eric adams tempesta new york neve

ERIC E POVERI – MENTRE NEW YORK SI TROVA NEL BEL MEZZO DELLO STATO D'EMERGENZA PER LA TEMPESTA POLARE CHE HA COLPITO GLI STATI UNITI, IL SINDACO ERIC ADAMS HA PENSATO BENE DI PRENDERSI UNA VACANZA – IL PRIMO CITTADINO È VOLATO IN GIAMAICA (PER “FARE UNA CORSETTA”, HA DETTO LA VICESINDACA LORRAINE GRILLO), PER POI TORNARE PER LA MESSA DI NATALE A MEZZANOTTE, FACENDO FINTA DI NIENTE – LA STAMPA CONSERVATRICE HA SOMMERSO IL SINDACO DI INSULTI…

Estratto dell'articolo di Anna Guaita per “il Messaggero”

 

eric adams 6

Giovedì scorso la governatrice di New York Kathy Hochul ha annunciato lo stato di emergenza. […] Mentre si aspettava il ciclone polare, hanno però notato i newyorchesi, il sindaco Eric Adams brillava per la sua assenza.

 

Per due giorni la città ha affrontato un gelo killer, la paralisi dei trasporti, le inondazioni lungo le coste, la necessità di evacuare i cittadini più esposti e gli anziani. Ma il sindaco non c'era, aveva fatto «una corsetta» in Giamaica, ha poi spiegato la vicesindaco Lorraine Grillo, che ha assicurato che comunque Adams era «in costante contatto» con lei. Il sindaco è ricomparso alla Messa di mezzanotte, come se nulla fosse. Inutile dire che la stampa conservatrice lo ha attaccato ferocemente, e il New York Post gli ha dedicato la prima pagina, accusandolo di essere assente nel momento della crisi.

maltempo usa

 

E crisi è stata, anche se in realtà la città di New York è stata risparmiata almeno dalla neve, che ha invece ricoperto con un manto killer la parte Nord dello Stato. Nel week-end di Natale una morsa di gelo apocalittico ha colpito quasi il 60% della popolazione Usa, dal Texas a New York, colpendo anche il Canada, e paralizzando gli stessi servizi di soccorso. I morti sono state decine e ieri sera si era arrivati a 55, ma è scontato che se ne troveranno altri, una volta che i cumuli di neve si scongeleranno.

eric adams

 

[…] Centinaia di persone sono rimaste nei negozi nelle cittadine nel Nord dello stato di New York, perché non riuscivano più a uscire dal parcheggio, dove la neve era già arrivata a oltre un metro. Aerei fermi, treni fermi, autobus fermi: il Paese è stato di colpo messo in ginocchio. Dodicimila voli sono stati cancellati in due giorni, mentre le telefonate al 911, il numero delle emergenze, sono spesso rimaste senza riposta perché anche le ambulanze e gli spalaneve sono restati bloccati per strada.

 

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IL DRAMMA DI BUFFALO

A Buffalo, città che peraltro è abituata a grandi nevicate, la crisi è stata peggiore che altrove: squadre speciali di volontari sono dovute andare a salvare gli stessi soccorritori. […]

 

Ci sono stati anche molti casi di eccezionale generosità. Mentre 1 milione e mezzo di case rimanevano senza luce elettrica, un barbiere di Buffalo ha mandato un messaggio sui social invitando gli amici a recarsi nel suo negozio dove li avrebbe protetti dal gelo. Ce ne sono andati 25, e sono rimasti al caldo fino a ieri mattina, quando il termometro era salito a un più maneggevole -6. Non meno eroica la decisione di una coppia, Alex e Andrea Campagna, lui originario di Pisterzo, vicino Latina, la cui casa è sulla strada verso le cascate del Niagara.

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Un autobus con 10 turisti sudcoreani era rimasto bloccato dalla neve, l'autista ha bussato alla loro porta per chiedere in prestito delle pale, ma Alex ha reagito: «Non potete stare là fuori con questo tempo, venite tutti dentro al caldo». I turisti sono rimasti con la coppia per tre giorni: «Siamo stati felici di aiutarli, abbiamo dormito per terra, ma al caldo. E abbiamo anche cucinato coreano. Era la cosa giusta da fare».

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