COSA PASSAVA PER LA TESTA DEL TABACCAIO DI NAPOLI? - GAETANO SCUTELLARO DOVEVA GIÀ ESSERE SU UNA SPIAGGIA DELLE CANARIE, E INVECE È IN UNA CELLA DEL CARCERE DI SANTA MARIA CAPUA VETERE - È PASSATO A LATINA PER DEPOSITARE IL BIGLIETTO VINCENTE RUBATO A UNA SIGNORA, POI È ANDATO A FIUMICINO PER FUGGIRE ALL’ESTERO, MA UNA VOLTA SCANNERIZZATO IL SUO DOCUMENTO È SCATTATO L’ALLARME DIRAMATO IN TUTTA EUROPA DAI CARABINIERI. A QUEL PUNTO HA PROVATO A RIGIRARE LA FRITTATA: “IL BIGLIETTO L’HO COMPRATO IO, VOLEVO FUGGIRE ALL’ESTERO PERCHÉ...”
Antonio Di Costanzo per www.repubblica.it
Se il suo piano di fuga fosse andato in porto, Gaetano Scutellaro, il tabaccaio scappato con il Gratta e vinci da 500 mila euro rubato a una cliente nella ricevitoria di Materdei, ora sarebbe su una spiaggia delle Canarie.
Da ieri, invece, il 57 enne, con un passato complicato alle spalle, è rinchiuso nel carcere di Santa Maria Capua Vetere. I carabinieri l'hanno fermato sull'autostrada A1, all'altezza di Teano, e gli hanno notificato un decreto di fermo del sostituto procuratore Daniela Varone e del procuratore aggiunto Pierpaolo Filippelli.
I reati ipotizzati nei suoi confronti sono furto pluriaggravato e tentata estorsione. Non si esclude, infatti, che l'uomo possa avere chiesto soldi in cambio della restituzione del tagliando vincente.
Vittima un'anziana di 70 anni che venerdì sera si è vista sottrarre dall'uomo il biglietto vincente da mezzo milione. La donna quel Gratta e vinci lo aveva passato per farlo controllare prima al dipendente della ricevitoria, fidanzato della figlia di Scutellaro, e poi a quest'ultimo, dopo che sul monitor era comparsa l'avviso che la somma, a causa dell'importo, non poteva essere pagata dal punto scommesse.
Il ragazzo, almeno così ha dichiarato in questi giorni ha passato il Gratta e Vinci al suocero che, pur non essendo titolare né socio dell'attività, era nel locale, affinché spiegasse cosa fare. Ma Scutellaro dopo aver preso tra le mani il Gratta e vinci è uscito fuori dalla tabaccheria, è saltato su un scooter ed è fuggito via. Le telecamere presenti nella ricevitoria confermerebbero questa sequenza.
Quindi la fuga a Latina dove l'uomo ha una casa e poi il tentativo di imbarcarsi per Tenerife. Ma in aeroporto passando il documento sotto lo scanner è scattato l'allerta diramato in tutta Europa dai carabinieri che si erano messi sulle tracce del 57enne dopo la denuncia dell'anziana.
A quel punto Scutellaro, assistito dall'avvocato Vincenzo Strazzullo del foro di Napoli, ha provato la mossa d'azzardo e si è presentato alla Polaria per dare una versione propria e per molti versi assurda: "Mi vogliono rubare il Gratta e vinci, devo denunciare una donna".
Una versione riproposta in un'intervista concessa al sito iNews24 poche ore prima che fosse arrestato: "Il biglietto l'ho comprato io, volevo fuggire all'estero perché non mi sento sicuro a Napoli. Io non sono il tabaccaio, ma l'ex-marito della titolare. Il biglietto l'ho fatto comprare io da un mio conoscente il giorno prima, - afferma - alla signora avevo chiesto soltanto di andare a riscuotere la vincita che credevo ammontasse soltanto a 500 euro".
Il fuggitivo ha ribadito di non avere nulla a che fare con la tabaccheria: "Io non ci entro in quella tabaccheria, perché non sono più in buoni rapporti" spiega. "Dopo aver grattato -continua Gaetano- mi ero accorto di una vincita, ma credevo ammontasse solo a 500 euro. Ho chiesto un piacere alla signora, se potesse ritirarla al posto mio".
GAETANO SCUTELLARO - IL TABACCAIO FUGGITO CON IL GRATTA E VINCI A NAPOLI
Quando però la donna, così come ricostruisce Scutellaro, ha tardato a uscire dalla rivendita con il denaro, lui si sarebbe avvicinato all'entrata col motorino: "Le ho chiesto cosa fosse successo e lei mi ha detto che bisognava andare in banca per ritirare la vincita. Mi sono fatto consegnare il tagliando e sono andato via. Questo è stato tutto registrato dalle telecamere della tabaccheria. Mi sono allontanato da Napoli per paura, non avevo nemmeno letto le notizie della denuncia della signora".
Quindi Scutellaro, una volta nell'aeroporto internazionale "Leonardo da Vinci" si è presentato negli uffici della Polizia di Frontiera per denunciare la donna che, a suo dire, lo aveva accusato falsamente di avergli sottratto un tagliando vincente. Una versione non ritenuta credibile dai carabinieri e dalla Procura che ha emesso il decreto di fermo.
Evidentemente gli inquirenti hanno ritenuto che ci fosse il rischio che l'uomo fuggisse, questa volta davvero, o che inquinasse le prove. I carabinieri hanno recuperato il Gratta e vinci da mezzo milione in una banca di Latina dove Scutellaro aveva aperto un conto corrente a suo nome. Chiaro l'obiettivo di farci confluire la vincita non appena le acque si fossero calmate. E emergono più particolari anche sulla personalità del commerciante.
L'uomo è noto alle forze dell'ordine per vecchi rapine. Tra l'altro come conferma il suo avvocato fu coinvolto ma prosciolto per l'omicidio dell'imprenditore ternano Sergio Contessa, ucciso nel corso di una rapina il 7 luglio del 1989. Scutellaro da quanto filtrato è beneficiario di una pensione di invalidità. La notizia dell'arresto divide il quartiere.
In molti difendono il commerciante, altri invece si schierano con la donna: "Le deve essere restituito il Gratta e vinci". E si annunciano tempi complicati per la moglie di Scutellaro (i due però sarebbero in fase di divorzio), titolare della ricevitoria. L'Adm (l'agenzia delle accise, dogane e monopoli) ha avviato la procedura per sospenderle la licenza, dal momento che il titolare risponde di tutto ciò che avviene dietro il bancone.