depp heard virginia jack whigham

"L'EDITORIALE DI AMBER HEARD E' STATO CATASTROFICO PER JOHNNY" - L'AGENTE JACK WHIGHAM HA RACCONTATO CHE L'ATTORE AVREBBE DOVUTO GUADAGNARE 22,5 MILIONI DI DOLLARI PER INTERPRETARE JACK SPARROW NEL SESTO CAPITOLO DELLA SAGA - MA DOPO L'ARTICOLO DELL'EX MOGLIE SUL WASHINGTON POST IN CUI RACCONTAVA DI ESSERE VITTIMA DI ABUSI DOMESTICI, LA CASA DI PRODUZIONE HA DECISO DI PRENDERE UNA "DIREZIONE DIVERSA"... - VIDEO

Dagotraduzione dal Daily Mail

 

Amber Heard

Johnny Depp avrebbe dovuto guadagnare 22,5 milioni di dollari per il suo ruolo nella sesta puntata di Pirati dei Caraibi prima di essere eliminato dal film a seguito di accuse di violenza domestica. L'agente dell'attore, Jack Whigham, ha testimoniato lunedì nel processo per diffamazione di Depp contro l'ex moglie Amber Heard, dicendo alla corte che l'editoriale del 2018 dell'attrice è stato «catastrofico» per la sua carriera. Whigham ha osservato che l’articolo di Heard, pubblicato sul Washington Post nel dicembre 2018, era «piuttosto scioccante perché era la prima volta che sentivo un'accusa di abuso sessuale».

 

Depp, 58 anni, ha citato in giudizio Heard per 50 milioni di dollari: sostiene che l’ex moglie lo ha diffamato scrivendo il famigerato articolo per il Washington Post in cui si descriveva come sopravvissuta ad abusi domestici e che le sue accuse hanno distrutto la sua carriera. Anche se l'articolo non menzionava Depp per nome, i suoi avvocati affermano che era chiaro che Heard, 36 anni, si riferiva all’attore.

 

Johnny Depp

L’agente di Depp, Whigham ha descritto l'impatto negativo e il danno che l’articolo ha avuto sulla reputazione di Depp a Hollywood. «Per quanto riguarda Johnny, è stato catastrofico perché proveniva da un resoconto in prima persona, non da un giornalista, non da qualcuno che osservava, era da qualcuno che diceva “mi è successo”», ha detto l'agente.

 

Nei due anni successivi alla pubblicazione dell'editoriale, tra dicembre 2018 e ottobre 2020, Depp non è apparso in nessun film, ha detto Whigham alla corte. Ha detto anche che l'attore aveva ottenuto un contratto da 22,5 milioni di dollari con la Disney per riprendere il ruolo del Capitano Jack Sparrow in Pirati dei Caraibi 6, ma che nel 2019 è venuto a sapere che lo studio non lo avrebbe scelto per la nuova puntata. 

 

La Disney ha infatti deciso di andare in una «direzione diversa», ha detto Whigham, e stava cercando di sviluppare un "progetto Pirates" per l'attrice Margot Robbie. Il film deve ancora essere realizzato.

 

Johnny Depp Capitan Sparrow

Whigham ha notato che anche quando Depp è stato scelto per il dramma indipendente Minimata, dopo l'uscita dell'articolo il film ha avuto difficoltà. Whigham ha detto: «L'editoriale è uscito a dicembre proprio mentre stavamo partendo per le vacanze di Natale. Minimata avrebbe dovuto iniziare (le riprese) a gennaio. È stato molto, molto difficile tenere insieme Minimata».

 

«Il finanziamento è diventato traballante, il compenso di Johnny è sceso per salvare il film», ha aggiunto l'agente. Whigham ha detto che dopo l'editoriale «è stato impossibile procurargli un film in studio su cui lavorare».

 

Jack Whigham, agente di Johnny Depp

Durante la testimonianza di Whigham, la corte ha sentito parlare di quanto Depp ha guadagnato per altri film. Per City of Lies, il film del 2018 sulle indagini sulla morte dei rapper Biggie Smalls e Tupac Shakur, Depp ha guadagnato 8 milioni di dollari. Depp è stato pagato 10 milioni di dollari per il film del 2017 Murder on the Orient Express.

 

Per Animali fantastici 2 - I crimini di Grindelwald, lo spin-off dei film di Harry Potter uscito nel 2018 e interpretato da Depp nel ruolo principale di Gellert Grindelwald, è stato pagato 13,5 milioni di dollari.

 

Johnny Depp 2

Depp ha guadagnato 3,5 milioni di dollari per la commedia drammatica del 2018 The Professor e 1 milione di dollari per Waiting for the Barbarians, l'adattamento del 2019 del romanzo di JM Coetzee. E ancora, 3 milioni di dollari per Minimata, uscito nel 2020, ha detto Whigham alla corte.

 

Quindi tra il 2017 e il 2020 Depp ha guadagnato un totale di 38 milioni di dollari. Durante il controinterrogatorio, l'avvocato di Heard, Elaine Bredehoft, ha messo in dubbio le affermazioni di Whigham secondo cui il lucroso contratto tra Depp e Disney per il nuovo film era un affare fatto.

 

Articolo di Amber Heard sul Washington Post

«Hai una spiegazione del perché non c'è nemmeno un pezzo di carta... niente che suggerisca che il signor Depp era stato assunto in Pirates 6 come Jack Sparrow?» lei chiese.  

 

Whigham risponde: «Abbiamo lavorato su molti accordi in cui non c’era un contratto, era un accordo verbale».

 

A dare credibilità alla testimonianza di Whigham è stato poi Richard Marks, avvocato ed esperto dell’industria dell’intrattenimento. «L'editoriale ha danneggiato il signor Depp, ha creato una situazione di annullamento se vuoi, ha danneggiato la sua reputazione e la sua capacità di trovare lavoro nell'industria di Hollywood».

Richard Marks, esperto di HollywoodJohnny Depp 3

Ultimi Dagoreport

terzo mandato vincenzo de luca luca zaia giorgia meloni matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – REGIONALI DELLE MIE BRAME! BOCCIATO IL TERZO MANDATO, SALVINI SI GIOCA IL TUTTO PER TUTTO CON LA DUCETTA CHE INSISTE PER UN CANDIDATO IN VENETO DI FRATELLI D'ITALIA - PER SALVARE IL CULO, A SALVINI NON RESTA CHE BATTERSI FINO ALL'ULTIMO PER IMPORRE UN CANDIDATO LEGHISTA DESIGNATO DA LUCA ZAIA, VISTO IL CONSENSO SU CUI IL DOGE PUÒ ANCORA CONTARE (4 ANNI FA LA SUA LISTA TOCCO' IL 44,57%, POTEVA VINCERE ANCHE DA SOLO) - ANCHE PER ELLY SCHLEIN SONO DOLORI: SE IL PD VUOLE MANTENERE IL GOVERNO DELLA REGIONE CAMPANA DEVE CONCEDERE A DE LUCA LA SCELTA DEL SUO SUCCESSORE (LA SOLUZIONE POTREBBE ESSERE CANDIDARE IL FIGLIO DI DON VINCENZO, PIERO, DEPUTATO PD)

elisabetta belloni giorgia meloni giovanni caravelli alfredo mantovano

DAGOREPORT – CHI È STATO A FAR TRAPELARE LA NOTIZIA DELLE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI? LE IMPRONTE PORTANO A “FONTI DI INTELLIGENCE A LEI OSTILI” - L'ADDIO DELLA CAPA DEGLI SPIONI NON HA NULLA A CHE FARE COL CASO SALA. LEI AVREBBE PREFERITO ATTENDERE LA SOLUZIONE DELLE TRATTATIVE CON TRUMP E L'IRAN PER RENDERLO PUBBLICO, EVITANDO DI APPARIRE COME UNA FUNZIONARIA IN FUGA - IL CONFLITTO CON MANTOVANO E IL DIRETTORE DELL'AISE, GIANNI CARAVELLI, VIENE DA LONTANO. ALLA FINE, SENTENDOSI MESSA AI MARGINI, HA GIRATO I TACCHI   L'ULTIMO SCHIAFFO L'HA RICEVUTO QUANDO IL FEDELISSIMO NICOLA BOERI, CHE LEI AVEVA PIAZZATO COME VICE ALLE SPALLE DELL'"INGOVERNABILE" CARAVELLI, È STATO FATTO FUORI - I BUONI RAPPORTI CON L’AISI DI PARENTE FINO A QUANDO IL SUO VICE GIUSEPPE DEL DEO, GRAZIE A GIANMARCO CHIOCCI, E' ENTRATO NELL'INNER CIRCLE DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA

cecilia sala abedini donald trump

DAGOREPORT – LO “SCAMBIO” SALA-ABEDINI VA INCASTONATO NEL CAMBIAMENTO DELLE FORZE IN CAMPO NEL MEDIO ORIENTE - CON IL POPOLO IRANIANO INCAZZATO NERO PER LA CRISI ECONOMICA A CAUSA DELLE SANZIONI USA E L’''ASSE DELLA RESISTENZA" (HAMAS, HEZBOLLAH, ASSAD) DISTRUTTO DA NETANYAHU, MENTRE L'ALLEATO PUTIN E' INFOGNATO IN UCRAINA, IL PRESIDENTE “MODERATO” PEZESHKIAN TEME LA CADUTA DEL REGIME DI TEHERAN. E IL CASO CECILIA SALA SI È TRASFORMATO IN UN'OCCASIONE PER FAR ALLENTARE LA MORSA DELL'OCCIDENTE SUGLI AYATOLLAH - CON TRUMP E ISRAELE CHE MINACCIANO DI “OCCUPARSI” DEI SITI NUCLEARI IRANIANI, L’UNICA SPERANZA È L’EUROPA. E MELONI PUÒ DIVENTARE UNA SPONDA NELLA MORAL SUASION PRO-TEHERAN...

elon musk donald trump alice weidel

DAGOREPORT - GRAZIE ANCHE ALL’ENDORSEMENT DI ELON MUSK, I NEONAZISTI TEDESCHI DI AFD SONO ARRIVATI AL 21%, SECONDO PARTITO DEL PAESE DIETRO I POPOLARI DELLA CDU-CSU (29%) - SECONDO GLI ANALISTI LA “SPINTA” DI MR. TESLA VALE ALMENO L’1,5% - TRUMP STA ALLA FINESTRA: PRIMA DI FAR FUORI IL "PRESIDENTE VIRTUALE" DEGLI STATI UNITI VUOLE VEDERE L'EFFETTO ''X'' DI MUSK ALLE ELEZIONI POLITICHE IN GERMANIA (OGGI SU "X" L'INTERVISTA ALLA CAPA DI AFD, ALICE WEIDEL) - IL TYCOON NON VEDE L’ORA DI VEDERE L’UNIONE EUROPEA PRIVATA DEL SUO PRINCIPALE PILASTRO ECONOMICO…

cecilia sala giorgia meloni alfredo mantovano giovanni caravelli elisabetta belloni antonio tajani

LA LIBERAZIONE DI CECILIA SALA È INDUBBIAMENTE UN GRANDE SUCCESSO DELLA TRIADE MELONI- MANTOVANO- CARAVELLI. IL DIRETTORE DELL’AISE È IL STATO VERO ARTEFICE DELL’OPERAZIONE, TANTO DA VOLARE IN PERSONA A TEHERAN PER PRELEVARE LA GIORNALISTA - COSA ABBIAMO PROMESSO ALL’IRAN? È PROBABILE CHE SUL PIATTO SIA STATA MESSA LA GARANZIA CHE MOHAMMAD ABEDINI NON SARÀ ESTRADATO NEGLI STATI UNITI – ESCE SCONFITTO ANTONIO TAJANI: L’IMPALPABILE MINISTRO DEGLI ESTERI AL SEMOLINO È STATO ACCANTONATO NELLA GESTIONE DEL DOSSIER (ESCLUSO PURE DAL VIAGGIO A MAR-A-LAGO) - RIDIMENSIONATA ANCHE ELISABETTA BELLONI: NEL GIORNO IN CUI IL “CORRIERE DELLA SERA” PUBBLICA IL SUO COLLOQUIO PIENO DI FRECCIATONE, IL SUO “NEMICO” CARAVELLI SI APPUNTA AL PETTO LA MEDAGLIA DI “SALVATORE”…