNAZIO NON HA PER NULLA GRADITO…

donald trump friedrich merz giorgia meloni

DAGOREPORT - IL FINE GIUSTIFICA IL MERZ... – GIORGIA MELONI HA FINALMENTE CAPITO CHE IL DAZISMO DI TRUMP È UNA FREGATURA PER L’ITALIA. AD APRIRE GLI OCCHI ALLA DUCETTA È STATA UNA LUNGA TELEFONATA CON IL CANCELLIERE TEDESCO, FRIEDRICH MERZ - DA POLITICO NAVIGATO, L’EX NEMICO DELLA MERKEL È RIUSCITO A FAR CAMBIARE IDEA ALLA DUCETTA, PUNTANDO SUI GROSSI PROBLEMI CHE HANNO IN COMUNE ITALIA E GERMANIA (TU HAI SALVINI, IO I NAZISTI DI AFD) E PROPONENDOLE DI FAR DIVENTARE FRATELLI D’ITALIA UN PUNTELLO PER LA MAGGIORANZA PPE ALL’EUROPARLAMENTO, GARANTENDOLE L'APPOGGIO POLITICO ED ECONOMICO DELLA GERMANIA SE SOSTERRA' LA ROTTA DI KAISER URSULA, SUPPORTATA DALL'ASSE FRANCO-TEDESCO – CON TRUMP OLTRE OGNI LIMITE (LA FRASE SUI LEADER “BACIACULO” HA SCIOCCATO “AO’, IO SO' GIORGIA”), COME SI COMPORTERÀ A WASHINGTON LA PREMIER, IL PROSSIMO 17 APRILE?

donald trump peter navarro

DAGOREPORT: COME È RIUSCITO PETER NAVARRO A DIVENTARE L’’’ARCHITETTO" DEI DAZI DELLA CASA BIANCA, CHE STANNO SCONQUASSANDO IL MONDO? UN TIPINO CHE ELON MUSK HA LIQUIDATO COME UN “IMBECILLE, PIÙ STUPIDO DI UN SACCO DI MATTONI”, FU ‘’SCOPERTO’’’ GIÀ NEL PRIMO MANDATO DEL 2016 DALLA COPPIA JARED KUSHNER E IVANKA TRUMP - IL SUO “MERITO” È LA FEDELTÀ ASSOLUTA: NEL 2024 NAVARRO SI È FATTO 4 MESI DI CARCERE RIFIUTANDOSI DI TESTIMONIARE CONTRO ''THE DONALD” DAVANTI ALLA COMMISSIONE D’INCHIESTA PER L’ASSALTO A CAPITOL HILL DEL 6 GENNAIO 2021...