QUESTA NON E’ LAS VEGAS, E’ LA SFIGAS! - LA CITTA' DEL GIOCO D'AZZARDO SI SCOPRE TERRIBILMENTE IMPOVERITA (LA DISOCCUPAZIONE SFIORA IL 30%) E SI PREPARA A RIAPRIRE IL PROSSIMO 4 GIUGNO. MA SARÀ TUTTO MOLTO DIVERSO: VIETATO TOCCARE LE CARTE, I GIOCATORI NON POTRANNO ACCALCARSI ALLE SLOT, CHE DOVRANNO ESSERE PULITE DOPO OGNI USO O ELIMINATE...
Las Vegas fase due. O quasi.
La città degli alberghi e dei casinò potrebbe presto allentare la stretta delle regole di distanziamento sociale e di chiusure di locali pubblici già il prossimo 4 giugno. Ma alla riapertura, la città avrà un aspetto molto diverso da quello che conosciamo. Non solo perché si è terribilmente impoverita in questi mesi (la disoccupazione sfiora il 30%) ma anche perché, affinché fosse possibile riaprire sono state lanciate delle linee guida molto precise su quel che si può e non si può fare.
E , in pratica non si può fare quasi niente. O meglio, niente di quel che in genere si fa a Las Vegas: casinò, bar e ristoranti potranno accogliere molti meno clienti del solito; i giocatori non potranno accalcarsi alle slot, che dovranno essere pulite dopo ogni uso o eliminate (dalle slot arriva la metà degli introiti dei casinò) e non potranno nemmeno toccare le carte. Anche accalcarsi a sbirciare vicino ai tavoli da gioco non sarà più possibile, per non parlare del camminare tra la calca della strip o vicino alle fontane del Bellagio.
Las Vegas sì, ma meno del solito insomma.