piramide

LA PIRAMIDE CHE SORGE DALLE ACQUE - A KOROS, SU UNA ISOLETTA DELLE CICLADI, TRONEGGIA “UNO SCOGLIO” A FORMA DI PIRAMIDE CON TERRAZZAMENTI PER ARRIVARE IN CIMA - GLI ARCHEOLOGI HANNO SCOVATO DUE SITI PER LA LAVORAZIONE DEL METALLO E UNA COMPLESSA RETE DI CANALI DI SCOLO, REALIZZATI MILLE ANNI PRIMA DEL PALAZZO DI CNOSSO, A CRETA

PIRAMIDE CICLADI

Noemi Penna per la Stampa

 

Una piramide «scolpita» da un’avanzata civiltà più antica di quella minoica. È questa la suggestiva scoperta fatta dall’Università di Cambridge vicino a Keros, su un’isoletta disabitata delle Cicladi.  

 

E' stata la natura a modellare il promontorio roccioso a forma di piramide dello «scoglio» Daskalio. Ma sino ad oggi non si sapeva chi avesse creato i terrazzamenti che permettono di arrivare al suo apice.  

 

Daskalio somiglia a una piramide luminosa che sorge dalle acque: si pensa che fosse un santuario e anche se oggi è indipendente, nel terzo millennio avanti Cristo era connesso alla vicina isola di Keros grazie ad un ponte naturale. 

 

CICLADI

Ora, proprio sotto quei gradoni bianchi che permettevano ai pellegrini di scalare la piramide di roccia, sono state rinvenute delle opere ingegneristiche e di artigianato decisamente più antiche di quanto si potesse pensare. Gli archeologo hanno infatti scovato due siti per la lavorazione del metallo e una complessa rete di canali di scolo, realizzati mille anni prima del Palazzo di Cnosso, a Creta.  

 

In dieci anni di scavi, sono stati rinvenuti due «botteghe» piene di residui della lavorazione del metallo con attrezzature da fabbro, un forno in terracotta, un’ascia di piombo, uno stampo per pugnali e frammenti in ceramica. 

 

CICLADI

Oggetti molto particolari, che dicono molto sulle persone che le hanno lasciate. Secondo il direttore dei lavori, Michael Boyd dell’Università di Cambridge, «sono pochi gli esperti nella fabbricazione di oggetti in metallo in un’epoca così precoce, in cui la materia prima ancora scarseggiava». E a parlare del loro «avanzamento» sono anche opere come canali di scolo e tracce di cibo importato come fichi, mandorle, olive e legumi. 

 

Segni che fanno ipotizzare la presenza sull’isola di una avanzata civiltà, sicuramente più antica di quella minoica, ancora tutta da scoprire. 

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