gisele bundchen

“IL DIVORZIO È STATO LA MORTE DEL MIO SOGNO” - GISELE BÜNDCHEN CONFESSA PER LA PRIMA VOLTA I MOTIVI DELLA SEPARAZIONE DA TOM BRADY E SFANCULA CHI HA MESSO IN GIRO LA VOCE CHE IL MATRIMONIO SIA SCOPPIATO DOPO IL SUO ULTIMATUM: “NON HO MAI CHIESTO DI SCEGLIERE TRA ME E IL FOOTBALL. È LA COSA PIÙ INCREDIBILE CHE ABBIA MAI LETTO”. MA DIETRO I PETTEGOLEZZI C’È SEMPRE UN FONDO DI VERITÀ. E INFATTI LA MODELLA BRASILIANA PARLA DI…

Estratto dell’articolo di Sara Sirtori per www.amica.it

 

gisele bundchen 7

[…] Gisele Bündchen racconta […] I motivi che l’hanno portata a mettere fine a una lunghissima e bellissima (parole sue) storia d’amore con l’ex giocatore di football americano Tom Brady. […]

 

Intervistata dalla versione americana di Vanity Fair, la modella brasiliana confessa che la separazione, prima, e il divorzio, poi, sono stati «la morte del mio sogno». Perché, spiega, “lui” avrebbe dovuto essere il suo compagno per la vita. «È dura perché immagini che la tua vita sarebbe stata in un certo modo, e hai fatto tutto quello che potevi. Da bambina credevo nelle favole. Penso che sia bellissimo crederci. Voglio dire, sono grata di averlo fatto».

 

gisele bundchen 8

[…] non ha mai dato un ultimatum. Non ha mai chiesto al quarterback più forte di tutti i tempi di scegliere tra la sua carriera di atleta professionista e la loro famiglia. «È la cosa più incredibile che abbia mai letto», si infervora.

«Ho sempre fatto il tifo per lui e continuerò per sempre. Se c’è una persona che voglio sia la più felice del mondo è lui, credetemi. Voglio che raggiunga e conquisti tutti i suoi obbiettivi. Voglio che tutti i suoi sogni si realizzino. È questo che voglio, davvero, dal profondo del mio cuore». […]

 

Ma come tutte le bugie, per essere credute verosimili, devono contenere un fondo di verità. Bündchen ammette. «Quello che è stato detto è un pezzo di un puzzle molto più grande… Non è tutto bianco o nero. A volte si cresce insieme, a volte si cresce prendendo strade separate […] Quando avevo 26 anni e lui 29, ci siamo conosciuti, volevamo una famiglia, volevamo cose insieme.

gisele bundchen 6

 

Con il passare del tempo, ci siamo resi conto che volevamo cose diverse e ora dobbiamo fare una scelta. Questo non significa non amare più quella persona. Significa solo che per essere autentici e vivere veramente la vita che si vuole vivere, bisogna avere qualcuno che ci venga incontro nel mezzo, giusto? È una danza. È un equilibrio […]

 

Quando ami qualcuno, non lo metti in prigione e gli dici: “Devi vivere questa vita”. Lo lasci libero di essere ciò che è. E se si vuole volare nella stessa direzione, allora è fantastico. Non giochiamo l’uno contro l’altro. […] Mi guardo indietro e non ho rimpianti. Mi è piaciuto molto».

gisele bundchen e tom brady gisele bundchen 4gisele bundchen 2tom brady gisele bundchen gisele bundchen 1gisele bundchen tom bradygisele bundchen 3gisele bundchen 5gisele bundchen 1gisele bundchen 2gisele bundchen 4gisele bundchen 5

Ultimi Dagoreport

cecilia sala mohammad abedini donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DI CECILIA SALA? BUIO FITTO, PURTROPPO. I TEMPI PER LA LIBERAZIONE DELLA GIORNALISTA ITALIANA NON SOLO SI ALLUNGANO MA SI INGARBUGLIANO, E LA FORZATURA DEL BLITZ TRANSOCEANICO DI GIORGIA MELONI RISCHIA DI PEGGIORARE LE COSE – IL CASO, SI SA, È LEGATO ALL’ARRESTO DELL’INGEGNERE-SPIONE IRANIANO MOHAMMAD ABEDINI, DI CUI GLI AMERICANI CHIEDONO L’ESTRADIZIONE. L’ITALIA POTREBBE RIFIUTARSI E LA PREMIER NE AVREBBE PARLATO CON TRUMP. A CHE TITOLO, VISTO CHE IL TYCOON NON È ANCORA PRESIDENTE, SUGLI ESTRADATI DECIDE LA MAGISTRATURA E LA “TRATTATIVA” È IN MANO AGLI 007?

elisabetta belloni cecilia sala donald trump joe biden elon musk giorgia meloni

DAGOREPORT – IL 2025 HA PORTATO A GIORGIA MELONI UNA BEFANA ZEPPA DI ROGNE E FALLIMENTI – L’IRRITUALE E GROTTESCO BLITZ TRANSOCEANICO PER SONDARE LA REAZIONE DI TRUMP A UN  RIFIUTO ALL’ESTRADIZIONE NEGLI USA DELL’IRANIANO-SPIONE, SENZA CHIEDERSI SE TALE INCONTRO AVREBBE FATTO GIRARE I CABASISI A BIDEN, FINO AL 20 GENNAIO PRESIDENTE IN CARICA DEGLI STATI UNITI. DI PIÙ: ‘’SLEEPY JOE’’ IL 9 GENNAIO SBARCHERÀ A ROMA PER INCONTRARE IL SANTO PADRE E POI LA DUCETTA. VABBÈ CHE È RIMBAM-BIDEN PERÒ, DI FRONTE A UN TALE SGARBO ISTITUZIONALE, “FUCK YOU!” SARÀ CAPACE ANCORA DI SPARARLO - ECCOLA LA STATISTA DELLA GARBATELLA COSTRETTA A SMENTIRE L’INDISCREZIONE DI UN CONTRATTO DA UN MILIARDO E MEZZO DI EURO CON SPACEX DI MUSK – NON È FINITA: TRA CAPO E COLLO, ARRIVANO LE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI DA CAPA DEI SERVIZI SEGRETI, DECISIONE PRESA DOPO UN DIVERBIO CON MANTOVANO, NATO ATTORNO ALLA VICENDA DI CECILIA SALA…

cecilia sala donald trump elon musk ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - DAVVERO MELONI SI È SOBBARCATA 20 ORE DI VIAGGIO PER UNA CENETTA CON TRUMP, CON BLOOMBERG CHE SPARA LA NOTIZIA DI UN CONTRATTO DA UN MILIARDO E MEZZO CON “SPACE-X” DEL CARO AMICO ELON MUSK (ASSENTE)? NON SARÀ CHE L’INDISCREZIONE È STATA RESA PUBBLICA PER STENDERE UN VELO PIETOSO SUL FALLIMENTO DELLA DUCETTA SULLA QUESTIONE PRINCIPALE DELLA TRASVOLATA, IL CASO ABEDINI-SALA? - TRUMP, UNA VOLTA PRESIDENTE, ACCETTERÀ LA MANCATA ESTRADIZIONE DELLA ''SPIA'' IRANIANA? COSA CHIEDERÀ IN CAMBIO ALL’ITALIA? – DI SICURO I LEADER DI FRANCIA, GERMANIA, SPAGNA, POLONIA, URSULA COMPRESA, NON AVRANNO PER NULLA GRADITO LE PAROLE DI TRUMP: “GIORGIA HA PRESO D’ASSALTO L’EUROPA” - VIDEO

giorgia meloni e donald trump - meme by edoardo baraldi .jpg

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI SFOGLIA LA MARGHERITA: VOLO O NON VOLO A WASHINGTON IL 20 GENNAIO ALL'INAUGURAZIONE DEL SECONDO MANDATO DI DONALD TRUMP? - CERTO, LA STATISTA DELLA GARBATELLA È TENTATA, ANCHE PER NON DARE SODDISFAZIONE AL "PATRIOTA" MATTEO SALVINI CHE VUOLE PRESENZIARE A TUTTI I COSTI E SVENTOLARE LA BANDIERA "MAGA" DELLA PADANIA - LA POVERINA STA CERCANDO DI CAPIRE, ATTRAVERSO IL SUO CARISSIMO AMICO ALLA KETAMINA ELON MUSK, SE CI SARANNO ALTRI CAPI DI GOVERNO. IL RISCHIO È DI TROVARSI IN MEZZO AGLI AVARIATI SOVRANISTI ORBAN E FICO - UN’IMMAGINE CHE VANIFICHEREBBE I SUOI SFORZI (E SOGNI) DI PORSI NEL RUOLO DI PONTIERE TRA L'EUROPA DI URSULA E L'AMERICA TRUMP...

giovan battista fazzolari giorgia meloni autostrade matteo salvini giovanbattista

DAGOREPORT – IL FONDO TI AFFONDA: BLACKSTONE E MACQUARIE, SOCI DI AUTOSTRADE, SONO INCAZZATI COME BISCE PER L’AUMENTO DEI PEDAGGI DELL’1,8%. PRETENDEVANO CHE IL RINCARO FOSSE MOLTO PIÙ ALTO, AGGIORNATO ALL'INFLAZIONE (5,9% NEL 2023). MA UN FORTE AUMENTO DEI PEDAGGI AVREBBE FATTO SCHIZZARE I PREZZI DEI BENI DI CONSUMO, FACENDO SCEMARE IL CONSENSO SUL GOVERNO – SU ASPI È SEMPRE SALVINI VS MELONI-FAZZOLARI: LA DUCETTA E “SPUGNA” PRETENDONO CHE A DECIDERE SIA SEMPRE E SOLO CDP (AZIONISTA AL 51%). IL LEADER DELLA LEGA, COME MINISTRO DEI TRASPORTI, INVECE, VUOLE AVERE L’ULTIMA PAROLA…