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SCHETTINO NAUFRAGA SULLE “IENE” - I PM DI GROSSETO VEDONO LA PUNTATA E CHIEDONO L’ARRESTO DI CAPITAN SCOGLIONE: “PERICOLO DI FUGA” - IL CAPITANO ERA PRONTO A PARTECIPARE A REALITY PER 2,5 MILIONI “DA PAGARE ALL’ESTERO”. LUI NEGA MA IL SUO PROCURATORE CONFERMA
Enrico Fierro per “il Fatto Quotidiano”
Le Iene, nel senso della trasmissione televisiva, inguaiano Francesco Schettino. Il comandante, condannato a 16 anni di galera per il disastro della Cosa Concordia e la morte di 32 persone, ora rischia davvero l’arresto. Che finisca in carcere lo ha chiesto ieri la Procura di Grosseto con un ricorso al Tribunale del Riesame di Firenze. “Le preoccupazioni sulla fuga di Schettino sono fondate, soprattutto dopo la recente puntata delle Iene”, ha dettato alle agenzie Maria Navarro, procuratore facente funzione di Grosseto.
La vicenda è nota, nell’ultima puntata de le Iene, si assiste ad una scena girata tra ottobre e novembre di un anno fa. Un finto mediatore Mediaset, parla con un intermediario del comandante sulla possibilità che Schettino partecipi alla prossima edizione de L’Isola dei famosi su Canale5, sempre Mediaset. L’occasione è ghiotta, anche se rappresenta l’ennesima offesa ai morti del naufragio per “inchino” maldestro all’Isola del Giglio, e soprattutto ben pagata. L’intermediario ha il volto oscurato e la voce contraffatta.
La trattativa è avviata. “Lui – dice il misterioso personaggio – si muoverebbe per due milioni e mezzo”. Il finto funzionario Mediaset teme che Schettino non possa partecipare, la sentenza incombe e la galera rischia di essere alle porte. L’intermediario tranquillizza: “No, lui non va in galera adesso, ci va alla fine dei tre gradi di giudizio. È ok, mi ha detto solo che bisogna iniziare tutto dopo la sentenza”.
Indignazione a parte, il passaggio dell’intervista che fa allarmare di più la procura, è il riferimento ai soldi. “Bisogna vedere come fare – dice l’intermediario – perché se li prende sul suo conto il Tribunale glieli sequestra il giorno stesso. Lui ci sta ragionando un po’ per vedere di fare una cosa in Brasile”. Pericolo di fuga, quindi. Sospetto che il comandante possa tentare di costruirsi una “riserva” all’estero da utilizzare dopo la fuga. Schettino e i suoi avvocati smentiscono tutto.
IENE MAMMUCCARI BLASI GIALAPPAS
Le Iene sono “sciacalli”, e il misterioso mediatore non esiste. Ma ieri, dopo il j’accuse del comandante e dei suoi legali, l’uomo che ha mediato con i finti rappresentanti Mediaset, si è fatto vivo. È Francesco Pepe, figlio di uno dei legali di Schettino, Domenico, che proprio ieri ha rinunciato al mandato difensivo.
“Mi fa sorridere – ha dichiarato Francesco Pepe – il presunto mistero sull’identità della persona che ha seguito la trattativa: è noto a tutti che sia sempre stato io a seguire i rapporti con la stampa e le trattative con i media con il totale appoggio e l’autorizzazione del comandante, ovviamente, sempre preventivamente e successivamente informato di tutto. Non si permetta di dire che io abbia agito senza essere stato incaricato da lui ed a sua insaputa. L’ho difeso in tutti questi anni, ma non accetto in modo categorico che si cerchi di gettare discredito sulla mia persona per ragioni a me ignote”.
Il giallo del misterioso intermediatore è risolto, rimane la miseria umana di chi vuole trasformare la tragedia di 32 morti in un reality-show.