cecilia marogna becciu

I 500 MILA EURO, USCITI DALLE CASSE VATICANE, CHE L’EX CARDINALE BECCIU HA GIRATO ALLA 39ENNE CECILIA MAROGNA, TITOLARE DI UNA SOCIETÀ IN SLOVENIA, SONO STATI SPESI IN SHOPPING: BORSE, SCARPE, ACCESSORI DI LUSSO E ARREDAMENTO - LEI SI DIFENDE: “NON SONO LA SUA AMANTE. MI OCCUPO DI INTELLIGENCE. LE BORSETTE? MAGARI UNA ERA PER LA MOGLIE DI UN AMICO NIGERIANO IN GRADO DI DIALOGARE COL PRESIDENTE DEL BURKINA FASO...”

1 - DAI CONTI DI BECCIU BONIFICI A UNA DONNA “SPESI IN SHOPPING”

Giovanna Cavalli per il “Corriere della Sera”

 

CECILIA MAROGNA

L'hanno già ribattezzata la Dama del Cardinale, protagonista assoluta del nuovo misterioso capitolo dello scandalo che ha messo in subbuglio il Vaticano. E che ha portato al licenziamento fulmineo e alla perdita dei diritti del cardinale Angelo Becciu dalla Congregazione delle Cause dei Santi, accusato di investimenti sospetti, elargizioni e favori non proprio mossi da fervida carità cristiana.

 

Stavolta ci sono in ballo cinquecentomila euro usciti anch' essi dalle casse vaticane e destinati ad opere di bene. Con un solo, fortunato destinatario: Cecilia Marogna, 39 anni, di Cagliari, esperta di relazioni diplomatiche e persona di fiducia dell'ex numero 2 della Segreteria di Stato, ora destituito da Papa Francesco.

 

La signora, titolare di una società che ha sede in Slovenia, avrebbe ricevuto parecchi bonifici da conti riconducibili a Becciu, quando era Sostituto agli Affari Generali. Ma i soldi, anziché essere spesi per missioni umanitarie in Africa e Asia, sarebbero serviti a rinnovarle l'armadio e l'arredamento: borse, scarpe e accessori di gran lusso, tra cui una celestiale poltrona in pelle.

Giovanni Angelo Becciu

 

Secondo gli indizi raccolti da Gaetano Pecoraro e Riccardo Festinese, inviati de Le Iene , che stasera su Italia 1 manderanno in onda il servizio integrale, lady Marogna, più che a lenire le sofferenze degli ultimi, si dedicava a fare shopping nelle boutique di Prada, Moncler, Saint Laurent, Mont Blanc, Tod's, Frau.

 

Tra i documenti riservati, ricevuti due settimane fa insieme con altre carte in busta rigorosamente anonima, c'è anche una lettera di presentazione su carta intestata della Santa Sede, con cui il cardinale Angelo Becciu dichiara di conoscerla e di riporre in lei massima fiducia e stima. Secondo il quotidiano La Verità, che per primo ha scritto ieri di questi ennesimi bonifici «caritatevoli» del generoso prelato, Cecilia Marogna, bruna e minuta, sposata, avvistata in sua compagnia per le vie di Roma, sarebbe stata presentata in Vaticano come «la nipote del cardinale», ma la parentela non sussiste.

MONSIGNOR ANGELO BECCIU

 

«Mi hanno chiesto di stare zitto. Posso solo dirle che la signora non è una mia familiare», ha risposto Becciu, laconico e sibillino. Secondo una ricostruzione parallela del giornale Domani, la Dama del Cardinale coordina attività di intelligence per la Segreteria di Stato. E il mezzo milione di euro accreditato da Becciu sul suo conto doveva servire per finanziare la liberazione di missionari rapiti. Cecilia Marogna respinge le accuse.

 

«Li ho spesi per viaggi diplomatici, pagamenti di fonti di informazione, mediazioni e bonifici a fondazioni umanitarie». E nega lo shopping compulsivo. «Mi ha truffato», si difende l'ex cardinale con gli inquirenti. Intanto i severi investigatori del Papa indagano per peculato. E valutano se abbia commesso alto tradimento.

 

2 - CECILIA MAROGNA: «VIVO IN AFFITTO LA BORSETTA? PER UN AMICO NIGERIANO»

Ferruccio Pinotti per il “Corriere della Sera”

 

ANGELO BECCIU E PAPA BERGOGLIO

«Quelle su di me? Tutte falsità! Io amante del cardinale? Assurdo. Sono un'analista politica e un'esperta di intelligence, che lavora onestamente e che vive in affitto mantenendo sua figlia».

 

Cecilia Marogna, 39 anni, di Cagliari, smentisce le indiscrezioni che la vogliono come figura legata all'alto prelato e destinataria di bonifici a una società situata in Slovenia, che fa missioni umanitarie.

 

Ma chi è davvero Cecilia Marogna?

«Ho alle spalle una formazione scientifica poi studi di geopolitica perfezionati in Libano. Ho dei forti valori cattolici e una formazione clericale, pur se mia figlia è nata fuori dal matrimonio. Una studiosa di temi internazionali».

 

Come ha conosciuto Becciu?

angelo becciu papa francesco

«Gli ho scritto una mail, era il 2015, per capire se le mie analisi fossero corrette, e quali fossero i problemi di sicurezza delle Nunziature e delle Missioni. Mi ha ricevuto a Roma in Segreteria di Stato, doveva essere un colloquio di 20 minuti ma è durato un'ora e mezzo. Mi disse: "Mi sembra strano che una giovane donna come lei si interessi di questi temi".

 

Nacque un rapporto di stima sfociato in una collaborazione operativa. Mancava una diplomazia parallela nei Paesi nordafricani e medio-orientali, ma io sapevo cosa fare e come muovermi, anche per ridurre i pericoli derivanti alle Nunziature dalle cellule terroristiche presenti in quei Paesi».

 

Per questa attività il cardinale ha stanziato 600mila euro?

«Non erano 600mila, ma 500mila su 4 anni e incluso il mio compenso, i viaggi, le consulenze uscite da quel conto, situazioni da gestire in varie aree. I soldi sono giunti a tranche sulla mia società in Slovenia».

angelo becciu

 

E le borsette?

«Magari la borsetta era per la moglie di un amico nigeriano in grado di dialogare col presidente del Burkina Faso...».

 

È vero che lei conosce il faccendiere Flavio Carboni e il massone dissidente Gioele Magaldi?

«Carboni lo conobbi per questioni geopolitiche per farmi raccontare vicende e dare informazioni. Ma anche perché mi interessavo della Anonima sequestri. Magaldi lo conobbi anni fa, aveva costruito un thik thank e mi aveva invitato alla presentazione».

 

E i rapporti con i Servizi?

«Sono di stima e collaborazione coi vertici dei Servizi italiani».

Ultimi Dagoreport

elon musk trump zelensky jd vance

DAGOREPORT – LE SPARATE DI ELON MUSK SONO SOLO UN MODO PER ATTIRARE L’ATTENZIONE E RISPONDERE AL PRESENZIALISMO DI JD VANCE, CHE MR. TESLA CONSIDERA UN “BURINO” – IL MILIARDARIO KETAMINICO HA PRESO MALISSIMO LA VISIBILITÀ OTTENUTA DAL VICEPRESIDENTE USA GRAZIE ALL’IMBOSCATA TESA A ZELENSKY. TRUMP CONOSCE BENE L’EGO-MANIA DEL SUO “DOGE”: PER QUESTO HA CHIESTO AL CONGRESSO UNA STANDING OVATION PUBBLICA PER MUSK (E QUELLO, TUTTO TRONFIO, SI È ALZATO COMPIACIUTO MOSTRANDO IL POLLICE)…

matteo salvini donald trump ursula von der leyen giorgia meloni ue unione europea

DAGOREPORT – IL VERTICE TRA GIORGIA MELONI E I SUOI VICEPREMIER È SERVITO ALLA PREMIER PER INCHIODARE IL TRUMPIAN-PUTINIANO SALVINI: GLI HA INTIMATO DI NON INIZIARE UNA GUERRIGLIA DI CRITICHE DAL MOMENTO IN CUI SARÀ UFFICIALE L’OK ITALIANO AL RIARMO UE (DOMANI AL CONSIGLIO EUROPEO ARRIVERÀ UN SÌ AL PROGETTO DI URSULA VON DER LEYEN), ACCUSANDOLO DI INCOERENZA – LA DUCETTA VIVE CON DISAGIO ANCHE LE MOSSE DI MARINE LE PEN, CHE SI STA DANDO UNA POSTURA “ISTITUZIONALE” CHE METTE IN IMBARAZZO LA PREMIER

ursula von der leyen giorgia meloni macron starmer armi difesa unione europea

DAGOREPORT – SI FA PRESTO A DIRE “RIARMIAMO L’EUROPA”, COME FA LA VON DER LEYEN. LA REALTÀ È UN PO’ PIÙ COMPLICATA: PER RECUPERARE IL RITARDO CON USA E RUSSIA SUGLI ARMAMENTI, CI VORRANNO DECENNI. E POI CHI SI INTESTA LA RIMESSA IN MOTO DELLA MACCHINA BELLICA EUROPEA? – IL TEMA È SOPRATTUTTO POLITICO E RIGUARDA LA CENTRALITÀ DI REGNO UNITO E FRANCIA: LONDRA NON È NEMMENO NELL’UE E L’ATTIVISMO DI MACRON FA INCAZZARE LA MELONI. A PROPOSITO: LA DUCETTA È ORMAI L’UNICA RIMASTA A GUARDIA DEL BIDONE SOVRANISTA TRUMPIANO IN EUROPA (SI È SMARCATA PERFINO MARINE LE PEN). IL GOVERNO ITALIANO, CON UN PUTINIANO COME VICEPREMIER, È L’ANELLO DEBOLE DELL’UE…

trump zelensky vance lucio caracciolo john elkann

DAGOREPORT – LUCIO E TANTE OMBRE: CRESCONO I MALUMORI DI ELKANN PER LE SPARATE TRUMPUTINIANE DI LUCIO CARACCIOLO - A “OTTO E MEZZO” HA ADDIRITTURA SOSTENUTO CHE I PAESI BALTICI “VORREBBERO INVADERE LA RUSSIA”- LA GOCCIA CHE HA FATTO TRABOCCARE IL VASO È STATA L’INTERVISTA RILASCIATA A “LIBERO” DAL DIRETTORE DI “LIMES” (RIVISTA MANTENUTA IN VITA DAL GRUPPO GEDI) - L'IGNOBILE TRAPPOLONE A ZELENSKY? PER CARACCIOLO, IL LEADER UCRAINO "SI E' SUICIDATO: NON HA RICONOSCIUTO IL RUOLO DI TRUMP" - E' ARRIVATO AL PUNTO DI DEFINIRLO UN OPPORTUNISTA INCHIAVARDATO ALLA POLTRONA CHE "FORSE SPERAVA DOPO IL LITIGIO DI AUMENTARE IL CONSENSO INTERNO..." - VIDEO

giorgia meloni donald trump joe biden

DAGOREPORT – DA DE GASPERI A TOGLIATTI, DA CRAXI A BERLUSCONI, LE SCELTE DI POLITICA ESTERA SONO SEMPRE STATE CRUCIALI PER IL DESTINO DELL’ITALIA - ANCOR DI PIU' NELL’ERA DEL CAOS TRUMPIANO, LE QUESTIONI INTERNAZIONALI SONO DIVENTATE LA DISCRIMINANTE NON SOLO DEL GOVERNO MA DI OGNI PARTITO - NONOSTANTE I MEDIA DEL NOSTRO PAESE (SCHIERATI IN GRAN MAGGIORANZA CON LA DUCETTA) CERCHINO DI CREARE UNA CORTINA FUMOGENA CON LE SUPERCAZZOLE DI POLITICA DOMESTICA, IL FUTURO DEL GOVERNO MELONI SI DECIDE TRA WASHINGTON, LONDRA, BRUXELLES, PARIGI – DOPO IL SUMMIT DI STARMER, GIORGIA DEI DUE MONDI NON PUÒ PIÙ TRACCHEGGIARE A COLPI DI CAMALEONTISMO: STA CON L’UE O CON TRUMP E PUTIN?