kata bambina scomparsa firenze hotel astor

“KATA È STATA RAPITA PER ERRORE ED È STATA PORTATA IN PERÙ” – EMERGONO DETTAGLI INQUIETANTI SUL CASO DELLA BAMBINA SCOMPARSA A FIRENZE DA 83 GIORNI: ALLO ZIO, DETENUTO IN PERÙ, SAREBBE STATO RIVELATO CHE LA PICCOLA È STATA SEQUESTRATA PER SBAGLIO - IL PAPA' DI KATA HA RACCONTATO AGLI INQUIRENTI DELLA CONFIDENZA FATTA AL FRATELLO DA UN PERUVIANO DI 25 ANNI, CHE FINO ALL’APRILE 2022 VIVEVA A FIRENZE, DOVE VENNE TROVATO CON 13 CHILI DI MARIJUANA...

Estratto dell’articolo di Antonella Mollica per il “Corriere della Sera”

 

kata bambina scomparsa a firenze

L’hanno cercata in tutti gli anfratti dell’ex hotel dove viveva e dove è stata vista per l’ultima volta, negli scantinati, nei palazzi intorno, nei filmati delle 1.500 telecamere disseminate in tutta la città, nelle stazioni e negli aeroporti.

 

Ma la scomparsa di Kata, la bambina peruviana di 5 anni di cui si sono perse le tracce a Firenze da 83 giorni, continua ad essere un mistero. Quasi tre mesi di ricerche e indagini, avvistamenti senza seguito, tante ipotesi, qualche pista investigativa imboccata e subito sfumata, nessuna certezza.

 

BUCO NELLA RECINZIONE DELL HOTEL ASTOR DI FIRENZE

[…] La Procura continua ad indagare per sequestro a scopo di estorsione ma fino ad oggi nessuna richiesta di riscatto è mai arrivata. I genitori di Kata, dopo lo sgombero e il sequestro dell’immobile, vivono con il figlio più grande in una struttura del Comune. Si sono presentati più volte in questi mesi dagli inquirenti per raccontare episodi del passato che potrebbero aiutare nella ricerca di Kata o di chi l’ha portata via.

 

È stato Miguel, il papà di Kata, a suggerire la pista della droga. Si è presentato dagli inquirenti con la registrazione di una telefonata in cui suo fratello, detenuto in Perù, gli racconta di aver ricevuto in carcere una confidenza da un altro detenuto: «Kata è stata rapita per errore ed è stata portata in Perù». Nessun altro elemento, nessuna prova di quelle affermazioni e soprattutto nessun riscontro.

 

Il detenuto in questione è un peruviano di 25 anni che fino all’aprile 2022 viveva a Firenze, dove venne trovato con 13 chili di marijuana. Dopo la denuncia è scomparso dall’Italia, forse per paura di una vendetta per quella partita di droga non pagata. Mesi dopo verrà arrestato in Spagna per altri reati e poi estradato in Perù.

 

kata, la bambina scomparsa a firenze

Nell’appartamento alla periferia di Firenze dove l’uomo viveva — e dove c’era la droga, lanciata con un borsone da una finestra durante la perquisizione e ritrovata due giorni dopo da un vicino nel giardino — viveva anche una donna con una bambina di poco più piccola di Kata.

 

Potrebbe essere stata lei il vero obiettivo del sequestro, ha suggerito il detenuto. La donna e la figlia finiranno cinque mesi dopo nell’occupazione dell’Astor, mentre l’uomo farà perdere le tracce. In Italia non verrà neppure processato perché irreperibile. La bambina è stata l’ultima a giocare con Kata all’Astor e per questo è stata sentita più volte dagli inquirenti con l’aiuto della psicologa. La Procura sta adesso valutando se chiedere una rogatoria per ascoltare il detenuto e tutti gli altri familiari di Kata che vivono in Perù. […]

kathrina alvarez la mamma della piccola kata 2BAMBINA SCOMPARSA FIRENZE kathrina alvarez la mamma della piccola kata 3EX HOTEL ASTOR kathrina alvarez la mamma della piccola kata 4kata la bambina scomparsa a firenze 3kata la bambina scomparsa a firenze 4kataleya mia alvarez 1 censoredkathrina alvarez la mamma della piccola kata 1

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni daniela santanche ignazio la russa

DAGOREPORT – DANIELA SANTANCHÈ NON È GENNARO SANGIULIANO, UN GIORNALISTA PRESTATO ALLA POLITICA SENZA “PROTETTORI”: GIORGIA MELONI NON PUÒ SFANCULARLA SENZA FAR SALTARE I NERVI A LA RUSSA. E SAREBBE UN BOOMERANG POLITICO PER LA DUCETTA DEI DUE MONDI: ‘GNAZIO È UN PESO MASSIMO DEL PARTITO, GOVERNA DI FATTO LA LOMBARDIA TRAMITE LA SUA CORRENTE MILANESE. SOPRATTUTTO, È IL PRESIDENTE DEL SENATO. MEGLIO NON FARLO IRRITARE: LA VENDETTA, LO SGAMBETTO, “L’INCIDENTE D’AULA”, POSSONO ESSERE SEMPRE DIETRO L’ANGOLO…

luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

DAGOREPORT - A RACCONTARLO NON CI SI CREDE. RISULTATO DEL PRIMO GIORNO DI OPS DEL MONTE DEI PASCHI SU MEDIOBANCA: TRACOLLO DELLA BANCA SENESE - SE IL MEF DI GIORGETTI, CHE HA L’11,7% DI MPS, LO PRENDE IN QUEL POSTO (PERDENDO 71 MILIONI), IL DUPLEX CALTAGIRONE-MILLERI FA BINGO: 154 MILIONI IN UN GIORNO - INFATTI: SE I DUE COMPARI PERDONO SU MPS 90 MILIONI, NE GUADAGNANO 244 AVENDO IL 25,3% DI MEDIOBANCA - E DOPO IL “VAFFA” DEL MERCATO, CHE SUCCEDERÀ? TECNICAMENTE L’OPERAZIONE CALTA-MILLERI, SUPPORTATA DALLA MELONI IN MODALITÀ TRUMP, È POSSIBILE CON UN AUMENTO DI CAPITALE DI MPS DI 4 MILIARDI (PREVISTO PER APRILE) - PER DIFENDERE MEDIOBANCA DALL’ASSALTO, NAGEL DOVRÀ CHIEDERE AL BOSS DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, DI CHIAMARE ALLE ARMI I POTENTI FONDI INTERNAZIONALI, GRANDI AZIONISTI DI MEDIOBANCA E DI GENERALI, PER SBARRARE IL PASSO AL “CALTARICCONE” ALLA FIAMMA (FDI)

dario franceschini elly schlein gattopardo

DAGOREPORT - FRANCESCHINI, IL SOLITO “GIUDA” TRADITORE! SENTENDOSI MESSO DA PARTE DALLA SUA “CREATURA” ELLY SCHLEIN, ECCO CHE REAGISCE E LE DÀ LA ZAMPATA CON L’INTERVISTA A “REPUBBLICA”: “ALLE ELEZIONI SI VA DIVISI, E CI SI ACCORDA SOLO SUL TERZO DEI SEGGI CHE SI ASSEGNA CON I COLLEGI UNINOMINALI”. PAROLE CHE HANNO FATTO SALTARE DALLA POLTRONA ARCOBALENO LA SEGRETARIA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA, CHE VEDE SFUMARE IL SUO SOGNO DI ESSERE LA CANDIDATA PREMIER. COME INSEGNA L’ACCORDO DI MAIO-SALVINI, NON SEMPRE IL LEADER DEL PARTITO PIÙ VOTATO DIVENTA PRESIDENTE DEL CONSIGLIO – LA “GABBIA” IN CUI LA SCHLEIN SI È RINCHIUSA CON I SUOI FEDELISSIMI È INSOPPORTABILE PER I VECCHI VOLPONI CATTO-DEM. IL MESSAGGIO DAI CONVEGNI DI ORVIETO E MILANO: ELLY PENSA SOLO AI DIRITTI LGBT, NON PUÒ FARE DA SINTESI ALLE VARIE ANIME DEL CENTROSINISTRA (DA RENZI E CALENDA A BONELLI E FRATOIANNI, PASSANDO PER CONTE). E LA MELONI GODE...

dario franceschini elly schlein matteo renzi carlo calenda giiuseppe conte

DAGOREPORT: PD, PARTITO DISTOPICO – L’INTERVISTA DI FRANCESCHINI SU “REPUBBLICA” SI PUÒ SINTETIZZARE COSÌ: IO CI SONO. E’ INUTILE CERCARE IL FEDERATORE, L’ULIVO NON TORNA, E NON ROMPETE LE PALLE ALLA MIA “CREATURA”, ELLY SCHLEIN, “SALDA E VINCENTE” AL COMANDO DEL PARTITO – AMORALE DELLA FAVA: “SU-DARIO” NON MOLLA IL RUOLO DI GRAN BURATTINAIO E DAVANTI AI MAL DI PANZA INTERNI, CHE HANNO DATO VITA AI DUE RECENTI CONVEGNI, SI FA INTERVISTARE PER RIBADIRE AI COLLEGHI DI PARTITO CHE DEVONO SEMPRE FARE I CONTI CON LUI. E LA MELONI GODE…

almasri giorgia meloni carlo nordio

DOMANDE SPARSE SUL CASO ALMASRI – CON QUALE AUTORIZZAZIONE IL TORTURATORE LIBICO VIAGGIAVA INDISTURBATO IN EUROPA? AVEVA UN PASSAPORTO FASULLO O UN VISTO SCHENGEN? E IN TAL CASO, PERCHÉ NESSUN PAESE, E SOPRATTUTTO L’ITALIA, SI È OPPOSTO? - LA TOTALE ASSENZA DI PREVENZIONE DA PARTE DEGLI APPARATI ITALIANI: IL MANDATO DI ARRESTO PER ALMASRI RISALE A OTTOBRE. IL GENERALE NON SAREBBE MAI DOVUTO ARRIVARE, PER EVITARE ALLA MELONI L’IMBARAZZO DI SCEGLIERE TRA IL RISPETTO DEL DIRITTO INTERNAZIONALE E LA REALPOLITIK (IL GOVERNO LIBICO, TRAMITE ALMASRI, BLOCCA GLI SBARCHI DI MASSA DI MIGRANTI) – I SOSPETTI DI PALAZZO CHIGI SULLA “RITORSIONE” DELLA CPI E IL PASTROCCHIO SULL’ASSE DEI SOLITI TAJANI-NORDIO

pier silvio giampaolo rossi gerry scotti pier silvio berlusconi

DAGOREPORT - È TORNATA RAISET! TRA COLOGNO MONZESE E VIALE MAZZINI C’È UN NUOVO APPEASEMENT E L'INGAGGIO DI GERRY SCOTTI COME CO-CONDUTTORE DELLA PRIMA SERATA DI SANREMO NE È LA PROVA LAMPANTE - CHIAMARE ALL'ARISTON IL VOLTO DI PUNTA DI MEDIASET È IL SEGNALE CHE IL BISCIONE NON FARÀ LA GUERRA AL SERVIZIO PUBBLICO. ANZI: NEI CINQUE GIORNI DI SANREMO, LA CONTROPROGRAMMAZIONE SARÀ INESISTENTE - I VERTICI DELLA RAI VOGLIONO CHE IL FESTIVAL DI CARLO CONTI SUPERI A TUTTI I COSTI QUELLO DI AMADEUS (DA RECORD) - ALTRO SEGNALE DELLA "PACE": IL TELE-MERCATO TRA I DUE COLOSSI È PRATICAMENTE FERMO DA MESI...