ragazzi social

PERCHE’ ‘STI RAGAZZI SO’ TUTTI INCAZZATI E INFELICI? PER IL SOCIOLOGO LUCA RICOLFI, LE ANSIE SONO ESPLOSE A CAUSA DEI SOCIAL "ALL'ORIGINE DI MOLTISSIME FORME DI DEPRESSIONE" - "LO SMARTPHONE HA SPALANCATO LA PORTA AL PEGGIO DI INTERNET COME PORNOGRAFIA, VIOLENZA E COMPETIZIONE. E NE SOFFRONO IN PARTICOLARE LE RAGAZZE, CHE SI TROVANO INVISCHIATE IN UN CONFRONTO SULLA BELLEZZA. LO DIMOSTRA ANCHE L’USO DIFFUSO DEL SEXTING, LA TRASMISSIONE DI IMMAGINI OSÉ O ESPLICITE"

Mirella Serri per lastampa.it - Estratti

 

 

ragazzi social

Allarme giovani. Gli ultimi dati sui nostri ragazzi ci restituiscono una loro sofferenza in gran crescita. L’impennata è stata registrata dal 2019 al 2023 con un notevole incremento dei casi di bullismo e baby gang. A questi si aggiungono segni di deterioramento nella condizione mentale degli adolescenti: da anni sono in aumento ansia, depressione, isolamento, disturbi alimentari, autolesionismo, ideazione suicidaria, tentati suicidi e anche riusciti.

 

Più di 11 milioni di bambini e di giovani soffrono di un disagio psichico e, sempre secondo il Rapporto sull’infanzia nell’Unione europea 2024 di Unicef, ne sono afflitti un quinto dei ragazzi tra i 15 e i 19 anni. Siamo entrati nell’età del malessere under 20? Sono stati il Covid e l’isolamento i grandi responsabili?

 

Giriamo la domanda al sociologo Luca Ricolfi, presidente e responsabile scientifico della Fondazione David Hume che negli ultimi tempi si sta dedicando alla ricognizione e individuazione delle cause delle difficoltà dei più giovani.

«Una possibile spiegazione di quello che si sta verificando nel mondo giovanile, e che peraltro ha sollecitato anche un gran dibattito negli Stati Uniti, è che con la fine della pandemia sia accaduto tra i ragazzi quel che è avvenuto nel mercato del lavoro: un balzo in avanti nel livello di aspirazione, accompagnato da forme di rivalsa e risentimento, ma anche da tanta insicurezza e solitudine.

 

ragazzi social

Durante il Covid un po’ tutti abbiamo ripensato le nostre scelte esistenziali, e mediamente ne siamo usciti con aspirazioni più alte di prima. Ma non sono solo queste le ragioni delle patologie di figli e nipoti».

 

 

Quale allora l’origine dei disturbi giovanili?

«Abbiamo verificato che in tutto il mondo occidentale la svolta del malessere è intervenuta intorno al 2012. Una data qualsiasi? Macché. Il cambiamento si è verificato proprio nel momento della diffusione di un’importante evoluzione tecnologica, quando, grazie all’iPhone 4 e alla fusione Facebook+Instagram, la generazione Z è massicciamente approdata sui social media.

 

Fino a pochi anni fa il racconto ottimistico che dipingeva i social come strumenti di conoscenza, socializzazione, libertà, apertura ed esperienza poteva convivere con il racconto opposto, che denunciava i danni neurologici, psicologici ed esistenziali. Ora non più, l’evidenza scientifica contro lo smartphone è schiacciante. È la porta di accesso spalancata al peggio di internet e dei social (pornografia e violenza)».

 

 L’uso dei social media è all’origine di moltissime forme di depressione».

 

ragazzi social

Qual è il meccanismo indotto dal web che mina le basi del benessere giovanile?

«È la competizione. Non quella per il successo scolastico, come ingenuamente credono gli osservatori più ideologizzati, ma quella per la popolarità nel gruppo dei pari, che passa attraverso i profili social e la vita online. I giovani intervistati, per esempio, in un dossier realizzato da Telefono azzurro, fra i motivi di sofferenza mostrano anche la mancanza di autostima.

 

Tutto dipende dal fatto che, grazie alla rete, ogni adolescente ha milioni di competitor potenziali, e quindi una bassissima probabilità statistica di emergere sugli altri: solo pochissimi hanno doti eccezionali e la gara per la popolarità sui social non può che funzionare come una macchina che genera perdenti, mettendo a repentaglio l’autostima dei più. E ne soffrono in particolare le ragazze».

 

Come mai proprio le donne?

«Le adolescenti si trovano inevitabilmente invischiate in un confronto sulla bellezza, sul sex appeal, sulla capacità di dimostrarsi precocemente all’altezza delle pretese dei maschi, peraltro ormai infestate dalla pornografia.

 

adolescenti tecnologia 2

Mentre i coetanei di sesso maschile hanno parecchi terreni su cui tentare di emergere (bellezza, forza, doti sportive, trasgressività, dominanza), le ragazze – per il modo in cui sono pensate dai maschi – fondamentalmente ne hanno solo due: l’aspetto e la disponibilità.

 

Per una giovanissima, finché resta confinata on line, è difficilissimo imporsi su altri terreni. L’analisi dell’andamento dei suicidi in Italia, che stiamo conducendo come Fondazione Hume, purtroppo conferma questa diagnosi».

 

Lo dimostra anche l’uso diffuso del sexting?

«Certo, lo conferma la trasmissione di immagini osé o sessualmente esplicite, per lo più per compiacere un partner. Una pratica difesa come normale dai cattivi maestri (ad esempio Roberto Saviano ai tempi del suicidio di Tiziana Cantone), ma vigorosamente scoraggiata dalle donne più impegnate nella tutela delle ragazze (come la giovane giurista Francesca Florio: suo il bellissimo libro Non chiamatelo revenge porn)».

ragazzi social

 

Femminicidi, violenze e ora suicidi, le donne ancora una volta sono i capri espiatori del disagio sociale?

«Sì, ma oggi molto più che dieci anni fa. E le ultime generazioni più di tutte quelle precedenti. Trovare aiuto? È difficile per i giovani di entrambi i sessi. I genitori preferiscono parcheggiare i figli nelle aule scolastiche e consegnarli allo smartphone, come ieri li mettevano davanti al Super Mario, e l’altro ieri davanti alla tv.

 

La scuola è fondamentalmente anti-educativa: anziché allenare i giovani a confrontarsi con le difficoltà, preferisce illuderli con ogni tipo di ammortizzatore. Gli amici spesso assumono il ruolo di rivali, anche perché la maggior parte delle interazioni avvengono online».

 

Potrebbero aiutarli corsi di educazione sessuale a scuola?

«Sarebbe impossibile non toccare certi temi (transessualità, omosessualità, gestazione per altri, eccetera) e l’educazione sessuale inevitabilmente rifletterebbe le convinzioni ideologiche degli insegnanti. Però non tutte le previsioni sono nere. Fra i membri delle ultime generazioni (Z e Alpha) emergono segnali di saturazione, come se i ragazzi e soprattutto le ragazze, stessero intuendo che i social sono una trappola. Per incentivare questo distacco sono fondamentali crescita e sviluppo accompagnati dalla grande arte: film bellissimi e profondi, grandi romanzi, commedie e tragedie classiche. È questa, secondo me, una delle forme di educazione sentimentale più promettenti per le nuove generazioni».

adolescenti tecnologia

Ultimi Dagoreport

donald trump elon musk

DAGOREPORT - BLACKSTONE, KKR, BLACKROCK E ALTRI FONDI D’INVESTIMENTO TEMONO CHE IL SECONDO MANDATO ALLA CASA BIANCA DI TRUMP VENGA CONDIZIONATO DAL KETAMINICO ELON MUSK, CHE ORMAI SPARA UNA MINCHIATA AL GIORNO - GLI OPERATORI DI BORSA VOGLIONO FARE AFFARI, GLI AD PENSANO A STARE INCOLLATI ALLA POLTRONA DISTRIBUENDO PINGUI DIVIDENDI, NESSUNO DI ESSI CONDIVIDE L’INSTABILITÀ CHE QUEL “TESLA DI MINCHIA” CREA A OGNI PIÉ SOSPINTO - DAGLI ATTACCHI ALLA COMMISSIONE EUROPEA AL SOSTEGNO AI NAZISTELLI DI AFD FINO ALL’ATTACCO ALLA FED E AL TENTATIVO DI FAR ZOMPARE IL GOVERNO BRITANNICO, TUTTE LE SPARATE DEL MUSK-ALZONE…

matteo salvini giorgia meloni piantedosi renzi open arms roberto vannacci

DAGOREPORT - L’ASSOLUZIONE NEL PROCESSO “OPEN ARMS” HA TOLTO A SALVINI LA POSSIBILITA’ DI FARE IL MARTIRE DELLE TOGHE ROSSE E LO HA COSTRETTO A CAMBIARE LA STRATEGIA ANTI-DUCETTA: ORA PUNTA A TORNARE AL VIMINALE, TRAMPOLINO CHE GLI PERMISE DI PORTARE LA LEGA AL 30% - E "IO SO' E TU NON SEI UN CAZZO" NON CI PENSA PROPRIO: CONFERMA PIANTEDOSI E NON VUOLE LASCIARE AL LEGHISTA LA GESTIONE DEL DOSSIER IMMIGRAZIONE (FORMALMENTE IN MANO A MANTOVANO MA SU CUI METTE LE MANINE MINNITI), SU CUI HA PUNTATO TUTTE LE SUE SMORFIE CON I “LAGER” IN ALBANIA - I FAN DI VANNACCI NON ESULTANO SALVINI ASSOLTO: VOGLIONO IL GENERALE AL COMANDO DI UN PARTITO DE’ DESTRA, STILE AFD - I DUE MATTEO...

giorgia meloni - matteo salvini - open arms

DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI GRIDERA' ANCORA ALLE “TOGHE ROSSE” E ALLA MAGISTRATURA “NEMICA DELLA PATRIA”? -L’ASSOLUZIONE È DI SICURO IL PIÙ GRANDE REGALO DI NATALE CHE POTEVA RICEVERE GIORGIA MELONI PERCHÉ TAGLIA LE UNGHIE A QUELLA SETE DI “MARTIRIO” DI SALVINI CHE METTEVA A RISCHIO IL GOVERNO – UNA VOLTA “ASSOLTO”, ORA IL LEADER DEL CARROCCIO HA DAVANTI A SÉ SOLO GLI SCAZZI E I MALUMORI, DA ZAIA A FONTANA FINO A ROMEO, DI UNA LEGA RIDOTTA AI MINIMI TERMINI, SALVATA DAL 3% DI VANNACCI, DIVENTATA SEMPRE PIÙ IRRILEVANTE, TERZA GAMBA NELLA COALIZIONE DI GOVERNO, SUPERATA PURE DA FORZA ITALIA. E LA DUCETTA GODE!

roberto gualtieri alessandro onorato nicola zingaretti elly schlein silvia costa laura boldrini tony effe roma concertone

DAGOREPORT - BENVENUTI AL “CAPODANNO DA TONY”! IL CASO EFFE HA FATTO DEFLAGRARE QUEL MANICOMIO DI MEGALOMANI CHE È DIVENTATO IL PD DI ELLY SCHLEIN: UN GRUPPO DI RADICAL-CHIC E BEGHINE DEL CAZZO PRIVI DELLA CAPACITÀ POLITICA DI AGGREGARE I TANTI TONYEFFE DELLE DISGRAZIATE BORGATE ROMANE, CHE NON HANNO IN TASCA DECINE DI EURO DA SPENDERE IN VEGLIONI E COTILLONS E NON SANNO DOVE SBATTERE LA TESTA A CAPODANNO - DOTATA DI TRE PASSAPORTI E DI UNA FIDANZATA, MA PRIVA COM’È DI QUEL CARISMA CHE TRASFORMA UN POLITICO IN UN LEADER, ELLY NON HA IL CORAGGIO DI APRIRE LA BOCCUCCIA SULLA TEMPESTA CHE STA TRAVOLGENDO NON SOLO IL CAMPIDOGLIO DELL’INETTO GUALTIERI MA LO STESSO CORPACCIONE DEL PD -  EPPURE ELLY È LA STESSA PERSONA CHE SCULETTAVA FELICE AL GAY PRIDE DI MILANO SUL RITMO DI “SESSO E SAMBA” DI TONY EFFE. MELONI E FAZZOLARI RINGRAZIANO… - VIDEO

bpm giuseppe castagna - andrea orcel - francesco milleri - paolo savona - gaetano caltagirone

DAGOREPORT: BANCHE DELLE MIE BRAME! - UNICREDIT HA MESSO “IN PAUSA” L’ASSALTO A BANCO BPM IN ATTESA DI VEDERE CHE FINE FARÀ L’ESPOSTO DI CASTAGNA ALLA CONSOB: ORCEL ORA HA DUE STRADE DAVANTI A SÉ – PER FAR SALTARE L'ASSALTO DI UNICREDIT, L'AD DI BPM, GIUSEPPE CASTAGNA, SPERA NELLA "SENSIBILITA' POLITICA" DEL PRESIDENTE DELLA CONSOB, PAOLO SAVONA, EX MINISTRO IN QUOTA LEGA – IL NERVOSISMO ALLE STELLE DI CASTAGNA PER L’INSODDISFAZIONE DI CALTAGIRONE - LA CONTRARIETA' DI LEGA E PARTE DI FDI ALLA COMPLETA ASSENZA IN MPS - LE DIMISSIONI DEI 5 CONSIGLIERI DEL MINISTERO DELL'ECONOMIA DAL “MONTE”: FATE LARGO AI NUOVI AZIONISTI, ''CALTARICCONE" E MILLERI/DEL VECCHIO - SE SALTA L'OPERAZIONE BPM-MPS, LA BPER DI CIMBRI (UNIPOL) ALLA FINESTRA DI ROCCA SALIMBENI, MENTRE CALTA E MILLERI SAREBBERO GIA' ALLA RICERCA DI UN'ALTRA BANCA PER LA PRESA DI MEDIOBANCA-GENERALI...