carro funebre cade dentro un dirupo

MORTE (SVENTATA) AL CAMPOSANTO - IN PROVINCIA DI CESENA, UN CARRO FUNEBRE CON DENTRO IL PARROCO E IL FERETRO È PRECIPITATO IN UN DIRUPO - IL CARRO FUNEBRE ERA STATO PARCHEGGIATO IN UN TRATTO IN SALITA DEL CIMITERO E QUANDO L'AUTISTA È SCESO DAL MEZZO, HA INIZIATO A MUOVERSI - IL PRETE, PER RALLENTARE LA CORSA DEL VEICOLO HA…

carro funebre cade dentro un dirupo

Benedetta Centin per il "Corriere di Bologna"

 

Il carro funebre, a pochi passi dal cimitero, in una strada in salita, si ferma e poi inizia a muoversi all’indietro e il parroco, nel tentativo di fermarlo, finisce in una scarpata. Assieme al carro funebre appunto e con tanto di bara con il defunto. Nessuna scena di film comico, è accaduto davvero e scapperebbe quasi da ridere se non fosse che davvero mercoledì pomeriggio si è rischiato grosso e infatti lo sguardo atterrito e spaventato dei fedeli in corteo funebre ne è stata la prova.

 

carro funebre

L’“imprevisto”, raccontato dal Corriere Romagna, è avvenuto a pochi passi dal cimitero di Montepetra di Sogliano, frazione di Sogliano al Rubicone, in provincia di Forlì Cesena. E per fortuna il parroco, don Renato Serra, non ha avuto conseguenze e proprio per questo, cosciente di averla scampata, ammette di aver “ringraziato la Madonna, San Giuseppe e San Vicinio».

carro funebre

 

Salita cimiteriale «traditrice»

Ma facciamo un passo indietro. Il religioso dalle 15.30 aveva celebrato nella cattedrale di Sarsina, (Forlì Cesena) i funerali di Lino Antonini, l’agricoltore di 88 anni che il 28 marzo scorso era stato vittima di un incidente sul lavoro mentre lavorava con la motozappa i suoi campi in un’area collinare attorno all’abitazione. I traumi che aveva riportato lo avevano fatto sopravvivere solo undici giorni. Finita la celebrazione, la salma è stata trasferita a Montepetra di Sogliano.

 

carro funebre

Quando il carro funebre stava approdando in cimitero, nel tratto in salita, ecco che si è fermato. Così l’autista delle pompe funebri è sceso ma proprio in quel frangente il mezzo si è inaspettatamente mosso. All’indietro, in discesa. E sono stati attimi di panico. Il carro era impazzito e andava bloccato quanto prima ma sembrava tutto inutile. Così ci ha pensato il parroco che senza pensarci troppo, per rallentare la corsa del mezzo, ha visto bene di sterzare il volante, ma così la corsa è terminata contro un albero e in seguito allo schianto “oltre una scarpata di un paio di metri” ha raccontato don Serra al “Corriere Romagna”.

carro funebre

 

E ciò nonostante il mezzo con la bara a bordo non si è capottato. Ma poteva andare anche peggio vista la dinamica. “Non ho avuto paura ma quando sono sceso ho visto i presenti molto spaventati” ancora le parole del religioso finito nel piccolo dirupo. Allora non gli è rimasto che rassicurare i fedeli sulle sue condizioni e proseguire per portare la salma in cimitero e benedirla prima della sepoltura.

carro funebre

 

Ultimi Dagoreport

gaetano caputi giorgia meloni giuseppe del deo

DAGOREPORT - 'STO DOCUMENTO, LO VOI O NON LO VOI? GROSSA INCAZZATURA A PALAZZO CHIGI VERSO IL PROCURATORE CAPO DI ROMA, FRANCESCO LO VOI: IL DOCUMENTO-BOMBA PUBBLICATO DA "DOMANI", CHE RIVELA LO SPIONAGGIO A DANNO DI GAETANO CAPUTI, CAPO DI GABINETTO DELLA MELONI, NON SAREBBE MAI DOVUTO FINIRE NEL FASCICOLO D'INDAGINE (NATO PROPRIO DA UNA DENUNCIA DI CAPUTI) - LA DUCETTA, DAL BAHREIN, HA URLATO CONTRO I SUOI E CONTRO L'AISI - E IL QUOTIDIANO DI FITTIPALDI CI METTE IL CARICO SCODELLANDO IL TESTO INTEGRALE DEL DOCUMENTO, DOVE SI AMMETTE CHE PALAZZO CHIGI SPIAVA…PALAZZO CHIGI! – L’AISI RISPONDE CHE, AD ATTIVARE L'INDAGINE, È STATO GIUSEPPE DEL DEO, ALLORA VICE DELL’AISI (ORA NUMERO DUE DEL DIS), SU DISPOSIZIONE DELL'EX DIRETTORE DELL'AGENZIA INTERNA, MARIO PARENTE. DOMANDA: PARENTE DA CHI HA RICEVUTO TALE RICHIESTA? 

francesco saverio marini sabino cassese giorgia meloni premierato

DAGOREPORT – IL PREMIERATO? ANNACQUATO! DOMANI GIORGIA MELONI RIUNIRÀ I SUOI COSTITUZIONALISTI PREFERITI (MARINI E CASSESE) PER METTERE NERO SU BIANCO L’IPOTESI DI UN PREMIERATO “DI FATTO”. UNA RIUNIONE PRELIMINARE A CUI SEGUIRÀ UN INCONTRO CON I VERTICI DEL PARTITO PER TIRARE LE SOMME E VARARE LA NUOVA STRATEGIA: LA COSTITUZIONE NON SI TOCCA, PER FARE LA “MADRE DI TUTTE LE RIFORME” BASTA CAMBIARE LA LEGGE ELETTORALE – TROVATA LA QUADRA PER LA CONSULTA: MARINI IN QUOTA FDI, LUCIANI PER IL PD E…

giorgia meloni daniela santanche ignazio la russa

DAGOREPORT – DANIELA SANTANCHÈ NON È GENNARO SANGIULIANO, UN GIORNALISTA PRESTATO ALLA POLITICA SENZA “PROTETTORI”: GIORGIA MELONI NON PUÒ SFANCULARLA SENZA FAR SALTARE I NERVI A LA RUSSA. E SAREBBE UN BOOMERANG POLITICO PER LA DUCETTA DEI DUE MONDI: ‘GNAZIO È UN PESO MASSIMO DEL PARTITO, GOVERNA DI FATTO LA LOMBARDIA TRAMITE LA SUA CORRENTE MILANESE. SOPRATTUTTO, È IL PRESIDENTE DEL SENATO. MEGLIO NON FARLO IRRITARE: LA VENDETTA, LO SGAMBETTO, “L’INCIDENTE D’AULA”, POSSONO ESSERE SEMPRE DIETRO L’ANGOLO…

luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

DAGOREPORT - A RACCONTARLO NON CI SI CREDE. RISULTATO DEL PRIMO GIORNO DI OPS DEL MONTE DEI PASCHI SU MEDIOBANCA: TRACOLLO DELLA BANCA SENESE - SE IL MEF DI GIORGETTI, CHE HA L’11,7% DI MPS, LO PRENDE IN QUEL POSTO (PERDENDO 71 MILIONI), IL DUPLEX CALTAGIRONE-MILLERI FA BINGO: 154 MILIONI IN UN GIORNO - INFATTI: SE I DUE COMPARI PERDONO SU MPS 90 MILIONI, NE GUADAGNANO 244 AVENDO IL 25,3% DI MEDIOBANCA - E DOPO IL “VAFFA” DEL MERCATO, CHE SUCCEDERÀ? TECNICAMENTE L’OPERAZIONE CALTA-MILLERI, SUPPORTATA DALLA MELONI IN MODALITÀ TRUMP, È POSSIBILE CON UN AUMENTO DI CAPITALE DI MPS DI 4 MILIARDI (PREVISTO PER APRILE) - PER DIFENDERE MEDIOBANCA DALL’ASSALTO, NAGEL DOVRÀ CHIEDERE AL BOSS DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, DI CHIAMARE ALLE ARMI I POTENTI FONDI INTERNAZIONALI, GRANDI AZIONISTI DI MEDIOBANCA E DI GENERALI, PER SBARRARE IL PASSO AL “CALTARICCONE” ALLA FIAMMA (FDI)

dario franceschini elly schlein gattopardo

DAGOREPORT - FRANCESCHINI, IL SOLITO “GIUDA” TRADITORE! SENTENDOSI MESSO DA PARTE DALLA SUA “CREATURA” ELLY SCHLEIN, ECCO CHE REAGISCE E LE DÀ LA ZAMPATA CON L’INTERVISTA A “REPUBBLICA”: “ALLE ELEZIONI SI VA DIVISI, E CI SI ACCORDA SOLO SUL TERZO DEI SEGGI CHE SI ASSEGNA CON I COLLEGI UNINOMINALI”. PAROLE CHE HANNO FATTO SALTARE DALLA POLTRONA ARCOBALENO LA SEGRETARIA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA, CHE VEDE SFUMARE IL SUO SOGNO DI ESSERE LA CANDIDATA PREMIER. COME INSEGNA L’ACCORDO DI MAIO-SALVINI, NON SEMPRE IL LEADER DEL PARTITO PIÙ VOTATO DIVENTA PRESIDENTE DEL CONSIGLIO – LA “GABBIA” IN CUI LA SCHLEIN SI È RINCHIUSA CON I SUOI FEDELISSIMI È INSOPPORTABILE PER I VECCHI VOLPONI CATTO-DEM. IL MESSAGGIO DAI CONVEGNI DI ORVIETO E MILANO: ELLY PENSA SOLO AI DIRITTI LGBT, NON PUÒ FARE DA SINTESI ALLE VARIE ANIME DEL CENTROSINISTRA (DA RENZI E CALENDA A BONELLI E FRATOIANNI, PASSANDO PER CONTE). E LA MELONI GODE...

dario franceschini elly schlein matteo renzi carlo calenda giiuseppe conte

DAGOREPORT: PD, PARTITO DISTOPICO – L’INTERVISTA DI FRANCESCHINI SU “REPUBBLICA” SI PUÒ SINTETIZZARE COSÌ: IO CI SONO. E’ INUTILE CERCARE IL FEDERATORE, L’ULIVO NON TORNA, E NON ROMPETE LE PALLE ALLA MIA “CREATURA”, ELLY SCHLEIN, “SALDA E VINCENTE” AL COMANDO DEL PARTITO – AMORALE DELLA FAVA: “SU-DARIO” NON MOLLA IL RUOLO DI GRAN BURATTINAIO E DAVANTI AI MAL DI PANZA INTERNI, CHE HANNO DATO VITA AI DUE RECENTI CONVEGNI, SI FA INTERVISTARE PER RIBADIRE AI COLLEGHI DI PARTITO CHE DEVONO SEMPRE FARE I CONTI CON LUI. E LA MELONI GODE…