
S-UBER PROTESTA CONTRO ALFANO - I TASSISTI MILANESI PROTESTANO CONTRO UNA CIRCOLARE DEL VIMINALE CHE BLOCCHEREBBE LE SANZIONI A UBER. TUTTI IN PIAZZA MA IL MINISTERO SMENTISCE: “NON ESISTE NESSUNA CIRCOLARE DEL GENERE”
Federico Berni per il “Corriere della Sera”
Contro il «blocco delle sanzioni a Uber» e la «circolare Alfano». La protesta dei tassisti milanesi raggiunge il ministero dell’Interno e l’Autorità garante per gli scioperi. Ieri, circa un centinaio di autisti si sono riuniti nel parcheggio della stazione centrale del capoluogo lombardo in «assemblea spontanea».
Stop improvviso ai taxi e braccia incrociate, col rischio di «contagio» in altre città, Torino in testa. Prevedibili le ripercussioni per turisti e cittadini sul servizio, e sulla circolazione stradale.
Sotto accusa una circolare emanata dal Dipartimento di pubblica sicurezza, facente dunque capo al Viminale, che, secondo gli artefici della protesta, di fatto bloccherebbe le multe delle autorità locali contro Uberpop, l’applicazione dichiarata illegale in Italia per «concorrenza sleale».
Il documento considera non applicabili due norme del codice della strada (gli articoli 85 e 86) che disciplinano il servizio taxi e di noleggio con conducente, lamentando, sulla scorta di una richiesta di parere in tal senso avanzata dal Consiglio di Stato, «un vuoto normativo sulla materia», consentendo semmai l’applicazione solo di un’altra norma (l’articolo 82), che però prevede un trattamento sanzionatorio più lieve.
Nonostante le rassicurazioni arrivate dal Comune di Milano («continuiamo a fare le multe»), l’agitazione degli autisti non si è placata. E si è trasformata in caso politico. Nel pomeriggio è arrivata la nota del ministro dell’Interno Angelino Alfano, che ha cercato di buttare acqua sul fuoco.
«La linea già stabilita da diverse Prefetture di contrastare in maniera chiara chi utilizza un mezzo privato per svolgere un servizio pubblico non autorizzato, resta pienamente confermata». Dunque «non esiste nessuna circolare Alfano che consentirebbe di non sanzionare il servizio Uberpop».
Il Viminale fa sapere comunque che la circolare dello scorso 11 marzo, inviata ai dirigenti dei compartimenti di Polizia Stradale, «mantiene l’applicabilità dell’articolo 82, perché è l’unica norma certa e applicabile».
Il blocco di ieri non ha trovato sostegno unanime. Critiche le organizzazioni sindacali sulla modalità con le quali è stata indetta la protesta. Sul punto è intervenuta anche l’Autorità di garanzia per gli scioperi, che ha scritto «al Prefetto e al sindaco di Milano» per avere, «con urgenza», informazioni «relativamente al blocco improvviso del servizio taxi».
SCIOPERO SELVAGGIO TASSISTI MILANO
In particolare, l’Authority ha fatto sapere che «accerterà le modalità di tale astensione, e se vi siano profili di propria competenza, anche per l’adozione delle relative sanzioni, così come previsto dalla legge». Anche l’Unione artigiani di Milano ha comunicato ai «soci tassisti che il fermo spontaneo non è autorizzato, e non è stato comunicato nei termini di legge».