"CON LA SEGA STAVANO STACCANDO LA TESTA DAL CORPO" – SCOPERTO UN MACABRO GIRO D'AFFARI AL CIMITERO FLAMINIO DI ROMA: 16 DIPENDENTI DELL’AMA E TRE IMPRESARI FUNEBRI FACEVANO A PEZZI I CORPI DEI CARI ESTINTI INVECE DI CREMARLI, FACENDOSI PAGARE IN NERO. ORA ANDRANNO A PROCESSO CON L’ACCUSA DI TRUFFA E VILIPENDIO DI CADAVERE – DI FRONTE ALLA NECESSITÀ DI RIESUMARE I RESTI DEI DEFUNTI DA PIÙ DI VENT’ANNI PER LIBERARE LOCULI, VENIVA OFFERTA AI FAMILIARI UNA "SOLUZIONE" PIÙ ECONOMICA DELLA CREMAZIONE...
Estratto dell’articolo di Giulia Moretti per “la Repubblica - edizione Roma”
DIPENDENTI AMA - CIMITERO FLAMINIO DI ROMA
[…] tre carabinieri della Radio mobile hanno indagato sullo scempio avvenuto a inizio del 2020 al cimitero Flaminio di Roma. Per quegli eventi sono a processo con l’accusa di truffa e vilipendio di cadavere 16 dipendenti dell’Ama e tre impresari funebri.
Questi avevano messo in piedi un giro di affari macabro e illegale: di fronte alla necessità di riesumare i resti delle persone defunte da più di vent’anni per liberare loculi ai loro familiari veniva offerta la possibilità di procedere con un’operazione molto più economica rispetto alla cremazione. Ieri in aula i carabinieri hanno raccontato la genesi dell’indagine.
LAPIDE - CIMITERO FLAMINIO DI ROMA
«Ho avuto una soffiata di ciò che avveniva al cimitero di Prima Porta da una mia fonte non ufficiale verso fine dicembre 2019. Il 21 gennaio, dopo aver avuto le autorizzazioni necessarie, abbiamo posizionato delle telecamere tra i vasi dei fiori delle lapidi vicine a quelle da cui sapevamo sarebbero stati riesumati i corpi» , dice al giudice della prima sezione del Tribunale Penale.
[…]
«La mattina dopo verso le 8 abbiamo visto arrivare sul posto una squadra di 5 operai e, poco dopo, il funzionario di un’impresa di pompe funebri e alcuni familiari del defunto che sarebbe dovuto essere estumulato. Poco dopo abbiamo visto che il becchino allontanandosi con i parenti del morto scambiava un cenno di complicità col caposquadra».
Passa qualche minuto e il rappresentante dell’agenzia funebre torna estaendo dalla tasca delle banconote da 50 euro piegate e le allunga al caposquadra. «A quel punto uno dei funzionari esce dall’inquadratura e ci rientra poco dopo portando con sé un secchio da cui lo vedo estrarre un coltello e una sega. Presa in mano questa la posiziona tra la spalla e il braccio e inizia a fare un movimento avanti e indietro. Si vedeva chiaramente che dei lembi di pelle erano ancora attaccati alle ossa».
Un’altra volta un carabiniere, a causa di un malfunzionamento delle telecamere, è costretto a fingere di far visita a una tomba della cappella a fianco a quella dove stanno lavorando i dipendenti Ama. Vede che «con la sega stavano staccando la testa dal resto del corpo» . Pochi minuti prima « il funzionario delle pompe funebri era tornato dopo aver accompagnato fuori i parenti del defunto e aveva indicato con le dita il numero 3 » . Per quel lavoro l’incasso era stato di 300 euro.
cimitero flaminio cimitero flaminiodegrado al cimitero flaminio