jean claude arnault

ANCHE LA SVEZIA HA I SUOI PORCELLONI - A RISCHIO L’ASSEGNAZIONE DEL NOBEL PER LA LETTERATURA: 18 DONNE HANNO ACCUSATO DI MOLESTIE IL REGISTA E FOTOGRAFO FRANCO-SVEDESE JEAN-CLAUDE ARNAULT, MARITO DELLA POETESSA KATARINA FROSTENSON, MEMBRO DELLA GIURIA - SEI MEMBRI SI SONO DIMESSI POLEMIZZANDO ANCHE PER I FONDI CHE ARNAULT INCASSAVA DALL’ACCADEMIA DI SVEZIA

Monica Perosino per “la Stampa”

 

JEAN CLAUDE ARNAULT

Questanno il Premio Nobel per la Letteratura potrebbe essere cancellato. Lo scandalo sessuale che ha travolto l'Accademia Reale Svedese, che dal 1901 decide il vincitore, ha «indebolito a tal punto il prestigio e la credibilità» dell' istituzione - il cui motto è «snille och smak», talento e gusto - che, secondo il segretario pro tempore Anders Olsson, sospendere il Premio «è l'unica opportunità di conservare il prestigio» di cui ha sempre goduto l' istituzione.

 

La crisi era iniziata lo scorso novembre quando il quotidiano svedese «Dagens Nyheter» pubblica le accuse di aggressione e molestie sessuali fatte da 18 donne contro il regista e fotografo franco-svedese Jean-Claude Arnault, una figura di primo piano nel mondo culturale, nonché marito della poetessa Katarina Frostenson, membro dell'Accademia.

KATARINA FROSTENSON E JEAN CLAUDE ARNAULT

 

Oltre alle molestie, Arnault finisce nella bufera perché dal 2010 riceve dall'istituzione reale finanziamenti annuali di 126 mila corone (circa 13 mila euro) per un centro culturale gestito con la moglie: il sospetto è che il franco-svedese sfruttasse la posizione della consorte per assicurarsi i fondi.

 

Dopo le denunce di molestie, l'Accademia è finita nella bufera con l'accusa di «reticenza» e di essere venuta meno ai propri principi di «integrità morale», tanto che sei membri si sono dimessi. Tre di loro, Klas Ostergren, Kjell Espmark e Peter Englund hanno dichiarato alla stampa di non voler più essere accademici. Espmark ha scritto una lettera ai quotidiani «Svenska Dagbladet» e «Dagens Nyheter» affermando che «l'integrità è la linfa vitale dell' Accademia Svedese.

JEAN CLAUDE ARNAULT

 

Quando all'integrità dell'Accademia si preferiscono le amicizie e altre considerazioni irrilevanti, allora io non posso più partecipare al lavoro dell' istituzione». I membri non possono dimettersi perché la carica è a vita, ma hanno la possibilità di non partecipare ai lavori, ovvero alle selezioni dei candidati per il Nobel.

 

I giurati dell' Accademia sono 18 e due di loro da tempo non sono più attivi. Le «astensioni dall'attività» arrivano proprio alla vigilia delle riunioni convocate per scegliere la rosa ristretta dei candidati al Nobel 2018, con il nome del vincitore che verrà annunciato il prossimo ottobre. Per assegnare il Premio servono, per legge, i voti di 12 giurati, quindi significa che con i soli 11 membri attivi non è possibile proclamare un vincitore.

 

KATARINA FROSTENSON E JEAN CLAUDE ARNAULT

Sebbene alcuni dei membri continuino a lavorare sulla nomina, «l'unica scelta ragionevole - dicono fonti dell'Accademia alla Sveriges Radio - è non assegnare il premio Nobel quest'anno e assegnarne due il prossimo, in modo da rendere chiaro che quanto successo richiede una profonda autocritica». Anche Peter Englund, ex segretario permanente, che ha lasciato il suo incarico, ribadisce a Sr Kulturnytt: «È l'unica possibilità di mantenere agli occhi del mondo e di noi stessi un qualsiasi prestigio».

JEAN CLAUDE ARNAULT

 

All'interno dell' Accademia nulla è ancora stato deciso, ma la discussione è accesa: «Abbiamo presentato la lista ristretta dei candidati, 20 autori - dice Göran Malmqvist -. Tra questi ne sceglieremo cinque. Non abbiamo mai mancato di assegnare il premio, perché dovremmo farlo quest'anno?».

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