donne litigano schiaffi rissa

"NON TI DEVI PERMETTERE DI SGRIDARE MIO FIGLIO, SIAMO GLI SPADA" - ANNA SPINELLI, MOGLIE DI FRANCESCO SPADA, HA AGGREDITO UNA MAESTRA A OSTIA – LA DONNA, IN VERSIONE MARCHESE DEL GRILLO (“IO SO’ IO, E VOI NON SIETE UN CAZZO”) HA ASPETTATO LA DOCENTE ALL’USCITA E, PER PUNIRLA, L’HA PRESA A SCHIAFFI. UNA VOLTA A TERRA, L'INSEGNANTE È STATA COLPITA CON DEI CALCI IN PANCIA – I FAMILIARI DELLA SPINELLI HANNO PROVATO A FERMARLA E, DOPO L’AGGRESSIONE, L’HANNO PORTATA VIA…

“NOI SIAMO GLI SPADA TU NON PUOI RIMPROVERARE MIO FIGLIO”. E GIÙ BOTTE ALLA MAESTRA DI OSTIA

Estratto dell'articolo di Matteo Carta e Salvatore Giuffrida per "La Repubblica - Edizione Roma" 

 

aggressione a scuola 2

«Io sono una Spada, tu mio figlio non lo rimproveri. Non ti permettere più». Sono le otto del mattino, davanti alla scuola primaria Amendola in via dell’Idroscalo a Ostia Nuova, roccaforte del clan Spada. È martedì e centinaia di bambini varcano il cancello accompagnati dai genitori per andare a fare lezione in quella che sembra una normale giornata ordinaria di fine anno scolastico.

 

Invece all’improvviso inizia il finimondo. All’ingresso appare Anna Spinelli, moglie di Francesco Spada, nome di spicco del clan con precedenti penali. La donna è imbufalita: il giorno prima il figlio, che frequenta le elementari alla Amendola, le ha riferito che la maestra di sostegno della scuola ha osato rimproverarlo davanti a tutti. [...]

 

OSTIA, MAESTRA RIMPROVERA ALUNNO DEL CLAN SPADA: LA MADRE LA AGGREDISCE CON SCHIAFFI E CALCI ALL'USCITA DA SCUOLA. «NON DEVI SGRIDARE MIO FIGLIO»

 

Estratto dell’articolo di Mirko Polisano per “Il Messaggero”

 

CONFISCATO IL TESORO DEL CLAN SPADA

«Non ti devi permettere di sgridare mio figlio, siamo gli Spada». E prende a schiaffi e calci la maestra. Choc all'uscita di una scuola di Ostia, dove l'altra mattina genitori e docenti hanno assistito a un agguato in piena regola ai danni di un'insegnante. A colpirla, prima con parole offensive e poi arrivando alle botte, una mamma legata al clan sinti che sul mare di Roma vuole continuare a dettare legge.

 

I fatti, sulla cui ricostruzione stanno lavorando le forze dell'ordine, si sono registrati martedì poco prima dell'ora di pranzo. L'insegnante, avendo finito il turno di lavoro, si apprestava a rientrare a casa quando è stata avvicinata dalla mamma del suo alunno.

 

CLAN SPADA

Lo studente era stato rimproverato dalla maestra perché disturbava la lezione, forse una chiacchiera di troppo con il compagno di banco, tanto da richiedere l'intervento della docente. Tornato a casa, avrebbe raccontato tutto ai genitori e così, l'indomani, la madre non ci ha pensato due volte di recarsi a scuola per "vendicarsi" dello sgarro subito. Ha atteso che la docente uscisse, per portare a compimento il piano.

 

IL CLAN SPADA

Davanti anche ad altri docenti e genitori, in attesa di prendere i figli prima del suono della campanella, la donna ha iniziato a inveire contro la maestra. «Non ti dovevi permettere di rimproverare mio figlio», avrebbe urlato. Per poi passare all'azione: schiaffi al volto e calci all'addome, da quanto ricostruito da alcuni testimoni.

 

Nel frattempo, l'intervento di altri familiari della donna. Questi, da quanto risulta da una prima ricostruzione, avrebbero cercato di placare gli animi e non di infierire contro l'insegnante. La segreteria della scuola si è subito attivata per chiamare i soccorsi.

 

BLITZ A OSTIA CONTRO IL CLAN SPADA

Sul posto, un'ambulanza del 118 che ha prestato le prime cure alla donna (che avrebbe presentato lievi ferite) in visibile stato di choc. Si è reso necessario anche l'intervento delle forze dell'ordine che hanno ascoltato la maestra, mentre la mamma si era già allontanata, portata via dai familiari. Sull'episodio c'è un'indagine in corso, su cui vige il massimo riserbo e a prescindere dalla denuncia della parte offesa.

 

I docenti, infatti, sono pubblici ufficiali a tutti gli effetti e in caso di offese e aggressioni si può procedere d'ufficio. La donna che ha aggredito l'insegnante sarà comunque sentita dagli inquirenti nelle prossime ore. […]

 

Davanti ai cancelli della scuola, si respira un clima di tensione all'indomani dell'aggressione. La maestra non si sarebbe recata al lavoro, ancora turbata per l'accaduto, mentre tra i genitori sono in pochi a voler parlare. […]

 

aggressione a scuola 3

Il clan di Ostia è stato riconosciuto come un'associazione per delinquere di tipo mafioso. È quanto ribadito dalla Cassazione in linea con quanto stabilito in primo grado il 24 settembre del 2019 e poi ribadito dalla prima corte d'assise d'appello di Roma il 12 gennaio del 2021. E la donna che ha aggredito la maestra è la moglie di uno degli esponenti di spicco della cosca, a processo per 416bis. Tra i mille «non visto» e «non sentito», c'è chi - pur volendo restare nell'anonimato - si sbottona: «

AGGRESSIONE

 

Non ho mai assistito a episodi così violenti - racconta una mamma - la maestra è stata presa a calci in pancia, poi sono intervenute altre persone, credo i familiari della donna che picchiava, e hanno cercato di fermarla. È durata qualche minuto, ma è stata una brutta scena che non dimenticherò». […]

Ultimi Dagoreport

meloni giorgetti fazzolari caltagirone nagel donnet orcel castagna

DAGOREPORT - A 53 GIORNI DAL RINNOVO DELLA GOVERNANCE DI GENERALI, A CHE PUNTO È IL RISIKO BANCARIO? NEL SUO SOGNO DI CONQUISTARE IL LEONE DI TRIESTE, EVITANDO PERO' IL LANCIO DI UNA COSTOSISSIMA OPA, PARE CHE NELLA TESTA DI CALTA FRULLI UN PIANO IN DUE TEMPI: INTANTO CONQUISTARE LA MAGGIORANZA NEL CDA DELLA COMPAGNIA, DOPODICHÉ PAPPARSI MEDIOBANCA COL SUO 13% DI GENERALI (SEMPRE CHE NON ARRIVI A PIAZZETTA CUCCIA UN CAVALIERE BIANCO) – ALL’OFFENSIVA DI CALTA, L’ASSO NELLA MANICA DI DONNET SI CHIAMA UNICREDIT. ORCEL AVREBBE PERSO L’ENTUSIASMO PER BPM E SAREBBE BEN FELICE DI PORTARSI A CASA BANCA GENERALI - TANTO PER SURRISCALDARE IL CLIMA GIÀ TOSSICO È ARRIVATA IERI “LA STAMPA” CHE LANCIAVA ‘’L’IPOTESI DEL CONCERTO CALTAGIRONE-MILLERI” (SMENTITA)…

elon musk trump zelensky jd vance

DAGOREPORT – LE SPARATE DI ELON MUSK SONO SOLO UN MODO PER ATTIRARE L’ATTENZIONE E RISPONDERE AL PRESENZIALISMO DI JD VANCE, CHE MR. TESLA CONSIDERA UN “BURINO” – IL MILIARDARIO KETAMINICO HA PRESO MALISSIMO LA VISIBILITÀ OTTENUTA DAL VICEPRESIDENTE USA GRAZIE ALL’IMBOSCATA TESA A ZELENSKY. TRUMP CONOSCE BENE L’EGO-MANIA DEL SUO “DOGE”: PER QUESTO HA CHIESTO AL CONGRESSO UNA STANDING OVATION PUBBLICA PER MUSK (E QUELLO, TUTTO TRONFIO, SI È ALZATO COMPIACIUTO MOSTRANDO IL POLLICE)…

matteo salvini donald trump ursula von der leyen giorgia meloni ue unione europea

DAGOREPORT – IL VERTICE TRA GIORGIA MELONI E I SUOI VICEPREMIER È SERVITO ALLA PREMIER PER INCHIODARE IL TRUMPIAN-PUTINIANO SALVINI: GLI HA INTIMATO DI NON INIZIARE UNA GUERRIGLIA DI CRITICHE DAL MOMENTO IN CUI SARÀ UFFICIALE L’OK ITALIANO AL RIARMO UE (DOMANI AL CONSIGLIO EUROPEO ARRIVERÀ UN SÌ AL PROGETTO DI URSULA VON DER LEYEN), ACCUSANDOLO DI INCOERENZA – LA DUCETTA VIVE CON DISAGIO ANCHE LE MOSSE DI MARINE LE PEN, CHE SI STA DANDO UNA POSTURA “ISTITUZIONALE” CHE METTE IN IMBARAZZO LA PREMIER

ursula von der leyen giorgia meloni macron starmer armi difesa unione europea

DAGOREPORT – SI FA PRESTO A DIRE “RIARMIAMO L’EUROPA”, COME FA LA VON DER LEYEN. LA REALTÀ È UN PO’ PIÙ COMPLICATA: PER RECUPERARE IL RITARDO CON USA E RUSSIA SUGLI ARMAMENTI, CI VORRANNO DECENNI. E POI CHI SI INTESTA LA RIMESSA IN MOTO DELLA MACCHINA BELLICA EUROPEA? – IL TEMA È SOPRATTUTTO POLITICO E RIGUARDA LA CENTRALITÀ DI REGNO UNITO E FRANCIA: LONDRA NON È NEMMENO NELL’UE E L’ATTIVISMO DI MACRON FA INCAZZARE LA MELONI. A PROPOSITO: LA DUCETTA È ORMAI L’UNICA RIMASTA A GUARDIA DEL BIDONE SOVRANISTA TRUMPIANO IN EUROPA (SI È SMARCATA PERFINO MARINE LE PEN). IL GOVERNO ITALIANO, CON UN PUTINIANO COME VICEPREMIER, È L’ANELLO DEBOLE DELL’UE…

trump zelensky vance lucio caracciolo john elkann

DAGOREPORT – LUCIO E TANTE OMBRE: CRESCONO I MALUMORI DI ELKANN PER LE SPARATE TRUMPUTINIANE DI LUCIO CARACCIOLO - A “OTTO E MEZZO” HA ADDIRITTURA SOSTENUTO CHE I PAESI BALTICI “VORREBBERO INVADERE LA RUSSIA”- LA GOCCIA CHE HA FATTO TRABOCCARE IL VASO È STATA L’INTERVISTA RILASCIATA A “LIBERO” DAL DIRETTORE DI “LIMES” (RIVISTA MANTENUTA IN VITA DAL GRUPPO GEDI) - L'IGNOBILE TRAPPOLONE A ZELENSKY? PER CARACCIOLO, IL LEADER UCRAINO "SI E' SUICIDATO: NON HA RICONOSCIUTO IL RUOLO DI TRUMP" - E' ARRIVATO AL PUNTO DI DEFINIRLO UN OPPORTUNISTA INCHIAVARDATO ALLA POLTRONA CHE "FORSE SPERAVA DOPO IL LITIGIO DI AUMENTARE IL CONSENSO INTERNO..." - VIDEO

giorgia meloni donald trump joe biden

DAGOREPORT – DA DE GASPERI A TOGLIATTI, DA CRAXI A BERLUSCONI, LE SCELTE DI POLITICA ESTERA SONO SEMPRE STATE CRUCIALI PER IL DESTINO DELL’ITALIA - ANCOR DI PIU' NELL’ERA DEL CAOS TRUMPIANO, LE QUESTIONI INTERNAZIONALI SONO DIVENTATE LA DISCRIMINANTE NON SOLO DEL GOVERNO MA DI OGNI PARTITO - NONOSTANTE I MEDIA DEL NOSTRO PAESE (SCHIERATI IN GRAN MAGGIORANZA CON LA DUCETTA) CERCHINO DI CREARE UNA CORTINA FUMOGENA CON LE SUPERCAZZOLE DI POLITICA DOMESTICA, IL FUTURO DEL GOVERNO MELONI SI DECIDE TRA WASHINGTON, LONDRA, BRUXELLES, PARIGI – DOPO IL SUMMIT DI STARMER, GIORGIA DEI DUE MONDI NON PUÒ PIÙ TRACCHEGGIARE A COLPI DI CAMALEONTISMO: STA CON L’UE O CON TRUMP E PUTIN?