bambina trovata morta in macchina a roma 1

“PENSAVO DI AVERLA LASCIATA ALL’ASILO” – IL CARABINIERE 45ENNE CHE SI È DIMENTICATO LA FIGLIA DI 14 MESI IN MACCHINA PER 7 ORE (E POI MORTA), ERA CONVINTO DI AVERLA PORTATA AL NIDO. L’UOMO ORA È INDAGATO PER ABBANDONO DI MINORE – AVEVA PARLATO CON LA MOGLIE PER METTERSI D’ACCORDO SU CHI DOVEVA ANDARE A PRENDERLA A SCUOLA – LA PICCOLA È STATA TROVATA DAI PASSANTI NEL PARCHEGGIO DELLA BASE MILITARE DELLA CECCHIGNOLA A ROMA. IL SEGGIOLINO ANTI-ABBANDONO, OBBLIGATORIO, ERA MONTATO?

Marco Maffettone per l’ANSA

 

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Un interrogatorio drammatico, durante il quale ha detto che ieri era "convito di avere accompagnato la figlia all'asilo". Il padre di Stella, la piccola di 14 mesi trovata priva di vita nell'auto dei genitori in un parcheggio della Cecchignola a Roma, è apparso sconvolto dal dolore agli inquirenti che hanno raccolto la sua testimonianza.

 

Il 45enne carabiniere non riesce a "comprendere cosa sia avvenuto", nella sua mente forse un blackout durato ore tanto che nel corso della mattinata di ieri si sarebbe anche sentito telefonicamente con la moglie per decidere chi dovesse andare a prendere a scuola la piccola. Come tutte le mattine ha effettuato il tragitto che da casa arriva alla cittadella militare, al parcheggio di via dei Fucilieri.

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Una routine quotidiana, gesti che si ripetono ogni giorno. L'uomo, che presta servizio presso la direzione generale del personale militare della Difesa, ad una manciata di metri dall'asilo della figlia, è iscritto nel registro degli indagati per l'accusa di abbandono di minori. Per chi indaga l'unica pista resta quella della tragica fatalità: avere dimenticato la figlia nel seggiolino all'interno dell'auto e essere andato al lavoro.

 

La piccola in quell'abitacolo è rimasta per circa sette ore. A trovarla un passante che ha chiamato i soccorsi. Alcuni militari, forse attirati dalle grida disperate, sono accorsi e hanno infranto il finestrino dell'auto per cercare di salvare Stella. Un tentativo arrivato pochi minuti prima che la madre appurasse dalla scuola che quella mattina "Stella non era stata portata". I tentativi di rianimare la piccola sono risultati vani.

 

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Sulle cause della morte risposte arriveranno dall'autopsia che i pm della Procura di Roma affideranno domani al medico legale nelle indagini che sono state affidate ai carabinieri. L'auto, al momento, resta sotto sequestro. Obiettivo è chiarire se all'interno della vettura fosse stato attivato il sistema di allarme che è diventato obbligatorio in Italia da alcuni anni. Secondo dati recenti la cosiddetta "Forgotten baby syndrome", la sindrome del bambino dimenticato, negli ultimi 25 anni ha causato in Italia la morte di 11 bambini.

 

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Lo psichiatra Claudio Mencacci, co-presidente della Società italiana di neuropsicofarmacologia, spiega che a determinare il tragico fenomeno è una sorta di black out biologico ovvero "una disconnessione biologica tra le funzioni della corteccia cerebrale, che presiede alla coscienza, e quelle della cosiddetta memoria di lavoro che presiede alle nostre azioni quotidiane: È come se coscienza e memoria di lavoro non si parlassero più e questo determina una amnesia dissociativa transitoria".

 

Tra le cause, spiega Mencacci, "la mancanza o i disturbi del sonno, il forte stress, il sovraccarico mentale. E vi sono anche delle possibili concause quali le temperature molto elevate o anche un cambiamento delle proprie abitudini".

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