"LE MIE PAROLE SONO STATE FRAINTESE QUANTO INAPPROPRIATE" - LE LACRIME DI COCCODRILLO DELL'IMPRENDITORE DEL MARMO DI CARRARA ALBERTO FRANCHI, CHE AVEVA DETTO "GLI INCIDENTI SUL LAVORO? SONO COLPA DEGLI OPERAI, SONO DEI DEFICIENTI. LAVORANO POCO E GUADAGNANO TANTO" (C'E' POCO DA FRAINTENDERE) - NESSUNO ABBOCCA PIU' ALLE SCUSE DEGLI IMPRENDITORI CHE PRIMA APRONO LE VALVOLE DICENDO QUELLO CHE PENSANO E POI, SCOPPIATO IL PUTIFERIO, RITRATTANO...
Estratto dell’articolo di Marco Gasperetti per il “Corriere della Sera”
Dopo il fuori onda choc durante un servizio di Report sulle cave di marmo di Carrara («I cavatori si fanno male perché sono deficienti. Gli incidenti sono colpa degli operai, lavorano poco e guadagnano tanto», le parole testuali), Alberto Franchi, ad dell’azienda Umberto Marmi (76 milioni di fatturato) chiede scusa.
Lo fa non con un’intervista, a cui si sottrae, ma con una lettera nella quale rivolge le sue «scuse ai lavoratori del marmo e alla cittadinanza rispetto alle mie parole che sono state fraintese quanto inappropriate». La sua esternazione, scrive, è scaturita dalla rabbia «nel definire alcuni comportamenti che possono causare incidenti molto gravi, proprio perché penso che vadano evitati».
L’imprenditore è convinto che le sue parole siano «state percepite come un tentativo di scaricare la responsabilità sui dipendenti» e ritiene che «ogni azienda debba fornire ai propri dipendenti tutti gli strumenti e le risorse necessari per la sicurezza». Le sue scuse, però, non hanno placato le polemiche. […]