disoccupazione coronavirus disoccupati

IL LAVORO STANCA, CERCARLO DI PIU’ - NEL 2020 SONO STATI BRUCIATI 450 MILA POSTI - AUMENTANO GLI SCORAGGIATI, QUASI 300 MILA, CHE NON PROVANO NEANCHE A GUARDARSI INTORNO: SI VA DAL “TANTO NESSUNO ASSUME, INUTILE PROVARCI” ALLA PAURA DEL CONTAGIO - I SINDACATI LANCIANO L’ALLARME: “VANNO PROROGATE LE MISURE EMERGENZIALI DI SOSTEGNO AL REDDITO, GLI AMMORTIZZATORI SOCIALI, IL BLOCCO DEI LICENZIAMENTI E LE DEROGHE AI CONTRATTI A TERMINE”

Gabriele De Stefani per “la Stampa”

 

disoccupazione coronavirus disoccupati

Quasi mezzo milione di posti di lavoro evaporati, un esercito di 391 mila lavoratori a termine spazzato via, 151 mila autonomi costretti alla resa. Il bilancio Istat di fine 2020 sull'occupazione nell'Italia piegata dalla pandemia è drammatico. E conferma che il Covid-19 è stato anche un potente acceleratore di dinamiche negative che già attraversavano l'economia e la società del Paese: pagano di più le donne (-249 mila occupate, -2,5% rispetto al -1,5% degli uomini), i giovani (-264 mila nella fascia 15-34 anni) e il Mezzogiorno.

 

disoccupazione coronavirus disoccupati

Non solo: si intensifica l'aumento (fino a quota 403 mila) degli italiani che nemmeno cercano più un lavoro e 300 mila di questi dichiarano di aver rinunciato per problemi legati all'emergenza sanitaria (si va dal «tanto nessuno assume, inutile provarci» alla paura del contagio). Infine vanno in grave sofferenza, tra coloro che hanno un contratto a tempo, i lavoratori part-time, due terzi dei quali hanno subito il passaggio all'orario ridotto. In controtendenza l'aumento di 89 mila tempi indeterminati.

 

«In questo quadro disarmante, e con una situazione epidemiologica in peggioramento, vanno rapidamente prorogate le misure emergenziali di sostegno al reddito. Ed è assolutamente necessario prorogare per tutto il 2021 gli ammortizzatori sociali, il blocco dei licenziamenti e le deroghe ai contratti a termine» dice Ivana Veronese, segretaria confederale della Uil. Richieste analoghe da Cisl e Cgil, che premono anche su politiche attive e investimenti.

 

lavoro donne coronavirus

Il ministro Andrea Orlando conferma la linea del governo: licenziamenti bloccati fino a giugno per le imprese che possono sfruttare la cassa integrazione, mentre per le altre lo stop rimarrà in vigore fino alla riforma degli ammortizzatori sociali «che in autunno dovrebbe essere pronta», assicura il titolare del Lavoro. Andrea Garnero, economista all'Ocse, suggerisce di guardare da un'altra angolazione: «I dati sono drammatici, ma purtroppo non sorprendono nonostante gli argini messi con cassa integrazione, blocco dei licenziamenti, ristori e quel sostegno al credito che molti sottovalutano ma che è stato importantissimo.

 

disoccupazione femminile 2

Ecco, in generale io credo che ci sia un'attenzione eccessiva per queste quattro misure difensive. Tutte utilissime, ma ora bisogna guardare di più ad una fase di attacco del problema». L'approccio al tema del blocco dei licenziamenti, spiega Garnero, è l'esempio di una battaglia per un provvedimento sopravvalutato: «Capisco che abbia grande importanza psicologica perché dà sicurezza, ma è una misura ridondante per le imprese che possono contare sulla cassa integrazione.

 

Concentriamoci sulle politiche attive, sulle quali abbiamo un ritardo decennale e ingiustificabile: per vederle davvero decollare serve il coraggio di rivolgersi ai privati, perché le pubbliche amministrazioni non ne hanno le competenze e non possono costruirsele in qualche mese. Bisogna avere il coraggio di dire - sferza Garnero - che il pubblico deve sostanzialmente fare stage dai privati».

 

Ultimi Dagoreport

elisabetta belloni giorgia meloni giovanni caravelli alfredo mantovano

DAGOREPORT – CHI È STATO A FAR TRAPELARE LA NOTIZIA DELLE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI? LE IMPRONTE PORTANO A “FONTI DI INTELLIGENCE A LEI OSTILI” - L'ADDIO DELLA CAPA DEGLI SPIONI NON HA NULLA A CHE FARE COL CASO SALA. LEI AVREBBE PREFERITO ATTENDERE LA SOLUZIONE DELLE TRATTATIVE CON TRUMP E L'IRAN PER RENDERLO PUBBLICO, EVITANDO DI APPARIRE COME UNA FUNZIONARIA IN FUGA - IL CONFLITTO CON MANTOVANO E IL DIRETTORE DELL'AISE, GIANNI CARAVELLI, VIENE DA LONTANO. ALLA FINE, SENTENDOSI MESSA AI MARGINI, HA GIRATO I TACCHI   L'ULTIMO SCHIAFFO L'HA RICEVUTO QUANDO IL FEDELISSIMO NICOLA BOERI, CHE LEI AVEVA PIAZZATO COME VICE ALLE SPALLE DELL'"INGOVERNABILE" CARAVELLI, È STATO FATTO FUORI - I BUONI RAPPORTI CON L’AISI DI PARENTE FINO A QUANDO IL SUO VICE GIUSEPPE DEL DEO, GRAZIE A GIANMARCO CHIOCCI, E' ENTRATO NELL'INNER CIRCLE DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA

terzo mandato vincenzo de luca luca zaia giorgia meloni matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – REGIONALI DELLE MIE BRAME! BOCCIATO IL TERZO MANDATO, MATTEO SALVINI SI GIOCA IL TUTTO PER TUTTO CON LA DUCETTA CHE INSISTE PER UN CANDIDATO IN VENETO DI FRATELLI D'ITALIA - PER SALVARE IL CULO, A SALVINI NON RESTA CHE BATTERSI FINO ALL'ULTIMO PER IMPORRE UN CANDIDATO LEGHISTA DESIGNATO DA LUCA ZAIA, VISTO IL CONSENSO SU CUI IL DOGE PUÒ ANCORA CONTARE (4 ANNI FA LA SUA LISTA TOCCO' IL 44,57%, POTEVA VINCERE ANCHE DA SOLO) - ANCHE PER ELLY SCHLEIN SONO DOLORI: SE IL PD VUOLE MANTENERE IL GOVERNO DELLA REGIONE CAMPANA DEVE CONCEDERE A DE LUCA LA SCELTA DEL SUO SUCCESSORE (LA SOLUZIONE POTREBBE ESSERE CANDIDARE IL FIGLIO DI DON VINCENZO, PIERO, DEPUTATO PD)

cecilia sala abedini donald trump

DAGOREPORT – LO “SCAMBIO” SALA-ABEDINI VA INCASTONATO NEL CAMBIAMENTO DELLE FORZE IN CAMPO NEL MEDIO ORIENTE - CON IL POPOLO IRANIANO INCAZZATO NERO PER LA CRISI ECONOMICA A CAUSA DELLE SANZIONI USA E L’''ASSE DELLA RESISTENZA" (HAMAS, HEZBOLLAH, ASSAD) DISTRUTTO DA NETANYAHU, MENTRE L'ALLEATO PUTIN E' INFOGNATO IN UCRAINA, IL PRESIDENTE “MODERATO” PEZESHKIAN TEME LA CADUTA DEL REGIME DI TEHERAN. E IL CASO CECILIA SALA SI È TRASFORMATO IN UN'OCCASIONE PER FAR ALLENTARE LA MORSA DELL'OCCIDENTE SUGLI AYATOLLAH - CON TRUMP E ISRAELE CHE MINACCIANO DI “OCCUPARSI” DEI SITI NUCLEARI IRANIANI, L’UNICA SPERANZA È L’EUROPA. E MELONI PUÒ DIVENTARE UNA SPONDA NELLA MORAL SUASION PRO-TEHERAN...

elon musk donald trump alice weidel

DAGOREPORT - GRAZIE ANCHE ALL’ENDORSEMENT DI ELON MUSK, I NEONAZISTI TEDESCHI DI AFD SONO ARRIVATI AL 21%, SECONDO PARTITO DEL PAESE DIETRO I POPOLARI DELLA CDU-CSU (29%) - SECONDO GLI ANALISTI LA “SPINTA” DI MR. TESLA VALE ALMENO L’1,5% - TRUMP STA ALLA FINESTRA: PRIMA DI FAR FUORI IL "PRESIDENTE VIRTUALE" DEGLI STATI UNITI VUOLE VEDERE L'EFFETTO ''X'' DI MUSK ALLE ELEZIONI POLITICHE IN GERMANIA (OGGI SU "X" L'INTERVISTA ALLA CAPA DI AFD, ALICE WEIDEL) - IL TYCOON NON VEDE L’ORA DI VEDERE L’UNIONE EUROPEA PRIVATA DEL SUO PRINCIPALE PILASTRO ECONOMICO…

cecilia sala giorgia meloni alfredo mantovano giovanni caravelli elisabetta belloni antonio tajani

LA LIBERAZIONE DI CECILIA SALA È INDUBBIAMENTE UN GRANDE SUCCESSO DELLA TRIADE MELONI- MANTOVANO- CARAVELLI. IL DIRETTORE DELL’AISE È IL STATO VERO ARTEFICE DELL’OPERAZIONE, TANTO DA VOLARE IN PERSONA A TEHERAN PER PRELEVARE LA GIORNALISTA - COSA ABBIAMO PROMESSO ALL’IRAN? È PROBABILE CHE SUL PIATTO SIA STATA MESSA LA GARANZIA CHE MOHAMMAD ABEDINI NON SARÀ ESTRADATO NEGLI STATI UNITI – ESCE SCONFITTO ANTONIO TAJANI: L’IMPALPABILE MINISTRO DEGLI ESTERI AL SEMOLINO È STATO ACCANTONATO NELLA GESTIONE DEL DOSSIER (ESCLUSO PURE DAL VIAGGIO A MAR-A-LAGO) - RIDIMENSIONATA ANCHE ELISABETTA BELLONI: NEL GIORNO IN CUI IL “CORRIERE DELLA SERA” PUBBLICA IL SUO COLLOQUIO PIENO DI FRECCIATONE, IL SUO “NEMICO” CARAVELLI SI APPUNTA AL PETTO LA MEDAGLIA DI “SALVATORE”…