social solitudine adolescenti giovani depressione

LO SMARTPHONE E' UNA TRAPPOLA AL MIELE - I SOCIAL MEDIA ILLUDONO CHE SOCIALIZZARE SIA PIÙ FACILE MA I RAGAZZI SI SONO DISABITUATI AL CONFRONTO DI PERSONA - IL PROFESSORE DI LICEO MARCO FERRARI: "PER MOLTI RAGAZZI NON RESTA CHE TINDER PER INCONTRARSI. DIVERSI MIEI EX ALUNNI MI RACCONTANO DI NON SAPERE PIÙ DOVE INCONTRARE FISICAMENTE AMICIZIE E AMORI. SI SONO RAREFATTI I LUOGHI DI SOCIALIZZAZIONE, LA PIAZZA VIRTUALE HA…"

solitudine 3

Estratto dell'articolo di Maria Novella De Luca per “la Repubblica”

 

«La scuola è l'ultimo baluardo della socialità dal vivo poi per molti ragazzi non resta che Tinder per incontrarsi». Marco Ferrari, prof di Filosofia al liceo Malpighi di Bologna, tra i dieci migliori insegnanti d'Italia secondo il Teacher italian prize , dice che la solitudine degli adolescenti «è il tema del nostro tempo». […]

 

solitudine 2

Qualcosa sta accadendo, la Generazione Zeta sta male. Depressione, autoisolamento, anoressia, bulimia, un'epidemia di malessere tra gli adolescenti. È di questi giorni la notizia che le scuole pubbliche di Seattle, negli Usa, hanno intentato una causa contro Meta (proprietaria di Facebook, Instagram, WhatsApp), Google (YouTube), TikTok (della società cinese ByteDance) e Snap (SnapChat). Motivo? I social, affermano, stanno avvelenando le menti delle nuove generazioni, sfruttando «i loro cervelli vulnerabili». Con un aumento del 30 per cento di studenti che rivelano di sentirsi «tristissimi o senza speranza».

 

solitudine

[…] Se la generazione interconnessa ammette, per la prima volta, senza paura di apparire "sfigata", il proprio isolamento, confessa che oltre i like c'è poco altro, vuol dire che la bolla è scoppiata. Che la realtà virtuale è un'illusione e i social non sono la vita. Racconta Marco Ferrari: «I ragazzi di oggi non sono diversi dai ragazzi di ieri, sono affamati di vita vera, vogliono guardarsi negli occhi, esattamente come facevamo noi. Il senso di solitudine, poi, è connaturato all'essere umano. La differenza è che si sono rarefatti i luoghi di socializzazione, la piazza virtuale ha preso il posto della piazza fisica».

 

solitudine 4

In questo senso la scuola, dove di fatto la socialità è garantita (il Malpighi è stato uno dei primi licei ad attuare la politica "no-cellulari") è un po' l'ultima spiaggia dell'adolescenza dove stringere amicizie "reali" che a volte, durano tutta la vita. «Diversi miei ex alunni mi raccontano di non sapere più dove incontrare fisicamente amicizie e amori e allora si affidano alla Rete. […] ».

solitudine 1

 

[…]  Sentirsi soli nell'adolescenza è naturale, quello che non è naturale è sentirsi soli nella folla social, […] È il pensiero di Matteo Lancini, psicologo e psicoterapeuta che ai "sempre connessi" dedicò un libro assai innovativo già nel 2009.

 

 «Non è colpa della Rete se i ragazzi si sentono senza amici, il vero problema, frutto anche della pandemia, è che i genitori hanno messo, in un certo senso, sotto sequestro il corpo dei figli. Nella demonizzazione del mondo esterno, hanno comunicato ai figli che è meglio la sicurezza della casa, magari genitori stessi come compagnia al posto di coetanei con cui si potrebbe trasgredire».

 

solitudine 2

Lancini è categorico. «Gli adolescenti devono reagire con le proprie gambe e i genitori accettare che si sbuccino le ginocchia. Certo, quando non c'erano i social, alla disperazione della solitudine si reagiva uscendo, cercando fisicamente gli amici. I social creano invece l'illusione di avere delle relazioni, ma il vuoto resta identico». […]

Ultimi Dagoreport

fazzolari meloni giorgetti salvini poteri forti economia

DAGOREPORT – AVVISATE IL GOVERNO MELONI: I GRANDI FONDI INTERNAZIONALI SONO SULLA SOGLIA PER USCIRE DAI LORO INVESTIMENTI MILIARDARI IN ITALIA - I VARI BLACKSTONE, KKR, MACQUARIE, BLACKROCK, CHE ALL’INIZIO AVEVANO INVESTITO IN AZIENDE DI STATO, BANCHE, ASSICURAZIONI, RITENENDO IL GOVERNO DUCIONI STABILE E AFFIDABILE, DOPO APPENA DUE ANNI SI SONO ACCORTI DI AVER BUSCATO UNA SOLENNE FREGATURA - DAL DECRETO CAPITALI AD AUTOSTRADE, DALLA RETE UNICA ALLE BANCHE, E’ IN ATTO UN BRACCIO DI FERRO CON NOTEVOLI TENSIONI TRA I “POTERI FORTI” DELLA FINANZA MONDIALE E QUEL GRUPPO DI SCAPPATI DI CASA CHE FA IL BELLO E IL CATTIVO TEMPO A PALAZZO CHIGI (TEMPORANEAMENTE SI SPERA), IGNORANDO I TAPINI DEL MANGANELLO, COSA ASPETTA LORO NELL’ANNO DI GRAZIA 2025

donald trump elon musk

DAGOREPORT - BLACKSTONE, KKR, BLACKROCK E ALTRI FONDI D’INVESTIMENTO TEMONO CHE IL SECONDO MANDATO ALLA CASA BIANCA DI TRUMP VENGA CONDIZIONATO DAL KETAMINICO ELON MUSK, CHE ORMAI SPARA UNA MINCHIATA AL GIORNO - GLI OPERATORI DI BORSA VOGLIONO FARE AFFARI, GLI AD PENSANO A STARE INCOLLATI ALLA POLTRONA DISTRIBUENDO PINGUI DIVIDENDI, NESSUNO DI ESSI CONDIVIDE L’INSTABILITÀ CHE QUEL “TESLA DI MINCHIA” CREA A OGNI PIÉ SOSPINTO - DAGLI ATTACCHI ALLA COMMISSIONE EUROPEA AL SOSTEGNO AI NAZISTELLI DI AFD FINO ALL’ATTACCO ALLA FED E AL TENTATIVO DI FAR ZOMPARE IL GOVERNO BRITANNICO, TUTTE LE SPARATE DEL MUSK-ALZONE…

matteo salvini giorgia meloni piantedosi renzi open arms roberto vannacci

DAGOREPORT - L’ASSOLUZIONE NEL PROCESSO “OPEN ARMS” HA TOLTO A SALVINI LA POSSIBILITA’ DI FARE IL MARTIRE DELLE TOGHE ROSSE E LO HA COSTRETTO A CAMBIARE LA STRATEGIA ANTI-DUCETTA: ORA PUNTA A TORNARE AL VIMINALE, TRAMPOLINO CHE GLI PERMISE DI PORTARE LA LEGA AL 30% - E "IO SO' GIORGIA E TU NON SEI UN CAZZO" NON CI PENSA PROPRIO: CONFERMA PIANTEDOSI E NON VUOLE LASCIARE AL LEGHISTA LA GESTIONE DEL DOSSIER IMMIGRAZIONE (FORMALMENTE IN MANO A MANTOVANO MA SU CUI METTE LE MANINE MINNITI), SU CUI HA PUNTATO TUTTE LE SUE SMORFIE CON I “LAGER” IN ALBANIA - I FAN DI VANNACCI NON ESULTANO PER SALVINI ASSOLTO: VOGLIONO IL GENERALE AL COMANDO DI UN PARTITO DE’ DESTRA, STILE AFD - I DUE MATTEO...

giorgia meloni - matteo salvini - open arms

DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI GRIDERA' ANCORA ALLE “TOGHE ROSSE” E ALLA MAGISTRATURA “NEMICA DELLA PATRIA”? -L’ASSOLUZIONE È DI SICURO IL PIÙ GRANDE REGALO DI NATALE CHE POTEVA RICEVERE GIORGIA MELONI PERCHÉ TAGLIA LE UNGHIE A QUELLA SETE DI “MARTIRIO” DI SALVINI CHE METTEVA A RISCHIO IL GOVERNO – UNA VOLTA “ASSOLTO”, ORA IL LEADER DEL CARROCCIO HA DAVANTI A SÉ SOLO GLI SCAZZI E I MALUMORI, DA ZAIA A FONTANA FINO A ROMEO, DI UNA LEGA RIDOTTA AI MINIMI TERMINI, SALVATA DAL 3% DI VANNACCI, DIVENTATA SEMPRE PIÙ IRRILEVANTE, TERZA GAMBA NELLA COALIZIONE DI GOVERNO, SUPERATA PURE DA FORZA ITALIA. E LA DUCETTA GODE!

roberto gualtieri alessandro onorato nicola zingaretti elly schlein silvia costa laura boldrini tony effe roma concertone

DAGOREPORT - BENVENUTI AL “CAPODANNO DA TONY”! IL CASO EFFE HA FATTO DEFLAGRARE QUEL MANICOMIO DI MEGALOMANI CHE È DIVENTATO IL PD DI ELLY SCHLEIN: UN GRUPPO DI RADICAL-CHIC E BEGHINE DEL CAZZO PRIVI DELLA CAPACITÀ POLITICA DI AGGREGARE I TANTI TONYEFFE DELLE DISGRAZIATE BORGATE ROMANE, CHE NON HANNO IN TASCA DECINE DI EURO DA SPENDERE IN VEGLIONI E COTILLONS E NON SANNO DOVE SBATTERE LA TESTA A CAPODANNO - DOTATA DI TRE PASSAPORTI E DI UNA FIDANZATA, MA PRIVA COM’È DI QUEL CARISMA CHE TRASFORMA UN POLITICO IN UN LEADER, ELLY NON HA IL CORAGGIO DI APRIRE LA BOCCUCCIA SULLA TEMPESTA CHE STA TRAVOLGENDO NON SOLO IL CAMPIDOGLIO DELL’INETTO GUALTIERI MA LO STESSO CORPACCIONE DEL PD -  EPPURE ELLY È LA STESSA PERSONA CHE SCULETTAVA FELICE AL GAY PRIDE DI MILANO SUL RITMO DI “SESSO E SAMBA” DI TONY EFFE. MELONI E FAZZOLARI RINGRAZIANO… - VIDEO