insonnia-tv

SIESTA PARA TODOS - LA TV PUBBLICA "TVE" ANTICIPA L'ORA DEL PRIME TIME PER METTERE A NANNA MILIONI DI SPAGNOLI CHE VANNO A LETTO TARDISSIMO E CHE DORMONO MEZZ’ORA IN MENO RISPETTO AGLI STANDARD EUROPEI: FINO A IERI LA PRIMA SERATA INIZIAVA ALLE 22.45, MA ADESSO SI ANTICIPA ALLE 22.10 – A NON AIUTARE LE ABITUDINI DEGLI SPAGNOLI È ANCHE IL FUSO ORARIO SPOSTATO DA FRANCO CHE…

Francesco Olivo per "La Stampa"

 

dormire 

Gli spagnoli vanno a letto tardissimo, i medici sono preoccupati, i professori anche. Sembra non ci sia rimedio, trovare un colpevole non è facile, ma c'è qualcuno che inizia a collaborare: la tv pubblica, Tve, ha deciso di anticipare l'ora del prime time. I programmi con maggiore audience cominciano adesso alle 22.10, certo non prestissimo, ma comunque prima delle 22.45 alla quale si era ormai abituati.

 

Gli spagnoli insomma si mettono davanti alla televisione quando un tedesco (medio) sta già dormendo. E infatti diversi studi indicano che nella penisola si dorme almeno mezz' ora in meno rispetto alla media europea.

dormire con la tv accesa 1

 

«L'obiettivo in questa nuova stagione è che i cittadini vadano a dormire prima», ha detto il direttore dei programmi Fernando López Puig, che aveva sperimentato il nuovo palinsesto già durante il lockdown, ma quella era una stagione anomala, niente bar, niente vita all'aperto, niente amici, niente calcio, non era Spagna insomma. La scelta è forte, ma ancora non così radicale come sembra, anche perché va bene anticipare l'orario di inizio, ma poi occorre occuparsi anche di quello di fine dei programmi.

 

dormire con la tv accesa 3

Basti dire che le prime puntate di Masterchef Celebrity, uno dei programmi di punta della nuova stagione di Tve, sono finite oltre le 2 di notte, con milioni di telespettatori davanti agli schermi. Insomma, di strada ce n'è molta da fare per omologarsi o perlomeno avvicinarsi agli standard medi europei. Anche perché non è una questione che riguarda soltanto la tv.

 

Il calcio, per dirne una, costringe i tifosi a restare svegli fino a tardissimo, praticamente ogni weekend, nei mesi estivi c'è una partita che comincia alle 22.30, ma in passato si è toccato anche la soglia delle 23. Sono anni che gli esperti lanciano l'allarme sugli orari, ma è tutta la società che andrebbe riprogrammata, a cominciare dal mondo del lavoro: se si esce dall'ufficio (al netto dello smart working) alle 20, prima delle 21 non comincia il telegiornale (mediamente molto lungo) e prima delle 22.30 difficile che un canale mandi in onda il programma di punta.

francisco franco spoglie riesumate

 

Un fattore è anche il fuso orario, spostato da Franco su richiesta di Hitler durante la Seconda guerra mondiale e mai riportato a quello che corrisponde alla posizione geografica: ora è uguale a quello italiano, mentre dovrebbe essere in linea con quello inglese e portoghese. Il risultato è che fa buio molto tardi, oltre le 22 con l'ora legale d'estate, spostando più in là il momento di andare a letto. «Per le famiglie quella di Tve è una scelta che può avere effetti positivi», dice Pepa Bueno, una delle conduttrici più note che ha condotto per anni sulla Cadena Ser la trasmissione dell'alba e da un anno si è spostata in quella della notte.

 

dormire con la tv accesa 4

C'è un luogo comune diffuso: gli spagnoli vanno a letto tardi, ma poi non si svegliano presto, «ma non è più così da molti anni ormai - spiega Pepa Bueno - Quando conducevo il programma del mattino, ho constatato che l'ora di massimo ascolto si anticipava progressivamente e alle 7 c'era già moltissima gente collegata». E il traffico sulle strade all'alba è una prova inoppugnabile. Ma quella alla guida quindi, è gente mediamente stanca.

 

dormire con la tv accesa 5

 La battaglia non è nuova, in Spagna esistono associazioni che si battono per orari più razionali. «Sono 25 anni almeno che ne sento parlare - prosegue Pepa Bueno - speriamo che con questa decisione coraggiosa della tv pubblica cambi qualcosa». La televisione ci prova, ma poi, certo, c'è lo stile di vita e su quello c'è poco da fare. Solo la pandemia è riuscita a far chiudere i ristoranti prima dell'una di notte, ma nelle case non c'è Covid che tenga.

 

dormire con la tv accesa 6

Oltre al problema di salute pubblica ce n'è uno di conciliazione tra lavoro e vita familiare che penalizza le donne in maniera implacabile. E c'è poi una questione di omologazione con gli altri Paesi europei, per i tanti che lavorano in imprese internazionali. Non è ovviamente un problema recente; si racconta che durante la sua prima visita a Bruxelles, il premier spagnolo Felipe Gonzalez convocò i giornalisti per una conferenza stampa, ora di inizio, 18,30. «Presidente, qui a quell'ora a meno che non ci sia un incendio, non c'è più nessuno», gli risposero i funzionari dell'Ue.

dormire con la tv accesa 2

Ultimi Dagoreport

gaetano caputi giorgia meloni giuseppe del deo

DAGOREPORT - 'STO DOCUMENTO, LO VOI O NON LO VOI? GROSSA INCAZZATURA A PALAZZO CHIGI VERSO IL PROCURATORE CAPO DI ROMA, FRANCESCO LO VOI: IL DOCUMENTO-BOMBA PUBBLICATO DA "DOMANI", CHE RIVELA LO SPIONAGGIO A DANNO DI GAETANO CAPUTI, CAPO DI GABINETTO DELLA MELONI, NON SAREBBE MAI DOVUTO FINIRE NEL FASCICOLO D'INDAGINE (NATO PROPRIO DA UNA DENUNCIA DI CAPUTI) - LA DUCETTA, DAL BAHREIN, HA URLATO CONTRO I SUOI E CONTRO L'AISI - E IL QUOTIDIANO DI FITTIPALDI CI METTE IL CARICO SCODELLANDO IL TESTO INTEGRALE DEL DOCUMENTO, DOVE SI AMMETTE CHE PALAZZO CHIGI SPIAVA…PALAZZO CHIGI! – L’AISI RISPONDE CHE, AD ATTIVARE L'INDAGINE, È STATO GIUSEPPE DEL DEO, ALLORA VICE DELL’AISI (ORA NUMERO DUE DEL DIS), SU DISPOSIZIONE DELL'EX DIRETTORE DELL'AGENZIA INTERNA, MARIO PARENTE. DOMANDA: PARENTE DA CHI HA RICEVUTO TALE RICHIESTA? 

francesco saverio marini sabino cassese giorgia meloni premierato

DAGOREPORT – IL PREMIERATO? ANNACQUATO! DOMANI GIORGIA MELONI RIUNIRÀ I SUOI COSTITUZIONALISTI PREFERITI (MARINI E CASSESE) PER METTERE NERO SU BIANCO L’IPOTESI DI UN PREMIERATO “DI FATTO”. UNA RIUNIONE PRELIMINARE A CUI SEGUIRÀ UN INCONTRO CON I VERTICI DEL PARTITO PER TIRARE LE SOMME E VARARE LA NUOVA STRATEGIA: LA COSTITUZIONE NON SI TOCCA, PER FARE LA “MADRE DI TUTTE LE RIFORME” BASTA CAMBIARE LA LEGGE ELETTORALE – TROVATA LA QUADRA PER LA CONSULTA: MARINI IN QUOTA FDI, LUCIANI PER IL PD E…

giorgia meloni daniela santanche ignazio la russa

DAGOREPORT – DANIELA SANTANCHÈ NON È GENNARO SANGIULIANO, UN GIORNALISTA PRESTATO ALLA POLITICA SENZA “PROTETTORI”: GIORGIA MELONI NON PUÒ SFANCULARLA SENZA FAR SALTARE I NERVI A LA RUSSA. E SAREBBE UN BOOMERANG POLITICO PER LA DUCETTA DEI DUE MONDI: ‘GNAZIO È UN PESO MASSIMO DEL PARTITO, GOVERNA DI FATTO LA LOMBARDIA TRAMITE LA SUA CORRENTE MILANESE. SOPRATTUTTO, È IL PRESIDENTE DEL SENATO. MEGLIO NON FARLO IRRITARE: LA VENDETTA, LO SGAMBETTO, “L’INCIDENTE D’AULA”, POSSONO ESSERE SEMPRE DIETRO L’ANGOLO…

luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

DAGOREPORT - A RACCONTARLO NON CI SI CREDE. RISULTATO DEL PRIMO GIORNO DI OPS DEL MONTE DEI PASCHI SU MEDIOBANCA: TRACOLLO DELLA BANCA SENESE - SE IL MEF DI GIORGETTI, CHE HA L’11,7% DI MPS, LO PRENDE IN QUEL POSTO (PERDENDO 71 MILIONI), IL DUPLEX CALTAGIRONE-MILLERI FA BINGO: 154 MILIONI IN UN GIORNO - INFATTI: SE I DUE COMPARI PERDONO SU MPS 90 MILIONI, NE GUADAGNANO 244 AVENDO IL 25,3% DI MEDIOBANCA - E DOPO IL “VAFFA” DEL MERCATO, CHE SUCCEDERÀ? TECNICAMENTE L’OPERAZIONE CALTA-MILLERI, SUPPORTATA DALLA MELONI IN MODALITÀ TRUMP, È POSSIBILE CON UN AUMENTO DI CAPITALE DI MPS DI 4 MILIARDI (PREVISTO PER APRILE) - PER DIFENDERE MEDIOBANCA DALL’ASSALTO, NAGEL DOVRÀ CHIEDERE AL BOSS DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, DI CHIAMARE ALLE ARMI I POTENTI FONDI INTERNAZIONALI, GRANDI AZIONISTI DI MEDIOBANCA E DI GENERALI, PER SBARRARE IL PASSO AL “CALTARICCONE” ALLA FIAMMA (FDI)

dario franceschini elly schlein gattopardo

DAGOREPORT - FRANCESCHINI, IL SOLITO “GIUDA” TRADITORE! SENTENDOSI MESSO DA PARTE DALLA SUA “CREATURA” ELLY SCHLEIN, ECCO CHE REAGISCE E LE DÀ LA ZAMPATA CON L’INTERVISTA A “REPUBBLICA”: “ALLE ELEZIONI SI VA DIVISI, E CI SI ACCORDA SOLO SUL TERZO DEI SEGGI CHE SI ASSEGNA CON I COLLEGI UNINOMINALI”. PAROLE CHE HANNO FATTO SALTARE DALLA POLTRONA ARCOBALENO LA SEGRETARIA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA, CHE VEDE SFUMARE IL SUO SOGNO DI ESSERE LA CANDIDATA PREMIER. COME INSEGNA L’ACCORDO DI MAIO-SALVINI, NON SEMPRE IL LEADER DEL PARTITO PIÙ VOTATO DIVENTA PRESIDENTE DEL CONSIGLIO – LA “GABBIA” IN CUI LA SCHLEIN SI È RINCHIUSA CON I SUOI FEDELISSIMI È INSOPPORTABILE PER I VECCHI VOLPONI CATTO-DEM. IL MESSAGGIO DAI CONVEGNI DI ORVIETO E MILANO: ELLY PENSA SOLO AI DIRITTI LGBT, NON PUÒ FARE DA SINTESI ALLE VARIE ANIME DEL CENTROSINISTRA (DA RENZI E CALENDA A BONELLI E FRATOIANNI, PASSANDO PER CONTE). E LA MELONI GODE...

dario franceschini elly schlein matteo renzi carlo calenda giiuseppe conte

DAGOREPORT: PD, PARTITO DISTOPICO – L’INTERVISTA DI FRANCESCHINI SU “REPUBBLICA” SI PUÒ SINTETIZZARE COSÌ: IO CI SONO. E’ INUTILE CERCARE IL FEDERATORE, L’ULIVO NON TORNA, E NON ROMPETE LE PALLE ALLA MIA “CREATURA”, ELLY SCHLEIN, “SALDA E VINCENTE” AL COMANDO DEL PARTITO – AMORALE DELLA FAVA: “SU-DARIO” NON MOLLA IL RUOLO DI GRAN BURATTINAIO E DAVANTI AI MAL DI PANZA INTERNI, CHE HANNO DATO VITA AI DUE RECENTI CONVEGNI, SI FA INTERVISTARE PER RIBADIRE AI COLLEGHI DI PARTITO CHE DEVONO SEMPRE FARE I CONTI CON LUI. E LA MELONI GODE…