maria falcone giovanni falcone

“TANTI POLITICI E UOMINI DELLE ISTITUZIONI DOVREBBERO CHIEDERE PERDONO A MIO FRATELLO” – SU "OGGI" MARIA FALCONE, SORELLA DEL GIUDICE UCCISO NELLA STRAGE DI CAPACI, MANDA UN SILURO: “HA SEMPRE AVUTO PIÙ NEMICI CHE AMICI. ADESSO SONO DIVENTATI TUTTI AMICI. LA SCARCERAZIONE DI BRUSCA? NESSUNO DI QUESTI INFAMI COLLABOREREBBE CON LA GIUSTIZIA SENZA LA DIMINUZIONE DELLA PENA. IL PERDONO? NON GLI INTERESSA…”

Anticipazione da "Oggi"

 

MARIA FALCONE 1

«Abbiamo parlato del perdono ai mafiosi, ma ci sono anche tanti politici, tanti uomini delle istituzioni che dovrebbero chiederlo. Ciò che più mi ha ferito in questi anni è che nessuno di loro lo abbia mai fatto».

 

In una lunga intervista a OGGI, Maria Falcone risponde alle domande di Luigi Garlando, autore di «Per questo mi chiamo Giovanni», un libro che in 18 anni ha venduto 1 milione di copie e, dice la sorella del magistrato ucciso, «mi è stato di grande aiuto in questi anni, perché è stato un mezzo prezioso per veicolare il significato della mafia con parole semplici e comprensibili».

giovanni falcone

 

Secondo Maria Falcone «la percezione e la memoria che hanno, non solo i giovani, ma tutta la società civile per Giovanni, per il suo lavoro, per il suo sacrificio, per il pool antimafia, sono aumentate molto». Con amara ironia dice: «Ha sempre avuto più nemici che amici. Adesso sono diventati tutti amici». Poi torna sulla discussa scarcerazione di Giovanni Brusca: «Io sono stata una delle poche a dire che era giusto che uscisse, anche se lo avrei voluto in carcere per tutta la vita.

MARIA FALCONE

 

Perché la legge sui pentiti prevede proprio questo. Nessuno di questi infami collaborerebbe con la giustizia e ci darebbe le notizie, se non avesse in cambio ciò che per loro è più importante: la diminuzione della pena». E sul tema del perdono: «Ritengo che il perdono debba essere qualcosa da dare quando la persona che te lo chiede lo ritiene importante per il suo recupero spirituale. Ci fosse questa richiesta, lo darei. Non credo che il signor Brusca abbia interesse al mio perdono».

giovanni brusca

 

Poi ha parole commosse verso Francesca Morvillo, morta con giudice a Capaci: «L’ho pianta e la piango come una sorella, anche se la nostra vita insieme è stata solo di 12 anni, perché Francesca era una creatura molto riservata, ma molto affettuosa. Era una persona con una schiena dritta, che è sempre stata vicino a Giovanni, senza mai opprimerlo con le sue paure, ma dandogli sempre la forza».

giovanni bruscagiovanni bruscaMARIA FALCONE CON FRANCESCA BARRA - GIOVANNI FALCONE, UN EROE SOLO ARRESTO GIOVANNI BRUSCAgiovanni falcone fotografato da mimmo chianuragiovanni falconegiovanni falcone giovanni falcone e paolo borsellinogiovanni falconegiovanni falcone paolo borsellinoMARIA FALCONE

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