martina mondini

“PRIMA DI PARLARE DI INTEGRAZIONE SALVINI DEVE SCIACQUARSI LA BOCCA” – UNA RAGAZZA CRITICA IL VICEPREMIER LEGHISTA SU FACEBOOK E VIENE RICOPERTA DI INSULTI ANCHE A SFONDO SESSUALE – LA FOTO CON IL RAGAZZO NIGERIANO SCATENA GLI ODIATORI SOCIAL: “NON MI SENTO UNA VITTIMA. MA HO DECISO DI RENDERE PUBBLICO QUANTO MI È ACCADUTO PERCHÉ VOGLIO CHE SI SAPPIA CHE IL RAZZISMO ESISTE”

Da www.ilmessaggero.it

 

martina mondini

 

Una sua critica su Facebook a Matteo Salvini, dopo un intervento in tv in cui il vicepremier e segretario della Lega spiegava la sua idea di integrazione, le ha scatenato contro una serie di offese via web. Insulti, anche a sfondo sessuale, che non hanno riguardato solo il suo commento su Salvini, ma anche lo stesso profilo Facebook di Martina Mondini, 25 anni, educatrice al centro di accoglienza di Stradella (Pavia), dove la ragazza appare in foto con il suo fidanzato Slim Joe, un nigeriano di 32 anni. 

 

Il giovane nigeriano, arrivato nel 2015 in Italia su un barcone da richiedente asilo, è laureato in Statistica: nel 2017 è stato assunto da una azienda della zona con un contratto a tempo indeterminato. Slim Joe ha conosciuto Martina proprio al centro di accoglienza di Stradella. «Non capisco il perché di tanto odio - ha commentato Martina in relazione agli insulti ricevuti via web -. Chi mi ha insultata dovrebbe conoscere il mio ragazzo, si renderebbe conto dell'assurdità del proprio pensiero».

 

salvini

«Non mi sento una vittima - ha aggiunto Martina -. Ma ho deciso di rendere pubblico quanto mi è accaduto perché voglio che si sappia che il razzismo esiste, anche se molte delle persone che mi hanno attaccato hanno detto di non essere razziste. Tra chi mi dato addosso ci sono anche tante donne, compresa una in divisa. Mi ha colpito leggere tutti i commenti a sfondo sessuale e i riferimenti alla candeggina e all' acido: se fossero stati rivolti a una ragazza più fragile di me avrebbero prodotto, probabilmente, più danno».

 

Quanto al commento postato sulle dichiarazioni di Salvini, la giovane ha precisato: «Ero arrabbiata, ho scritto che Salvini prima di parlare di integrazione 'dovrebbe sciacquarsi la bocca'. Non ho insultato nessuno, ho solo manifestato legittimamente il mio dissenso».

salvini

«Queste persone non conoscono Martina; non conoscono la sua vita, il suo trascorso, la sua preparazione accademica o professionale e non conoscono il suo impegno sociale - scrive sua cugina Cristina sui social -. Si sono semplicemente imbattute in una foto di profilo in cui appare a fianco del suo compagno, un ragazzo nigeriano, e lì si sono fermate. Le hanno vomitato addosso tutta la loro rabbia e l'insoddisfazione. Senza contare la gravità delle allusioni all'acido o alla candeggina in un'epoca in cui il vitriolage sta contando sempre più vittime. Fatti e parole a mio avviso gravissime che non dovremmo lasciar passare inosservate. E intanto, invece, è stato impedito a lei di lasciare ulteriori commenti ai post della pagina...» .

martina mondini

 

Ultimi Dagoreport

elisabetta belloni giorgia meloni giovanni caravelli alfredo mantovano

DAGOREPORT – CHI È STATO A FAR TRAPELARE LA NOTIZIA DELLE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI? LE IMPRONTE PORTANO A “FONTI DI INTELLIGENCE A LEI OSTILI” - L'ADDIO DELLA CAPA DEGLI SPIONI NON HA NULLA A CHE FARE COL CASO SALA. LEI AVREBBE PREFERITO ATTENDERE LA SOLUZIONE DELLE TRATTATIVE CON TRUMP E L'IRAN PER RENDERLO PUBBLICO, EVITANDO DI APPARIRE COME UNA FUNZIONARIA IN FUGA - IL CONFLITTO CON MANTOVANO E IL DIRETTORE DELL'AISE, GIANNI CARAVELLI, VIENE DA LONTANO. ALLA FINE, SENTENDOSI MESSA AI MARGINI, HA GIRATO I TACCHI   L'ULTIMO SCHIAFFO L'HA RICEVUTO QUANDO IL FEDELISSIMO NICOLA BOERI, CHE LEI AVEVA PIAZZATO COME VICE ALLE SPALLE DELL'"INGOVERNABILE" CARAVELLI, È STATO FATTO FUORI - I BUONI RAPPORTI CON L’AISI DI PARENTE FINO A QUANDO IL SUO VICE GIUSEPPE DEL DEO, GRAZIE A GIANMARCO CHIOCCI, E' ENTRATO NELL'INNER CIRCLE DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA

terzo mandato vincenzo de luca luca zaia giorgia meloni matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – REGIONALI DELLE MIE BRAME! BOCCIATO IL TERZO MANDATO, MATTEO SALVINI SI GIOCA IL TUTTO PER TUTTO CON LA DUCETTA CHE INSISTE PER UN CANDIDATO IN VENETO DI FRATELLI D'ITALIA - PER SALVARE IL CULO, A SALVINI NON RESTA CHE BATTERSI FINO ALL'ULTIMO PER IMPORRE UN CANDIDATO LEGHISTA DESIGNATO DA LUCA ZAIA, VISTO IL CONSENSO SU CUI IL DOGE PUÒ ANCORA CONTARE (4 ANNI FA LA SUA LISTA TOCCO' IL 44,57%, POTEVA VINCERE ANCHE DA SOLO) - ANCHE PER ELLY SCHLEIN SONO DOLORI: SE IL PD VUOLE MANTENERE IL GOVERNO DELLA REGIONE CAMPANA DEVE CONCEDERE A DE LUCA LA SCELTA DEL SUO SUCCESSORE (LA SOLUZIONE POTREBBE ESSERE CANDIDARE IL FIGLIO DI DON VINCENZO, PIERO, DEPUTATO PD)

cecilia sala abedini donald trump

DAGOREPORT – LO “SCAMBIO” SALA-ABEDINI VA INCASTONATO NEL CAMBIAMENTO DELLE FORZE IN CAMPO NEL MEDIO ORIENTE - CON IL POPOLO IRANIANO INCAZZATO NERO PER LA CRISI ECONOMICA A CAUSA DELLE SANZIONI USA E L’''ASSE DELLA RESISTENZA" (HAMAS, HEZBOLLAH, ASSAD) DISTRUTTO DA NETANYAHU, MENTRE L'ALLEATO PUTIN E' INFOGNATO IN UCRAINA, IL PRESIDENTE “MODERATO” PEZESHKIAN TEME LA CADUTA DEL REGIME DI TEHERAN. E IL CASO CECILIA SALA SI È TRASFORMATO IN UN'OCCASIONE PER FAR ALLENTARE LA MORSA DELL'OCCIDENTE SUGLI AYATOLLAH - CON TRUMP E ISRAELE CHE MINACCIANO DI “OCCUPARSI” DEI SITI NUCLEARI IRANIANI, L’UNICA SPERANZA È L’EUROPA. E MELONI PUÒ DIVENTARE UNA SPONDA NELLA MORAL SUASION PRO-TEHERAN...

elon musk donald trump alice weidel

DAGOREPORT - GRAZIE ANCHE ALL’ENDORSEMENT DI ELON MUSK, I NEONAZISTI TEDESCHI DI AFD SONO ARRIVATI AL 21%, SECONDO PARTITO DEL PAESE DIETRO I POPOLARI DELLA CDU-CSU (29%) - SECONDO GLI ANALISTI LA “SPINTA” DI MR. TESLA VALE ALMENO L’1,5% - TRUMP STA ALLA FINESTRA: PRIMA DI FAR FUORI IL "PRESIDENTE VIRTUALE" DEGLI STATI UNITI VUOLE VEDERE L'EFFETTO ''X'' DI MUSK ALLE ELEZIONI POLITICHE IN GERMANIA (OGGI SU "X" L'INTERVISTA ALLA CAPA DI AFD, ALICE WEIDEL) - IL TYCOON NON VEDE L’ORA DI VEDERE L’UNIONE EUROPEA PRIVATA DEL SUO PRINCIPALE PILASTRO ECONOMICO…

cecilia sala giorgia meloni alfredo mantovano giovanni caravelli elisabetta belloni antonio tajani

LA LIBERAZIONE DI CECILIA SALA È INDUBBIAMENTE UN GRANDE SUCCESSO DELLA TRIADE MELONI- MANTOVANO- CARAVELLI. IL DIRETTORE DELL’AISE È IL STATO VERO ARTEFICE DELL’OPERAZIONE, TANTO DA VOLARE IN PERSONA A TEHERAN PER PRELEVARE LA GIORNALISTA - COSA ABBIAMO PROMESSO ALL’IRAN? È PROBABILE CHE SUL PIATTO SIA STATA MESSA LA GARANZIA CHE MOHAMMAD ABEDINI NON SARÀ ESTRADATO NEGLI STATI UNITI – ESCE SCONFITTO ANTONIO TAJANI: L’IMPALPABILE MINISTRO DEGLI ESTERI AL SEMOLINO È STATO ACCANTONATO NELLA GESTIONE DEL DOSSIER (ESCLUSO PURE DAL VIAGGIO A MAR-A-LAGO) - RIDIMENSIONATA ANCHE ELISABETTA BELLONI: NEL GIORNO IN CUI IL “CORRIERE DELLA SERA” PUBBLICA IL SUO COLLOQUIO PIENO DI FRECCIATONE, IL SUO “NEMICO” CARAVELLI SI APPUNTA AL PETTO LA MEDAGLIA DI “SALVATORE”…