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UNA GUERRA FUORI DI TESTA - IN RUSSIA È BOOM DI SOLDATI CHE TORNANO DAL FRONTE E UCCIDONO MOGLIE E FIGLI: C’È IL 32ENNE CHE HA DATO FUOCO A UNA CASA CON CONIUGE E SUOCERA DENTRO E IL 31ENNE CHE HA AMMAZZATO LA FIGLIA DELLA COMPAGNA PERCHÉ SOSTENEVA VOLESSE PIÙ BENE ALLA BIMBA AVUTA DAL PRIMO MATRIMONIO - UN QUADRO DI SINDROME POST-TRAUMATICA, MA ANCHE UNA SENSAZIONE DI IMPUNITÀ TOTALE: MOLTI DEI SOLDATI MANDATI AL FRONTE SONO EX DETENUTI ARRUOLATI NELLA WAGNER CHE...

Estratto dell’articolo di Anna Zafesova per “La Stampa”

 

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Denis Stepanov, 32 anni, era appena rientrato nel suo villaggio, Ermakovskoe, in Siberia, dopo aver combattuto in Ucraina, arruolato dal gruppo Wagner dal carcere dove stava scontando una condanna per aver picchiato violentemente un amico. La sera aveva bevuto, e litigato con la sua compagna 35enne, che se ne era andata a dormire a casa di sua madre.

 

Poche ore dopo, la casa di legno era andata a fuoco, tra le rovine sono stati rinvenuti i corpi carbonizzati delle due donne. La polizia ha arrestato Denis mentre si stava ubriacando, senza aver nemmeno nascosto la tanica che puzzava di benzina.

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Vladimir Vlasov, 31 anni, era tornato a Lipetsk in congedo dall'Ucraina, prima di tornare dai suoi nuovi compagni della Wagner, stavolta in Africa. È stato arrestato dopo che l'ambulanza chiamata da sua moglie Tatiana ha constatato la morte di sua figlia di 4 anni, per trauma cranico e toracico.

Vladimir aveva accusato Tatiana di volere più bene alla sua figlia dal primo matrimonio che ai due gemelli in comune [...]

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Oleg Grechko, 55 anni, era rientrato dal fronte a Zavolshie, sul Volga, per litigare subito con sua sorella. I verbali della polizia dicono che il motivo era «futile», ma a Oleg non era sembrato tale, visto che ha cosparso la donna di benzina e le ha dato fuoco. Tornerà in carcere poche settimane dopo essere stato graziato dal Cremlino per aver combattuto con i Wagner: stava scontando 11 anni per aver ucciso un vicino con una dozzina di coltellate e il cavo del bollitore.

 

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Tre omicidi nell'arco di una settimana, il picco di una scia di sangue che i reduci della «operazione militare speciale» lasciano nei villaggi e nelle città russe da mesi. Secondo i calcoli della testata online Vyorstka, basati sulle statistiche dei tribunali di guarnigione, nel 2023 ben 147 militari russi sono stati accusati di omicidio fuori servizio. Negli anni precedenti questo numero si aggirava su 15-20 processi l'anno. [...] La tv russa in esilio Dozhd ha raccolto le paure di molte mogli e madri che raccontato di percosse, insulti, minacce, di bevute interminabili e scatti incontrollabili.

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Un quadro di sindrome post-traumatica, per molti, ma anche una sensazione di impunità totalmente nuova, soprattutto per gli ex detenuti arruolati dalla Wagner, responsabili di 19 sui 27 omicidi per mano dei reduci degli ultimi due mesi. La decisione di Vladimir Putin di reclutare i detenuti ha rimesso nella società – graziati, con soldi e onori – assassini e stupratori. [...] Le cronache criminali russe mostrano case di legno e casermoni di cemento, un mondo di miseria, violenza e tanto alcol, di famiglie disagiate, scuole abbandonate e giovani che considerano un passaggio dietro le sbarre un segno di maturità.

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È il mondo dove le guerre di Putin sono sempre giuste, anche perché non si è mai vista una quantità di soldi come quelli promessi dai manifesti dell'esercito. Paradossalmente, il regime sta uccidendo proprio i suoi fedelissimi. E i fedelissimi uccidono vicini, amici e famiglie: tanto poi potranno avere le attenuanti (come è già successo ad Alexey Nakvakin, processato per aver giustiziato con il suo kalashnikov una crimeana contraria alla guerra), arruolarsi di nuovo dal carcere, e tornare liberi dopo sei mesi, se sopravvivono.

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