TIR A SEGNO A BERLINO - IL KILLER SAREBBE UN TUNISINO COLPITO DAL PROVVEDIMENTO DI ESPULSIONE: L’UOMO, PASSATO DALL' ITALIA NEL 2012, AVEVA PRESENTATO RICHIESTA DI ASILO IN GERMANIA MA DALL'APRILE 2016 RISULTA "TOLLERATO" - ECCO LA FOTO
anis amri tunisino ricercato per la strage di berlino
Da www.ansa.it
L'attentatore di Berlino forse ha un nome e potrebbe essere un magrebino colpito da un provvedimento di espulsione. Il terrorista era arrivato in Italia nel 2012. La polizia sta cercando un tunisino di 24 anni, Anis A. (Amir secondo alcune fonti). Il sito precisa come "sotto il sedile del guidatore" del Tir "gli inquirenti hanno trovato un documento di espulsione" emesso per "un un cittadino tunisino di nome Anis A., nato nel 1992 nella città di Tataouine". Il sospetto comunque "sarebbe noto anche con due altri nomi".
Il sito della Sueddeutsche Zeitung, citando fonti delle autorità, rivela che Anis A. "era arrivato in Italia nel 2012". Nel luglio 2015 aveva poi raggiunto la Germania e dall'aprile 2016 risulta "tollerato", aggiunge il quotidiano.
"C'è un nuovo sospettato che viene ricercato. È un sospettato e non necessariamente il colpevole", ha detto il ministro dell'Interno Thomas de Maizière a Berlino riferendosi ad Anis A.. Nei suoi confronti "è stato emesso alla mezzanotte un mandato di cattura per la Germania e per tutta l'area Schengen, quindi anche per l'Europa", ha aggiunto il ministro.
Tre italiani rimasti lievemente feriti nell'attacco sono stati dimessi dagli ospedali dove erano stati ricoverati e sono già rientrati in Italia. Uno di questi è un uomo di Palermo.
La ricostruzione dei tragici minuti della strage, il cui bilancio è di 12 morti e 48 feriti, si fa man mano più chiara: l'autista polacco trovato morto all'interno del tir ha cercato fino all'ultimo di fermare l'attentatore. E il terrorista è tuttora in fuga, forse già fuori dai confini tedeschi. Il camion ha invaso un marciapiede nei pressi della Chiesa del Ricordo.
L'agenzia di stampa dell'Isis, Amaq news agency, ha rivendicato l'attentato chiamando il terrorista un "soldato dello Stato islamico". "E'una vendetta per gli attacchi in Siria", è scritto sulla rivendicazione.
Risulta ancor dispersa Fabrizia Di Lorenzo, 31 anni che vive e lavora nella capitale tedesca. Il cellulare della ragazza è stato trovato sul luogo della strage: un giovane l'ha trovato e consegnato alla polizia. La madre e il fratello di Fabrizia sono a Berlino per essere sottoposti all'esame del Dna.
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"È un dolore troppo grande...sento che mi ha abbandonata... Era così contenta, felice di essere lì.. è triste che una persona esca dal lavoro e non rientri più". Sono le parole della mamma di Fabrizia.
"Abbiamo capito che era finita stanotte all'una e mezza: siamo stati noi a chiamare la Farnesina", ha detto affranto il padre di Fabrizia Di Lorenzo, Gaetano, contattato dall'ANSA. "Ci siamo mossi coi nostri canali, ma da quanto mi dice mio figlio da Berlino, non dovrebbero esserci più dubbi - afferma trattenendo a stento i singhiozzi Gaetano - E' lì con mia moglie in attesa del dna, aspettiamo conferme, ma non mi illudo".
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