SE NON SI CERCA, NON SI TROVA – A VENEZIA RINVIANO IL PROCESSO A UN 46ENNE CHE RISULTA IRREPERIBILE, MA L’UOMO IN REALTÀ VIVE DI FRONTE IL TRIBUNALE: IL SENZATETTO, IMPUTATO PER LESIONI GRAVI DOPO AVER AGGREDITO DUE DONNE ISLAMICHE URLANDO FRASI CONTRO ALLAH, OGNI SERA MONTA LA SUA TENDA DI FRONTE A GLI UFFICI GIUDIZIARI, MA…
Estratto dell’articolo di Gianluca Amadori per “Il Gazzettino” pubblicato da “la Verità”
Vive di fronte al tribunale di Venezia in piazzale Roma, ma per la giustizia risulta irreperibile: di conseguenza non gli è stato notificato un atto di citazione a giudizio e il processo a suo carico è stato rinviato.
Il protagonista del caso è Pasquale Aita, senzatetto di 46 anni che ogni sera monta la sua tenda canadese davanti agli uffici giudiziari. È imputato di lesioni volontarie ai danni di una signora e della figlia minorenne, con l' aggravante dell' odio razziale: urlando frasi contro Allah, colpì alla testa le due donne che indossavano il velo islamico.