proteste francia 14 luglio

MACRON TREMA: C'E' IL RISCHIO DI NUOVE RIVOLTE IN FRANCIA PER LA FESTA DEL 14 LUGLIO - IL GOVERNO FRANCESE BLINDA LE CITTÀ PER PAURA DI SCONTRI, INIZIATI DOPO LA MORTE DEL 17ENNE NAHEL, UCCISO A NANTERRE DA UN POLIZIOTTO - A PARIGI SONO STATI DISPIEGATI 130MILA AGENTI MENTRE ALTRI COMUNI HANNO CANCELLATO LE CELEBRAZIONI - LO SCORSO ANNO DURANTE LA FESTA NAZIONALE CI FURONO PIÙ DI 800 PERSONE ARRESTATE, 750 AUTO INCENDIATE E 55 AGENTI FERITI…

FESTA NAZIONALE FRANCESE 14 LUGLIO

Estratto dell'articolo di Benedetta Perilli per “la Repubblica”

 

Gli ingredienti per un 14 luglio caldo ci sono tutti, […] La festa nazionale, istituita nel 1880 per consolidare la terza Repubblica nello spirito della presa della Bastiglia del 1789 e della festa della Federazione del 1790, e da sempre simbolo per i francesi di libertà, inizia nel vento non sopito della contestazione dopo le violente rivolte per la morte del 17enne Nahel, ucciso il 27 giugno a Nanterre da un poliziotto.

rivolta in francia per la morte del 17enne a nanterre 24

 

[…] Macron aveva promesso un intervento pubblico, cento giorni dopo quelle tensioni, per rilanciare il quinquennio e girare pagina. E invece il discorso non ci sarà, almeno non ora. Anzi, secondo un sondaggio realizzato da Le Figaro, il 78% dei francesi ritiene che il presidente non abbia raggiunto l’obiettivo. Intanto ieri è emersa la notizia dell’invio di un dito tagliato all’interno di una lettera destinata al presidente francese. […]

 

rivolta in francia per la morte del 17enne a nanterre 22

Oltre la politica però, il fronte più delicato delle celebrazioni del 14 luglio resta quello delle piazze con l’alto rischio di nuovi scontri. Il tutto nell’ottica di una festività tradizionalmente occasione di tensioni: lo scorso anno erano state più di 800 le persone arrestate, 750 le auto incendiate e 55 gli agenti feriti a margine delle celebrazioni. Non stupisce quindi che quest’anno il ministro dell’Interno Gérald Darmanin abbia blindato il Paese, e in particolare Parigi, con un piano di sicurezza eccezionale che prevede lo schieramento da ieri sera e fino a sabato mattina di 130mila agenti, tra i quali 45mila dei reparti speciali addetti alle sommosse urbane, e oltre 40mila vigili del fuoco ogni sera.

rivolta in francia per la morte del 17enne a nanterre 20

 

[…]

Ma nonostante il rigore espresso sono numerosi i comuni colpiti dalle rivolte delle scorse settimane — da Savigny-sur-Orge a Montargis — che hanno preferito annullare le celebrazioni, in particolare i fuochi d’artificio. E senza fuochi resteranno anche tanti francesi, dopo che il governo ha disposto il divieto di vendita al pubblico per tutto il fine settimana. I razzi sono stati molto utilizzati dai casseur durante le ultime rivolte.

 

rivolta in francia per la morte del 17enne a nanterre 21rivolta in francia per la morte del 17enne a nanterre 17rivolta in francia per la morte del 17enne a nanterre 19rivolta in francia per la morte del 17enne a nanterre 15rivolta in francia per la morte del 17enne a nanterre 14

[…]

rivolta in francia per la morte del 17enne a nanterre 16rivolta in francia per la morte del 17enne a nanterre 18gilet gialli il 14 luglio celebrazioni 14 luglio 2019gilet gialli il 14 luglio rivolta in francia per la morte del 17enne a nanterre 23celebrazioni 14 luglio 2019gilet gialli il 14 luglio gilet gialli il 14 luglio

Ultimi Dagoreport

giancarlo giorgetti francesco miller gaetano caltagirone andrea orcel nagel

DAGOREPORT – CON L'OPERAZIONE GENERALI-NATIXIS, DONNET  SFRUTTA UN'OCCASIONE D'ORO PER AVVANTAGGIARE IL LEONE DI TRIESTE NEL RICCO MERCATO DEL RISPARMIO GESTITO. MA LA JOINT-VENTURE CON I FRANCESI IRRITA NON SOLO GIORGETTI-MILLERI-CALTAGIRONE AL PUNTO DI MINACCIARE IL GOLDEN POWER, MA ANCHE ORCEL E NAGEL - PER L'AD UNICREDIT LA MOSSA DI DONNET È BENZINA SUL FUOCO SULL’OPERAZIONE BPM, INVISA A PALAZZO CHIGI, E ANCHE QUESTA A RISCHIO GOLDEN POWER – MENTRE NAGEL TEME CHE CALTA E MILLERI SI INCATTIVISCANO ANCOR DI PIU' SU MEDIOBANCA…

papa francesco spera che tempo che fa fabio fazio

DAGOREPORT - VOCI VATICANE RACCONTANO CHE DAL SECONDO PIANO DI CASA SANTA MARTA, LE URLA DEL PAPA SI SENTIVANO FINO ALLA RECEPTION - L'IRA PER IL COMUNICATO STAMPA DI MONDADORI PER LA NUOVA AUTOBIOGRAFIA DEL PAPA, "SPERA", LANCIATA COME IL PRIMO MEMOIR DI UN PONTEFICE IN CARICA RACCONTATO ''IN PRIMA PERSONA''. PECCATO CHE NON SIA VERO... - LA MANINA CHE HA CUCINATO L'ENNESIMA BIOGRAFIA RISCALDATA ALLE SPALLE DI BERGOGLIO E' LA STESSA CHE SI E' OCCUPATA DI FAR CONCEDERE DAL PONTEFICE L'INTERVISTA (REGISTRATA) A FABIO FAZIO. QUANDO IL PAPA HA PRESO VISIONE DELLE DOMANDE CONCORDATE TRA FABIOLO E I “CERVELLI” DEL DICASTERO DELLA COMUNICAZIONE È PARTITA UN’ALTRA SUA SFURIATA NON APPENA HA LETTO LA DOMANDINA CHE DOVREBBE RIGUARDARE “SPERA”…

giuseppe conte beppe grillo ernesto maria ruffini matteo renzi elly schlein

DAGOREPORT – ABBATTUTO PER DUE VOLTE BEPPE GRILLO ALLA COSTITUENTE, UNA VOLTA CASSATO IL LIMITE DEI DUE MANDATI,  LIBERO DA LACCI E STRACCI, GIUSEPPE CONTE POTRA' FINALMENTE ANNUNCIARE, IN VISTA DELLE REGIONALI, L’ACCORDO CON IL PARTITO DI ELLY SCHLEIN – AD AIUTARE I DEM, CONCENTRATI SULLA CREAZIONE DI UN PARTITO DI CENTRO DI STAMPO CATTOLICO ORIENTATO A SINISTRA (MA FUORI DAL PD), C'E' ANCHE RENZI: MAGARI HA FINALMENTE CAPITO DI ESSERE PIÙ UTILE E MENO DIVISIVO COME MANOVRATORE DIETRO LE QUINTE CHE COME LEADER…

alessandro sallusti beppe sala mario calabresi duomo milano

DAGOREPORT – CERCASI UN SINDACO A MISURA DUOMO - A DESTRA NON SANNO CHE PESCI PRENDERE: SALLUSTI PIACE A FRATELLI D’ITALIA MA NON AI FRATELLI BERLUSCONI, CHE LO CONSIDERANO UN “TRADITORE” (IERI AI PIEDI DEL CAVALIERE, OGGI BIOGRAFO DI MELONI) – A SINISTRA, C'E' BEPPE SALA CHE VUOLE IL TERZO MANDATO, CERCANDO DI RECUPERARE IL CONSENSO PERDUTO SUL TEMA DELLA SICUREZZA CITTADINA CON L'ORGANIZZAZIONE DELLE OLIMPIADI DI MILANO-CORTINA 2026 - SI RAFFORZA L’IPOTESI DI CANDIDARE MARIO CALABRESI (IN BARBA ALLE SUE SMENTITE)...

nancy pelosi - donald trump - joe biden - michelle e barack obama

DAGOREPORT – FINALMENTE UNA DONNA CON LE PALLE: MICHELLE OBAMA NON CEDE AI VENTI DI TRUMPISMO E SI RIFIUTA DI PARTECIPARE ALL’INAUGURATION DAY. L’EX FIRST LADY SI ERA GIÀ RIFIUTATA DI ANDARE AL FUNERALE DI JIMMY CARTER: UNA VOLTA SAPUTO CHE AVREBBE DOVUTO POSARE LE CHIAPPONE ACCANTO A QUELLE DI TRUMP, SI È CHIAMATA FUORI – UNA SCELTA DI INDIPENDENZA E FERMEZZA CHE HA UN ENORME VALORE POLITICO, DI FRONTE A UNA SCHIERA DI BANDERUOLE AL VENTO CHE SALGONO SUL CARRO DEL TRUMPONE. E CHE IN FUTURO POTREBBE PAGARE…

giorgia meloni daniela santanche matteo salvini renzi

CHE SUCCEDE ORA CHE DANIELA SANTANCHÈ È STATA RINVIATA A GIUDIZIO PER FALSO IN BILANCIO? NIENTE! PER GIORGIA MELONI UN RIMPASTO È INDIGERIBILE, E PER QUESTO, ALMENO PER ORA, LASCERÀ LA "PITONESSA" AL SUO POSTO - LA DUCETTA TEME, A RAGIONE, UN EFFETTO A CASCATA DAGLI ESITI INCONTROLLABILI: SE ZOMPA UN MINISTRO, LEGA E FORZA ITALIA CHIEDERANNO POLTRONE – IL DAGOREPORT DI DICEMBRE CHE RIVELAVA IL PIANO STUDIATO INSIEME A FAZZOLARI: IL PROCESSO DI SALVINI ERA DI NATURA POLITICA, QUELLO DELLA “PITONESSA” È “ECONOMICO”, COME QUELLO SULLA FONDAZIONE OPEN CHE VEDEVA IMPUTATO RENZI. E VISTO CHE MATTEONZO È STATO POI ASSOLTO IN PRIMO GRADO, COME DEL RESTO IL "CAPITONE" PER IL CASO "OPEN ARMS", PERCHÉ LA “SANTADECHÈ” DOVREBBE LASCIARE? – IL SUSSULTO DI ELLY SCHLEIN: “MELONI PRETENDA LE DIMISSIONI DI SANTANCHÈ”