patriot alexei navalny

NAVALNY SFIDERA' PUTIN PERSINO DALLA TOMBA – A OTTOBRE USCIRÀ “PATRIOT”, IL LIBRO DI MEMORIE DELL’OPPOSITORE NUMERO UNO DI “MAD VLAD” CHE IN ITALIA VERRÀ EDITO DA MONDADORI DELLA FAMIGLIA BERLUSCONI (IL CAV ERA GRANDE AMICO DI PUTIN) - YULIA NAVALNAYA HA EDITATO IL VOLUME CHE NON VERRÀ MAI PUBBLICATO IN RUSSIA: “QUESTO LIBRO TESTIMONIA L'INCROLLABILE IMPEGNO DI MIO MARITO NELLA LOTTA ALLA DITTATURA…”

Estratto dell’articolo di Anna Lombardi per www.repubblica.it

 

ALEXEI NAVALNY CON LA MOGLIE YULIA

Aleksej Navalny non smette di sfidare il regime di Vladimir Putin nemmeno dalla tomba. L’oppositore russo morto lo scorso febbraio ad appena 47 anni nella colonia carceraria IK-3 dove stava scontando una pena di 19 anni, ha infatti lasciato un libro di memorie alle sue spalle. Un memoir a cui aveva iniziato a lavorare durante la convalescenza dall’avvelenamento del 2020 - quando gli misero un agente nervino nelle mutande.

 

Dove racconta la propria storia e la propria battaglia in prima persona: la giovinezza, l’attivismo, il matrimonio, la famiglia, l’impegno per la causa della democrazia e della libertà in Russia, minaccia costante per la superpotenza determinata a metterlo a tacere. Il libro sarà intitolato “Patriot” e verrà pubblicato a ottobre negli Stati Uniti edito da Knopf. Poi, a seguire, in altri paesi, tradotto in 11 lingue.

patriot alexei navalny

 

«Rappresenta davvero la sua ultima sfida al regime», ha affermato la vedova Yulia Navalnaya, in una dichiarazione dove si auspica anche che il tomo avrà un effetto galvanizzante per i suoi seguaci. «Questo libro non racconta solo la vita di Aleksej, ma testimonia il suo incrollabile impegno nella lotta contro la dittatura, una lotta per la quale ha dato tutto, compresa la vita», ha detto al New York Times che ieri riportava la notizia.

 

«Attraverso le sue pagine, i lettori conosceranno l’uomo che io ho amato profondamente: un uomo di profonda integrità e incrollabile coraggio. Condividere la sua storia non solo onorerà la sua memoria, ma ispirerà anche gli altri a difendere ciò che è giusto e a non perdere mai di vista i valori che contano veramente. Lo considero il suo vero testamento morale».

 

alexei navalny 1

[…] A editare il manoscritto è proprio Yulia. Sarà disponibile anche un’edizione in lingua russa, anche se difficilmente in quel Paese potrà trovare un editore. […]

yulia navalnaya al parlamento europeo 11alexei navalny Yulia Navalnaya E ALEKSEJ NAVALNYALEXEY NAVALNY E YULIA ALEXEY NAVALNY E YULIAALEXEY NAVALNY E YULIA funerale di alexei navalny - il corpo - foto repubblica

Ultimi Dagoreport

matteo salvini roberto vannacci luca zaia lorenzo fontana calderoli massimiliano fedriga romeo lega

DAGOREPORT - SI SALVINI CHI PUO'! ASSEDIATO DAL PARTITO IN RIVOLTA, PRESO A SBERLE DA GIORGIA MELONI (SUL RITORNO AL VIMINALE, AUTONOMIA E TERZO MANDATO), ''TRADITO'' PURE DA VANNACCI, PER IL “CAPITONE” STA ARRIVERANDO IL MOMENTO IN CUI DOVRA' DECIDERE: RESTARE LEADER DELLA LEGA O RESTARE AL GOVERNO COME SACCO DA PUGNI DELLA DUCETTA? - LA CRISI POTREBBE ESPLODERE ALLE PROSSIME REGIONALI IN VENETO: SE ZAIA PRESENTASSE UN SUO CANDIDATO NELLA LIGA VENETA, SALVINI SCHIEREREBBE LA LEGA A SUPPORTO DEI “DOGE-BOYS” CONTRO IL CANDIDATO FDI DELLA DUCETTA, SFANCULANDO COSI' L'ALLEANZA DI GOVERNO, O RESTEREBBE A CUCCIA A PALAZZO CHIGI, ROMPENDO IL CARROCCIO? AH, SAPERLO...

cecilia sala mohammad abedini donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - INTASCATO IL TRIONFO SALA, SUL TAVOLO DI MELONI  RIMANEVA L’ALTRA PATATA BOLLENTE: IL RILASCIO DEL “TERRORISTA” IRANIANO ABEDINI - SI RIUSCIRÀ A CHIUDERE L’OPERAZIONE ENTRO IL 20 GENNAIO, GIORNO DELL’INSEDIAMENTO DEL NUOVO PRESIDENTE DEGLI STATI UNITI, COME DA ACCORDO CON TRUMP? - ALTRO DUBBIO: LA SENTENZA DELLA CORTE DI APPELLO, ATTESA PER IL 15 GENNAIO, SARÀ PRIVA DI RILIEVI SUL “TERRORISTA DEI PASDARAN’’? - E NEL DUBBIO, ARRIVA LA DECISIONE POLITICA: PROCEDERE SUBITO ALLA REVOCA DELL’ARRESTO – TUTTI FELICI E CONTENTI? DI SICURO, IL DIPARTIMENTO DI GIUSTIZIA DI WASHINGTON, CHE SI È SOBBARCATO UN LUNGO LAVORO DI INDAGINE PER PORTARSI A CASA “UNO SPREGIUDICATO TRAFFICANTE DI STRUMENTI DI MORTE”, NON AVRÀ PER NULLA GRADITO (IL TROLLEY DI ABEDINI PIENO DI CHIP E SCHEDE ELETTRONICHE COME CONTROPARTITA AGLI USA PER IL “NO” ALL'ESTRADIZIONE, È UNA EMERITA CAZZATA...)

marco giusti marcello dell utri franco maresco

"CHIESI A DELL'UTRI SE FOSSE PREOCCUPATO PER IL PROCESSO?' MI RISPOSE: 'HO UN CERTO TIMORE E NON… TREMORE'" - FRANCO MARESCO, INTERVISTATO DA MARCO GIUSTI, RACCONTA DEL SUO COLLOQUIO CON MARCELLO DELL'UTRI - LA CONVERSAZIONE VENNE REGISTRATA E IN, PICCOLA PARTE, UTILIZZATA NEL SUO FILM "BELLUSCONE. UNA STORIA SICILIANA": DOMANI SERA "REPORT" TRASMETTERÀ ALCUNI PEZZI INEDITI DELL'INTERVISTA - MARESCO: "UN FILM COME 'IDDU' DI PIAZZA E GRASSADONIA OFFENDE LA SICILIA. NON SERVE A NIENTE. CAMILLERI? NON HO MAI RITENUTO CHE FOSSE UN GRANDE SCRITTORE..." - VIDEO

terzo mandato vincenzo de luca luca zaia giorgia meloni matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – REGIONALI DELLE MIE BRAME! BOCCIATO IL TERZO MANDATO, SALVINI SI GIOCA IL TUTTO PER TUTTO CON LA DUCETTA CHE INSISTE PER UN CANDIDATO IN VENETO DI FRATELLI D'ITALIA - PER SALVARE IL CULO, A SALVINI NON RESTA CHE BATTERSI FINO ALL'ULTIMO PER IMPORRE UN CANDIDATO LEGHISTA DESIGNATO DA LUCA ZAIA, VISTO IL CONSENSO SU CUI IL DOGE PUÒ ANCORA CONTARE (4 ANNI FA LA SUA LISTA TOCCO' IL 44,57%, POTEVA VINCERE ANCHE DA SOLO) - ANCHE PER ELLY SCHLEIN SONO DOLORI: SE IL PD VUOLE MANTENERE IL GOVERNO DELLA REGIONE CAMPANA DEVE CONCEDERE A DE LUCA LA SCELTA DEL SUO SUCCESSORE (LA SOLUZIONE POTREBBE ESSERE CANDIDARE IL FIGLIO DI DON VINCENZO, PIERO, DEPUTATO PD)

elisabetta belloni giorgia meloni giovanni caravelli alfredo mantovano

DAGOREPORT – CHI È STATO A FAR TRAPELARE LA NOTIZIA DELLE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI? LE IMPRONTE PORTANO A “FONTI DI INTELLIGENCE A LEI OSTILI” - L'ADDIO DELLA CAPA DEGLI SPIONI NON HA NULLA A CHE FARE COL CASO SALA. LEI AVREBBE PREFERITO ATTENDERE LA SOLUZIONE DELLE TRATTATIVE CON TRUMP E L'IRAN PER RENDERLO PUBBLICO, EVITANDO DI APPARIRE COME UNA FUNZIONARIA IN FUGA - IL CONFLITTO CON MANTOVANO E IL DIRETTORE DELL'AISE, GIANNI CARAVELLI, VIENE DA LONTANO. ALLA FINE, SENTENDOSI MESSA AI MARGINI, HA GIRATO I TACCHI   L'ULTIMO SCHIAFFO L'HA RICEVUTO QUANDO IL FEDELISSIMO NICOLA BOERI, CHE LEI AVEVA PIAZZATO COME VICE ALLE SPALLE DELL'"INGOVERNABILE" CARAVELLI, È STATO FATTO FUORI - I BUONI RAPPORTI CON L’AISI DI PARENTE FINO A QUANDO IL SUO VICE GIUSEPPE DEL DEO, GRAZIE A GIANMARCO CHIOCCI, E' ENTRATO NELL'INNER CIRCLE DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA