NEL NOME DEL PADRE E DELLA MADRE - IL PAPA E BAGNASCO RIBADISCONO: “LA FAMIGLIA E’ COMPOSTA DA PAPA’, MAMMA E FIGLI” (CON TANTI SALUTI ALLE NOZZE GAY)

Marco Ansaldo per La Stampa

«La famiglia è composta da papà, mamma e figli, come insegna la Bibbia e come prevede la Costituzione». Cosi dice il capo dei vescovi italiani, cardinale Angelo Bagnasco. Le altre non possono essere considerate famiglie. Nessuna discriminazione e nessun anatema. Ma l'invito a rispettare la Chiesa cattolica e a non essere prevenuti nei suoi confronti. Posizione condivisa dallo stesso Pontefice.

Bagnasco lo ha ribadito ieri all'apertura della 47esima "Settimana sociale dei cattolici italiani", che si svolge quest'anno a Torino. Titolo: "Famiglia, speranza e futuro per la società italiana". La famiglia è fondata sull'unione uomo-donna. Va riconosciuta nella Carta costituzionale come un «bene per tutti», e sostenuta con politiche adeguate, ma anche con una cultura che ne riconosca il valore.

E, aggiunge il Pontefice, la famiglia fondata sul matrimonio rappresenta «il primo e principale soggetto costruttore della società» e di un'economia a misura d'uomo». Francesco ha inviato un messaggio di saluti. Bagnasco fatto la sua prolusione. La Chiesa deve mantenersi attiva nella società, attenta alle nuove istanze, ma ferma su determinati principi. Uno tra quelli non negoziabili è la famiglia come «grembo della vita».

Entrambi, Francesco e Bagnasco, chiedono alla politica di aiutare la famiglia. Considerandola come un tassello fondamentale e costruendole attorno un sistema economico-sociale. Bergoglio propone «una concezione della famiglia, che è quella del Libro della Genesi, dell'unità nella differenza tra uomo e donna, e della sua fecondità. Mentre il presidente della Cei afferma che «non deve essere indebolita, peggio destabilizzata».

Nessuna concessione, allora, a tipi di famiglia diverse da quella tradizionale. Spiega Bagnasco: «Nei mesi scorsi il dibattito sulla legge contro l'omofobia ha manifestato con chiarezza questa tendenza. Nessuno discute il crimine e l'odiosità della violenza contro ogni persona, qualunque ne sia il motivo: tale condanna dovrebbe essere sufficiente in una società civile. Per lo stesso senso di civiltà, nessuno dovrebbe discriminare chi sostenga che la famiglia è solo tra uomo e donna».

 

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