stupro di capodanno

POTEVANO MANCARE I CASAMONICA? L'OMBRA DEL CLAN SULLO STUPRO DI CAPODANNO A PRIMAVALLE – NELLE CHAT I DISCORSI TRA I RAGAZZI PREOCCUPATI DELLA “GENTE ENORME” PRESENTE ALLA FESTA: “SE FACCIO ER NOME SE BEVONO 30 PERSONE E INIZIA LA GUERRA” - TRA GLI INVITATI NON SOLO IL FIGLIO DI UN BOSS DI GOMORRA MA ANCHE IL CUGINO DE “MONA CASAMONICA” - UN INDAGATO SULLA VITTIMA DELLO STUPRO: ”POI VADO A BARCELLONA, PIJO 'STA PUTTANA DE MERDA E GLI SPARO IN FACCIA”

Romina Marceca e Andrea Ossino per “la Repubblica – ed. Roma”

 

stupro di capodanno nella villetta di primavalle

« Stanno a cercà quelli della chat de Tommaso con gli altri, stanno a vedè se è tutta un'associazione. Sto in barca». Lo sfogo è di uno degli indagati minorenni per lo stupro di Capodanno nella villetta di Primavalle.

 

C'era una certa preoccupazione da parte dei giovani subito dopo le prime convocazioni in caserma per la denuncia da parte di Bianca. Di certo per la gravissima accusa di violenza sessuale anche di gruppo. Ma la grande paura era per quelle domande sempre più insidiose sul fronte della droga. Il motivo è molto chiaro.

 

A quella festa c'erano diversi pregiudicati per spaccio. Come ha svelato Repubblica c'era Alessandro Vastante, figlio del boss del traffico nella zona in stile Gomorra. I carabinieri però cercavano, e forse lo stanno facendo ancora, di più. «Vogliono sapere il contorno, vogliono tutta un'associazione, dicono che c'erano le pistole», riferiva l'indagato alla fine di gennaio, dopo l'ennesimo interrogatorio. I carabinieri hanno iniziato a indagare sui pezzi grossi.

STUPRO DI CAPODANNO A ROMA - LA FESTA NELLA VILLA DI PRIMAVALLE

 

La foto di Casamonica Dal racconto di Bianca e delle " parioline" è evidente che al Capodanno 2021 in quella villetta scorrevano fiumi di ogni tipo di droga. « Fratè nun te dico un filo de cazzata. Lo sai che mi hanno fatto vedé (in foto)? Il cugino de Mona Casamonica e m' hanno fatto " È lui". Fratè tutta gente, capace che mancava che me facevano vedè a te. È una cosa enorme » , dice il minorenne interrogato.

 

Ma le foto messe sotto il naso del ragazzino sono state diverse e tutte di gente che era alla festa. Lui non ha ceduto, non ha detto di conoscerli.

 

« Io se faccio un nome der Quartaccio lo sai che succede? Che io domani me devo andà a comprà il ferro e domani devo inizià una guerra » , continua il giovane ormai nel panico. Non lo tranquillizzano le parole dell'amico che ai primi di febbraio 2021 gli dice al telefono: « Mo fanno una grande bevuta (retata, ndr) de tipo trenta persone».

STUPRO DI CAPODANNO A ROMA - LA FESTA NELLA VILLA DI PRIMAVALLE

 

«Brucio la caserma» Quando l'indagine è ormai nel vivo e i ragazzini del Capodanno hanno chiaro che finiranno nelle carte dell'inchesta, l'asticella del nervosismo si alza a dismisura. E quel giovane messo sotto torchio dai carabinieri per svelare il giro di droga e i nomi importanti, capisce che anche lui ormai è spacciato.

 

« A quella pischella me la sò scopata e basta», spiega alla madre al telefono. E poi sbotta: «Vado in caserma con due palloncini pieni di benzina, do foco e brucio sti infami». Non è docile nemmeno nei confronti della vittima: « Poi vado a Barcellona, pio sta puttana de merda e gli sparo in faccia».

 

La videochiamata

A Patrizio Ranieri non sarebbe bastato sfoggiare il sangue della vittima con i ragazzi presenti nella villetta. Il ragazzo che presto sarà processato, rivela l'altro indagato, Flavio Ralli, avrebbe anche videochiamato ad altre persone per vantarsi delle sue prodezze. «Era in giardino in videochiamata con qualcuno e mostrando la sua maglietta sporca di sangue ha iniziato a dire ' mi so scopato una vergine'», dice Ralli ai carabinieri.

 

STUPRO DI CAPODANNO A ROMA - LA FESTA NELLA VILLA DI PRIMAVALLE

Ma c'è un altro video che il proprietario della villa, minorenne anche lui e indagato per favoreggiamento, ha detto: « Uno in comitiva ha messo questo video dove quella ragazza (la vittima, ndr) diceva "Mi è pure piaciuto a Capodanno" e si riferiva al fatto che ha scopato con tre ragazzi, ma uno alla volta».

 

«Le mie amiche piangevano» Non c'è solo la violenza subita da Bianca. Le " parioline" imbottite di droga sono diventate preda dei loro coetanei di periferia. Sono diverse le ragazze che sono state molestate.

 

« Quella festa a me non è piaciuta per niente, all'inizio si poteva fare, poi a na certa è diventata una cosa assurda», rivela una minorenne che per sfuggire alla serata si è allontanata in taxi. «I maschi erano.io mi sono messa a litigare perché delle mie amiche sono rimaste chiuse in bagno e sono venute da me piangendo », dice nell'interrogatorio. E ancora, un altro episodio: « Le mie amiche mi hanno chiamato per chiedermi aiuto perché questi ragazzi stavano toccando tipo il culo», rivela mostrando una fotografia di ciò che è accaduto quella notte.

STUPRO DI CAPODANNO A ROMA - LA FESTA NELLA VILLA DI PRIMAVALLE

Ultimi Dagoreport

fazzolari meloni giorgetti salvini poteri forti economia

DAGOREPORT – AVVISATE IL GOVERNO MELONI: I GRANDI FONDI INTERNAZIONALI SONO SULLA SOGLIA PER USCIRE DAI LORO INVESTIMENTI MILIARDARI IN ITALIA - I VARI BLACKSTONE, KKR, MACQUARIE, BLACKROCK, CHE ALL’INIZIO AVEVANO INVESTITO IN AZIENDE DI STATO, BANCHE, ASSICURAZIONI, RITENENDO IL GOVERNO DUCIONI STABILE E AFFIDABILE, DOPO APPENA DUE ANNI SI SONO ACCORTI DI AVER BUSCATO UNA SOLENNE FREGATURA - DAL DECRETO CAPITALI AD AUTOSTRADE, DALLA RETE UNICA ALLE BANCHE, E’ IN ATTO UN BRACCIO DI FERRO CON NOTEVOLI TENSIONI TRA I “POTERI FORTI” DELLA FINANZA MONDIALE E QUEL GRUPPO DI SCAPPATI DI CASA CHE FA IL BELLO E IL CATTIVO TEMPO A PALAZZO CHIGI (TEMPORANEAMENTE SI SPERA), IGNORANDO I TAPINI DEL MANGANELLO, COSA ASPETTA LORO NELL’ANNO DI GRAZIA 2025

donald trump elon musk

DAGOREPORT - BLACKSTONE, KKR, BLACKROCK E ALTRI FONDI D’INVESTIMENTO TEMONO CHE IL SECONDO MANDATO ALLA CASA BIANCA DI TRUMP VENGA CONDIZIONATO DAL KETAMINICO ELON MUSK, CHE ORMAI SPARA UNA MINCHIATA AL GIORNO - GLI OPERATORI DI BORSA VOGLIONO FARE AFFARI, GLI AD PENSANO A STARE INCOLLATI ALLA POLTRONA DISTRIBUENDO PINGUI DIVIDENDI, NESSUNO DI ESSI CONDIVIDE L’INSTABILITÀ CHE QUEL “TESLA DI MINCHIA” CREA A OGNI PIÉ SOSPINTO - DAGLI ATTACCHI ALLA COMMISSIONE EUROPEA AL SOSTEGNO AI NAZISTELLI DI AFD FINO ALL’ATTACCO ALLA FED E AL TENTATIVO DI FAR ZOMPARE IL GOVERNO BRITANNICO, TUTTE LE SPARATE DEL MUSK-ALZONE…

matteo salvini giorgia meloni piantedosi renzi open arms roberto vannacci

DAGOREPORT - L’ASSOLUZIONE NEL PROCESSO “OPEN ARMS” HA TOLTO A SALVINI LA POSSIBILITA’ DI FARE IL MARTIRE DELLE TOGHE ROSSE E LO HA COSTRETTO A CAMBIARE LA STRATEGIA ANTI-DUCETTA: ORA PUNTA A TORNARE AL VIMINALE, TRAMPOLINO CHE GLI PERMISE DI PORTARE LA LEGA AL 30% - E "IO SO' GIORGIA E TU NON SEI UN CAZZO" NON CI PENSA PROPRIO: CONFERMA PIANTEDOSI E NON VUOLE LASCIARE AL LEGHISTA LA GESTIONE DEL DOSSIER IMMIGRAZIONE (FORMALMENTE IN MANO A MANTOVANO MA SU CUI METTE LE MANINE MINNITI), SU CUI HA PUNTATO TUTTE LE SUE SMORFIE CON I “LAGER” IN ALBANIA - I FAN DI VANNACCI NON ESULTANO PER SALVINI ASSOLTO: VOGLIONO IL GENERALE AL COMANDO DI UN PARTITO DE’ DESTRA, STILE AFD - I DUE MATTEO...

giorgia meloni - matteo salvini - open arms

DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI GRIDERA' ANCORA ALLE “TOGHE ROSSE” E ALLA MAGISTRATURA “NEMICA DELLA PATRIA”? -L’ASSOLUZIONE È DI SICURO IL PIÙ GRANDE REGALO DI NATALE CHE POTEVA RICEVERE GIORGIA MELONI PERCHÉ TAGLIA LE UNGHIE A QUELLA SETE DI “MARTIRIO” DI SALVINI CHE METTEVA A RISCHIO IL GOVERNO – UNA VOLTA “ASSOLTO”, ORA IL LEADER DEL CARROCCIO HA DAVANTI A SÉ SOLO GLI SCAZZI E I MALUMORI, DA ZAIA A FONTANA FINO A ROMEO, DI UNA LEGA RIDOTTA AI MINIMI TERMINI, SALVATA DAL 3% DI VANNACCI, DIVENTATA SEMPRE PIÙ IRRILEVANTE, TERZA GAMBA NELLA COALIZIONE DI GOVERNO, SUPERATA PURE DA FORZA ITALIA. E LA DUCETTA GODE!

roberto gualtieri alessandro onorato nicola zingaretti elly schlein silvia costa laura boldrini tony effe roma concertone

DAGOREPORT - BENVENUTI AL “CAPODANNO DA TONY”! IL CASO EFFE HA FATTO DEFLAGRARE QUEL MANICOMIO DI MEGALOMANI CHE È DIVENTATO IL PD DI ELLY SCHLEIN: UN GRUPPO DI RADICAL-CHIC E BEGHINE DEL CAZZO PRIVI DELLA CAPACITÀ POLITICA DI AGGREGARE I TANTI TONYEFFE DELLE DISGRAZIATE BORGATE ROMANE, CHE NON HANNO IN TASCA DECINE DI EURO DA SPENDERE IN VEGLIONI E COTILLONS E NON SANNO DOVE SBATTERE LA TESTA A CAPODANNO - DOTATA DI TRE PASSAPORTI E DI UNA FIDANZATA, MA PRIVA COM’È DI QUEL CARISMA CHE TRASFORMA UN POLITICO IN UN LEADER, ELLY NON HA IL CORAGGIO DI APRIRE LA BOCCUCCIA SULLA TEMPESTA CHE STA TRAVOLGENDO NON SOLO IL CAMPIDOGLIO DELL’INETTO GUALTIERI MA LO STESSO CORPACCIONE DEL PD -  EPPURE ELLY È LA STESSA PERSONA CHE SCULETTAVA FELICE AL GAY PRIDE DI MILANO SUL RITMO DI “SESSO E SAMBA” DI TONY EFFE. MELONI E FAZZOLARI RINGRAZIANO… - VIDEO