borsellino scarantino

A QUALCUNO INTERESSA IL "PIÙ COLOSSALE DEPISTAGGIO DELLA STORIA GIUDIZIARIA ITALIANA"? - SI PARLA DEGLI ERGASTOLI RIFILATI PER LA STRAGE DI VIA D'AMELIO A GENTE INNOCENTE SULLA BASE DI DICHIARAZIONI DI UN FALSO PENTITO (VINCENZO SCARANTINO), INDIVIDUATO, TORTURATO, ISTRUITO DALLA POLIZIA, INFINE CREDUTO DALLE PROCURE E DAI GIUDICI - LO RACCONTA IL PM STEFANO LUCIANI AL TRIBUNALE DI CALTANISSETTA E QUESTO RACCONTA DA ANNI FIAMMETTA, LA FIGLIA DI BORSELLINO - MATTIA FELTRI: “LE PIÙ ALTE CORRESPONSABILITÀ DELLA MORTE DI BORSELLINO (ALTRO CHE QUELLA BOIATA DELLA TRATTATIVA STATO MAFIA) SONO COPERTE E IGNOTE DA ANNI”

giovanni falcone paolo borsellino

Mattia Feltri per “la Stampa”

 

Da un paio di giorni un pubblico ministero sta pronunciando la requisitoria più angosciante che si sia mai sentita in Italia. Oddìo, sentita. Non la sente nessuno, non ne sa niente nessuno, a meno che non si sintonizzi su Radio radicale, che ne dà conto perché solo Radio radicale fa servizio pubblico (ricordate la bella idea dei grillini di levarle i fondi statali?).

vincenzo scarantino

 

Il pm si chiama Stefano Luciani, il tribunale è quello di Caltanissetta, il processo è sul "più colossale depistaggio della storia giudiziaria italiana": gli ergastoli rifilati per la strage di via D'Amelio - Paolo Borsellino e la sua scorta - a gente innocente sulla base di dichiarazioni di un falso pentito (Vincenzo Scarantino), individuato, torturato, istruito dalla polizia, infine creduto - diciamo così - dalle procure e dai giudici. Questo racconta Luciani, e questo racconta da anni Fiammetta, la figlia di Borsellino. Io ogni tanto torno qui, con questa storia, sebbene mi paia proprio di annoiarvi. E succederà ancora.

 

paolo e fiammetta borsellino

Perché il pm si è scusato - dovremmo scusarci tutti - di una requisitoria non all'altezza «di un processo di questa portata», dove gli imputati sono tre poliziotti, e una specie di omertà istituzionale impedisce di sapere chi li abbia incaricati e attrezzati, probabilmente anche dentro i palazzi di giustizia. Le più alte corresponsabilità della morte di Borsellino - altro che quella boiata della trattativa Stato mafia - sono coperte e ignote da anni, salvo poi versare la lacrimuccia coccodrillesca a ogni ricorrenza. Una roba degna della Russia di Putin. E noi, che non ce ne curiamo, siamo già degni sudditi del putinismo.

via d'ameliovincenzo scarantino

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