principe harry

HARRY, SGANCIA I SOLDI! – IL PRINCIPE HA PERSO LA BATTAGLIA PER AVERE LA SCORTA QUANDO LUI E LA SUA FAMIGLIA FANNO RITORNO IN GRAN BRETAGNA: UN GIUDICE DELL'ALTA CORTE DI LONDRA HA RIGETTATO IL RICORSO PRESENTATO DA HARRY CONTRO IL MINISTERO DELL’INTERNO CHE, DOPO AVER ABBANDONATO IL RUOLO DI MEMBRO ATTIVO NELLA FAMIGLIA REALE, LO HA PRIVATO DELLA SICUREZZA PAGATA DAI CONTRIBUENTI…

meghan markle principe harry

(ANSA) - Niente scorta di polizia automatica per il principe ribelle Harry e la sua famiglia, durante i soggiorni nel Regno Unito. Lo ha confermato oggi un giudice dell'Alta Corte di Londra, rigettando il ricorso presentato a suo tempo dagli avvocati del secondogenito di re Carlo III e della defunta lady Diana contro la decisione del ministero dell'Interno britannico di negarglielo in seguito all'abbandono del suo ruolo di membro senior "attivo" della famiglia reale imposto dopo il traumatico strappo del 2020 e il trasferimento con la consorte Meghan in America.

 

principe harry meghan markle

Il verdetto segue una pronuncia giudiziaria precedente, che aveva negato a Harry anche la possibilità di pagare di tasca sua la polizia per garantirsi "la sicurezza familiare" in patria. E dà ragione al ministero, secondo il quale gli apparati sono ora tenuti ad assicurare ai duchi di Sussex - dato il loro status attuale - una tutela pubblica solo di volta in volta e a seconda di proprie valutazioni su eventuali necessità. Nel suo dispositivo odierno - ultimo atto di un procedimento snodatosi in numerose udienze, alcune alla presenza dello stesso principe ribelle - il giudice dell'Alta Corte incaricato del caso non entra nel merito delle motivazioni invocate dai legali di Harry.

 

principe harry 3

Ma si limita a decretare che la decisione dell'Home Office, il dicastero dell'Interno, "non è stata irrazionale", né viziata da una "manifesta ingiustizia". Il dibattimento su questa vicenda si è svolto in gran parte a porte chiuse, per garantire il riserbo sulle informazioni confidenziali in materia di sicurezza che le parti hanno dovuto illustrare. Harry, nei suoi più recenti viaggi nel Regno (inclusa l'ultima visita lampo fatta a suo padre poche ore dopo essere stato informato del cancro diagnosticato a inizio febbraio al 75enne re Carlo) si è fatto proteggere da una scorta privata da lui stesso pagata.

principe harry

 

La questione della sicurezza, da possibili minacce varie, ma anche dalle intrusioni attribuite a tabloid britannici e paparazzi, è un tema molto sensibile per il principe cadetto, traumatizzato fin da bambino dalla vicenda di sua madre Diana (con la quale condivide non pochi tratti di carattere), culminata nel tragico incidente mortale del tunnel dell'Alma, a Parigi, nel 1997, in fuga da un ultimo inseguimento notturno di torme di fotografi.

 

Parallelamente a questo ricorso, il duca di Sussex sta portando avanti del resto una sorta di crociata legale contro i maggiori e più sensazionalisti giornali della stampa popolare britannica (regolarmente ostili verso di lui e verso la sua consorte Meghan). Campagna nell'ambito della quale ha già ottenuto, al contrario, alcune significative vittorie giudiziarie di fronte ai tribunali del Regno.

il principe harry arriva all alta corte di londra 2il principe harry arriva all alta corte di londra 1principe harry 2meghan markle e il principe harryprincipe harryprincipe harry

Ultimi Dagoreport

fazzolari meloni giorgetti salvini poteri forti economia

DAGOREPORT – AVVISATE IL GOVERNO MELONI: I GRANDI FONDI INTERNAZIONALI SONO SULLA SOGLIA PER USCIRE DAI LORO INVESTIMENTI MILIARDARI IN ITALIA - I VARI BLACKSTONE, KKR, MACQUARIE, BLACKROCK, CHE ALL’INIZIO AVEVANO INVESTITO IN AZIENDE DI STATO, BANCHE, ASSICURAZIONI, RITENENDO IL GOVERNO DUCIONI STABILE E AFFIDABILE, DOPO APPENA DUE ANNI SI SONO ACCORTI DI AVER BUSCATO UNA SOLENNE FREGATURA - DAL DECRETO CAPITALI AD AUTOSTRADE, DALLA RETE UNICA ALLE BANCHE, E’ IN ATTO UN BRACCIO DI FERRO CON NOTEVOLI TENSIONI TRA I “POTERI FORTI” DELLA FINANZA MONDIALE E QUEL GRUPPO DI SCAPPATI DI CASA CHE FA IL BELLO E IL CATTIVO TEMPO A PALAZZO CHIGI, IGNORANDO I TAPINI DEL MANGANELLO, COSA ASPETTA LORO NELL’ANNO DI GRAZIA 2025...

donald trump elon musk

DAGOREPORT - BLACKSTONE, KKR, BLACKROCK E ALTRI FONDI D’INVESTIMENTO TEMONO CHE IL SECONDO MANDATO ALLA CASA BIANCA DI TRUMP VENGA CONDIZIONATO DAL KETAMINICO ELON MUSK, CHE ORMAI SPARA UNA MINCHIATA AL GIORNO - GLI OPERATORI DI BORSA VOGLIONO FARE AFFARI, GLI AD PENSANO A STARE INCOLLATI ALLA POLTRONA DISTRIBUENDO PINGUI DIVIDENDI, NESSUNO DI ESSI CONDIVIDE L’INSTABILITÀ CHE QUEL “TESLA DI MINCHIA” CREA A OGNI PIÉ SOSPINTO - DAGLI ATTACCHI ALLA COMMISSIONE EUROPEA AL SOSTEGNO AI NAZISTELLI DI AFD FINO ALL’ATTACCO ALLA FED E AL TENTATIVO DI FAR ZOMPARE IL GOVERNO BRITANNICO, TUTTE LE SPARATE DEL MUSK-ALZONE…

matteo salvini giorgia meloni piantedosi renzi open arms roberto vannacci

DAGOREPORT - L’ASSOLUZIONE NEL PROCESSO “OPEN ARMS” HA TOLTO A SALVINI LA POSSIBILITA’ DI FARE IL MARTIRE DELLE TOGHE ROSSE E LO HA COSTRETTO A CAMBIARE LA STRATEGIA ANTI-DUCETTA: ORA PUNTA A TORNARE AL VIMINALE, TRAMPOLINO CHE GLI PERMISE DI PORTARE LA LEGA AL 30% - E "IO SO' GIORGIA E TU NON SEI UN CAZZO" NON CI PENSA PROPRIO: CONFERMA PIANTEDOSI E NON VUOLE LASCIARE AL LEGHISTA LA GESTIONE DEL DOSSIER IMMIGRAZIONE (FORMALMENTE IN MANO A MANTOVANO MA SU CUI METTE LE MANINE MINNITI), SU CUI HA PUNTATO TUTTE LE SUE SMORFIE CON I “LAGER” IN ALBANIA - I FAN DI VANNACCI NON ESULTANO PER SALVINI ASSOLTO: VOGLIONO IL GENERALE AL COMANDO DI UN PARTITO DE’ DESTRA, STILE AFD - I DUE MATTEO...

giorgia meloni - matteo salvini - open arms

DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI GRIDERA' ANCORA ALLE “TOGHE ROSSE” E ALLA MAGISTRATURA “NEMICA DELLA PATRIA”? -L’ASSOLUZIONE È DI SICURO IL PIÙ GRANDE REGALO DI NATALE CHE POTEVA RICEVERE GIORGIA MELONI PERCHÉ TAGLIA LE UNGHIE A QUELLA SETE DI “MARTIRIO” DI SALVINI CHE METTEVA A RISCHIO IL GOVERNO – UNA VOLTA “ASSOLTO”, ORA IL LEADER DEL CARROCCIO HA DAVANTI A SÉ SOLO GLI SCAZZI E I MALUMORI, DA ZAIA A FONTANA FINO A ROMEO, DI UNA LEGA RIDOTTA AI MINIMI TERMINI, SALVATA DAL 3% DI VANNACCI, DIVENTATA SEMPRE PIÙ IRRILEVANTE, TERZA GAMBA NELLA COALIZIONE DI GOVERNO, SUPERATA PURE DA FORZA ITALIA. E LA DUCETTA GODE!

roberto gualtieri alessandro onorato nicola zingaretti elly schlein silvia costa laura boldrini tony effe roma concertone

DAGOREPORT - BENVENUTI AL “CAPODANNO DA TONY”! IL CASO EFFE HA FATTO DEFLAGRARE QUEL MANICOMIO DI MEGALOMANI CHE È DIVENTATO IL PD DI ELLY SCHLEIN: UN GRUPPO DI RADICAL-CHIC E BEGHINE DEL CAZZO PRIVI DELLA CAPACITÀ POLITICA DI AGGREGARE I TANTI TONYEFFE DELLE DISGRAZIATE BORGATE ROMANE, CHE NON HANNO IN TASCA DECINE DI EURO DA SPENDERE IN VEGLIONI E COTILLONS E NON SANNO DOVE SBATTERE LA TESTA A CAPODANNO - DOTATA DI TRE PASSAPORTI E DI UNA FIDANZATA, MA PRIVA COM’È DI QUEL CARISMA CHE TRASFORMA UN POLITICO IN UN LEADER, ELLY NON HA IL CORAGGIO DI APRIRE LA BOCCUCCIA SULLA TEMPESTA CHE STA TRAVOLGENDO NON SOLO IL CAMPIDOGLIO DELL’INETTO GUALTIERI MA LO STESSO CORPACCIONE DEL PD -  EPPURE ELLY È LA STESSA PERSONA CHE SCULETTAVA FELICE AL GAY PRIDE DI MILANO SUL RITMO DI “SESSO E SAMBA” DI TONY EFFE. MELONI E FAZZOLARI RINGRAZIANO… - VIDEO