albania proteste gang

WELCOME TO ALBANISTAN – I RAGAZZINI COMPRATI E TRASFORMATI IN SICARI, LA DROGA VENDUTA A NEW YORK E LA CORRUZIONE: ECCO COME LA CRIMINALITÀ TIENE IN OSTAGGIO L’ALBANIA E COSA C’ENTRANO LE PROTESTE DELL’OPPOSIZIONE – I POLIZIOTTI GUADAGNANO TRECENTO EURO AL MESE E LE PERSONE TENGONO SEMPRE CONTANTI IN TASCA PER PAGARE MAZZETTE – EPPURE TIRANA SI È RIUSCITA A DIVENTARE STATO MEMBRO NELLA NATO. E ORA CHIEDE DI ENTRARE IN EUROPA… – VIDEO

 

Andrea Galli per il “Corriere della Sera”

 

albania opposizione assalta il palazzo del governo di tirana 1

Mezzogiorno a Valona. Una macchina in corsa. A bordo, i killer. Sull’asfalto, le due vittime. Ma l’attentato non è riuscito. La preda adesso si nasconderà sulle montagne. Verrà curata. E pianificherà la vendetta. Prima che la trovino di nuovo.

 

L’asse internazionale

Nella lettura di fonti italiane e straniere ascoltate dal Corriere, la definizione di «narco-Stato» ha un suo pieno fondamento, ed è legittimata dalle indagini sui regolamenti di conti, le tonnellate di stupefacenti veicolate, i delitti di esponenti istituzionali camuffati da incidenti stradali, i ragazzini delle montagne comprati dai criminali e trasformati in sicari, le contiguità tra politici e narcos albanesi, non più e non soltanto, questi ultimi, legati alla produzione di marijuana, ma inseriti nei canali internazionali della cocaina, in alleanza con la ’ndrangheta e i clan sudamericani.

GANG DI ALBANESI

 

Un ramificato scenario criminale che offende le vite virtuose di centinaia di migliaia di immigrati albanesi nel mondo, e che conferma le lontane previsioni, inascoltate, di magistrati dell’antimafia. Negli anni Novanta, quei magistrati avevano equiparato il rapporto Colombia-Stati Uniti a quello Albania-resto d’Europa, con le prime due nazioni serbatoio della produzione di droga e della ricezione di enormi flussi di soldi da riciclare con investimenti in alberghi e aziende.

 

albania opposizione assalta il palazzo del governo di tirana 10

L’opposizione sostiene che la lunga stagione del governo sia finita e degenerata da un pezzo, e il governo sottolinea la «pianificazione delinquenziale» delle proteste dell’altro ieri, con l’arruolamento di balordi ex soldati dell’Uck, l’esercito di liberazione del Kosovo. In mezzo rimane il popolo, soffocato dalla corruzione.

 

La «regola» dei soldi

albania opposizione assalta il palazzo del governo di tirana 11

La corruzione è un’eredità della longeva e massacrante dittatura di Enver Hoxha, quando serviva il permesso del regime anche per un’innocua gita di famiglia fuori città e per avere della carne in più, rispetto alle quote assegnate, per il banchetto di nozze della figlia. Un’abitudine diffusa vede il cittadino albanese preparare i soldi se fermato dalla polizia per un banale controllo. Non si sa mai, anche se non ha commesso alcun reato.

albania opposizione assalta il palazzo del governo di tirana 2

 

Un agente guadagna in media trecento euro al mese. La lottizzazione dei partiti non ha eguali in Europa: come cambia chi comanda, cambiano a cascata le poltrone, importanti o minori non fa differenza. Semplici poliziotti possono essere trasferiti dall’altra parte della nazione; quei miseri stipendi non permettono loro l’acquisto di una macchina, i mezzi pubblici sono arretrati, e così li trovate alle rotonde, con il pollice alzato per l’autostop, su dissestate superstrade ai cui margini sostano venditori di verdura e conigli, tenuti vivi a testa in giù.

albania opposizione assalta il palazzo del governo di tirana 13

 

I malati gravi si indebitano per far acquistare all’estero da amici i medicinali che in Albania non esistono. Un eventuale ingresso nell’Unione Europea al momento è utopia, pur al netto di eccezionali figure professionali in settori culturali e imprenditoriali, nella stessa polizia, nelle Procure dove si indaga sui favori elargiti agli esploratori istituzionali dell’Ue.

 

I ragazzi violenti

albania opposizione assalta il palazzo del governo di tirana 12

L’enorme quantità dei guadagni della droga arricchisce un’esigua percentuale, in un esercizio di sfacciataggine che ha visto i prati intorno all’aeroporto di Tirana, intitolato a madre Teresa, coltivati a marijuana. Ha ragione Jana Arsovska, una profonda studiosa della mala albanese: non c’è una mafia schipetara che risponda al classico schema di un’organizzazione unitaria.

 

albania opposizione assalta il palazzo del governo di tirana 3

Questo non toglie la diffusione di singoli e feroci clan di giovani albanesi, attivi negli stupefacenti a New York (tra il Bronx e la contea di Westchester), Londra (la zona di Parson Green) e Rotterdam (i palazzoni della periferia sud). La «globalizzazione» delle bande albanesi, egemoni nell’Adriatico con i potenti motoscafi e i gommoni carichi anche di armi per la Sacra corona unita pugliese, ha portato all’acquisto dei migliori chimici colombiani, posizionati a dirigere le raffinerie di cocaina, e all’importazione di oppio afghano (da qui il soprannome di Albanistan).

albania opposizione assalta il palazzo del governo di tirana 7

 

Le stesse bande hanno moltiplicato la formula del baratto, ad esempio marijuana per l’eroina dalla Turchia. In una nazione ricca di patriottismo, di un raro senso dell’ospitalità e di una natura meravigliosa, vivono liberi decine di super latitanti, condannati in Italia ma mai arrestati: con 200 mila euro si può guadagnare l’impunità eterna.

albania opposizione assalta il palazzo del governo di tirana 6albania opposizione assalta il palazzo del governo di tirana 8albania opposizione assalta il palazzo del governo di tirana 15albania opposizione assalta il palazzo del governo di tirana 9albania opposizione assalta il palazzo del governo di tirana 4albania opposizione assalta il palazzo del governo di tirana 5albania opposizione assalta il palazzo del governo di tirana 14albania opposizione assalta il palazzo del governo di tirana 16

Ultimi Dagoreport

picierno bonaccini nardella decaro gori zingaretti pina stefano dario antonio giorgio nicola elly schlein

DAGOREPORT - A CONVINCERE GLI EUROPARLAMENTARI PD A NON VOTARE IN MASSA A FAVORE DEL PIANO “REARM EUROPE”, METTENDO COSI' IN MINORANZA ELLY SCHLEIN (E COSTRINGERLA ALLE DIMISSIONI) È STATO IL CINISMO POLITICO: TRA DUE MESI SI VOTA IN CINQUE REGIONI CHIAVE (CAMPANIA, MARCHE, PUGLIA, TOSCANA E VENETO) E RIBALTARE IL PARTITO ORA SAREBBE STATO L'ENNESIMO SUICIDIO DEM – FERMI TUTTI: LA RESA DEI CONTI TRA “BELLICISTI” E “PACIFINTI”, TRA I SINISTR-ELLY E I RIFORMISTI, È SOLO RINVIATA (D'ALTRONDE CON QUESTA SEGRETERIA, IL PD E' IRRILEVANTE, DESTINATO A RESTARE ALL'OPPOSIZIONE PER MOLTI ANNI)

giorgia meloni keir starmer donald trump vignetta giannelli

DAGOREPORT - L’ULTIMA, ENNESIMA E LAMPANTE PROVA DI PARACULISMO POLITICO DI GIORGIA MELONI SI È MATERIALIZZATA IERI AL VERTICE PROMOSSO DAL PREMIER BRITANNICO STARMER - AL TERMINE, COSA HA DETTATO ''GIORGIA DEI DUE MONDI'' ALLA STAMPA ITALIANA INGINOCCHIATA AI SUOI PIEDI? “NO ALL’INVIO DEI NOSTRI SOLDATI IN UCRAINA” - MA STARMER NON AVEVA MESSO ALL’ORDINE DEL GIORNO L’INVIO “DI UN "DISPIEGAMENTO DI SOLDATI DELLA COALIZIONE" SUL SUOLO UCRAINO (NON TUTTI I "VOLENTEROSI" SONO D'ACCORDO): NE AVEVA PARLATO SOLO IN UNA PROSPETTIVA FUTURA, NELL'EVENTUALITÀ DI UN ACCORDO CON PUTIN PER IL ‘’CESSATE IL FUOCO", IN MODO DA GARANTIRE "UNA PACE SICURA E DURATURA" - MA I NODI STANNO ARRIVANDO AL PETTINE DI GIORGIA: SULLA POSIZIONE DEL GOVERNO ITALIANO AL PROSSIMO CONSIGLIO EUROPEO DEL 20 E 21 MARZO SULL'UCRAINA, LA PREMIER CERCHIOBOTTISTA STA CONCORDANDO GLI ALLEATI DELLA MAGGIORANZA UNA RISOLUZIONE COMUNE PER IL VOTO CHE L'ATTENDE MARTEDÌ E MERCOLEDÌ IN SENATO E ALLA CAMERA, E TEME CHE AL TRUMPUTINIANO SALVINI SALTI IL GHIRIBIZZO DI NON VOTARE A FAVORE DEL GOVERNO… 

woody allen ian bremmer la terrazza

FLASH! – A CHE PUNTO E' LA NOTTE DELL’INTELLIGHENZIA VICINA AL PARTITO DEMOCRATICO USA - A CASA DELL'EX MOGLIE DI UN BANCHIERE, SI È TENUTA UNA CENA CON 50 OSPITI, TRA CUI WOODY ALLEN, IMPEGNATI A DIBATTERE SUL TEMA: QUAL È IL MOMENTO GIUSTO E IL PAESE PIÙ ADATTO PER SCAPPARE DALL’AMERICA TRUMPIANA? MEGLIO IL CHIANTISHIRE DELLA TOSCANA O L’ALGARVE PORTOGHESE? FINCHE' IL POLITOLOGO IAN BREMMER HA TUONATO: “TUTTI VOI AVETE CASE ALL’ESTERO, E POTETE FUGGIRE QUANDO VOLETE. MA SE QUI, OGGI, CI FOSSE UN OPERAIO DEMOCRATICO, VI FAREBBE A PEZZI…”

meloni musk trump

DAGOREPORT – TEMPI DURI PER GIORGIA - RIDOTTA ALL'IRRILEVANZA IN EUROPA  DALL'ENTRATA IN SCENA DI MACRON E STARMER (SUBITO RICEVUTI ALLA CASA BIANCA), PER FAR VEDERE AL MONDO CHE CONTA ANCORA QUALCOSA LA STATISTA DELLA GARBATELLA STA FACENDO IL DIAVOLO A QUATTRO PER OTTENERE UN INCONTRO CON TRUMP ENTRO MARZO (IL 2 APRILE ENTRERANNO IN VIGORE I FOLLI DAZI AMERICANI SUI PRODOTTI EUROPEI) - MA IL CALIGOLA A STELLE E STRISCE LA STA IGNORANDO (SE NE FOTTE ANCHE DEL VOTO FAVOREVOLE DI FDI AL PIANO “REARM EUROPE” DI URSULA). E I RAPPORTI DI MELONI CON MUSK NON SONO PIÙ BUONI COME QUELLI DI UNA VOLTA (VEDI IL CASO STARLINK), CHE LE SPALANCARONO LE PORTE TRUMPIANE DI MAR-A-LAGO. PER RACCATTARE UN FACCIA A FACCIA CON "KING DONALD", L'ORFANELLA DI MUSK (E STROPPA) E' STATA COSTRETTA AD ATTIVARE LE VIE DIPLOMATICHE DELL'AMBASCIATORE ITALIANO A WASHINGTON, MARIANGELA ZAPPIA (AD OGGI TUTTO TACE) - NELLA TREPIDANTE ATTESA DI TRASVOLARE L'ATLANTICO, OGGI MELONI SI E' ACCONTENTATA DI UN VIAGGETTO A TORINO (I SATELLITI ARGOTEC), DANDO BUCA ALL’INCONTRO CON L'INDUSTRIA DELLA MODA MILANESE (PRIMA GLI ARMAMENTI, POI LE GONNE)... 

elly schlein luigi zanda romano prodi - stefano bonaccini goffredo bettini dario franceschini

DAGOREPORT: ELLY IN BILICO DOPO LA VERGOGNOSA SPACCATURA DEL PD ALL’EUROPARLAMENTO (UNICA VOCE DISSONANTE NEL PSE) SUL PIANO "REARM" DELLA VON DER LEYEN – SENZA LE TELEFONATE STRAPPACUORE DI ELLY AI 21 EUROPARLAMENTARI, E LA SUCCESSIVA MEDIAZIONE DI ZINGARETTI, CI SAREBBERO STATI 16 SÌ, 2 NO E TRE ASTENUTI. E LA SEGRETARIA CON 3 PASSAPORTI E UNA FIDANZATA SI SAREBBE DOVUTA DIMETTERE – NEL PD, CON FRANCESCHINI CHE CAMBIA CASACCA COME GIRA IL VENTO E COL PRESIDENTE BONACCINI CHE VOTA CONTRO LA SEGRETARIA, E’ INIZIATA LA RESA DEI CONTI: PER SALVARE LA POLTRONA DEL NAZARENO, SCHLEIN SPINGE PER UN CONGRESSO “TEMATICO” SULLA QUESTIONE ARMI - ZANDA E PRODI CONTRARI: LA VOGLIONO MANDARE A CASA CON UN VERO CONGRESSO DOVE VOTANO GLI ISCRITTI (NON QUELLI DEI GAZEBO) – A PROPOSITO DI "REARM": IL PD DI ELLY NON PUÒ NON SAPERE CHE, VENENDO A MANCARE L'OMBRELLO PROTETTIVO DEGLI STATI UNITI TRUMPIANI, CON QUEL CRIMINALE DI PUTIN ALLE PORTE, IL RIARMO DEI PAESI MEMBRI E' UN "MALE NECESSARIO", PRIMO PASSO PER DAR VITA A UNA FUTURA DIFESA COMUNE EUROPEA (PER METTERE D'ACCORDO I 27 PAESI DELLA UE LA BACCHETTA MAGICA NON FUNZIONA, CI VUOLE TEMPO E TANTO DENARO...)