shanghai lockdown covid

MAI DIRE SHANGHAI - NELLA CITTA' CINESE TORNA L'INCUBO COVID: NEL DISTRETTO DI MINHANG LE AUTORITA' HANNO ORDINATO CONTROLLI PER GLI OLTRE 2,6 MILIONI DI ABITANTI - AD APPENA UNA SETTIMANA DALLA REVOCA DELLE RESTRIZIONI, DURATE DUE MESI, HANNO ANNUNCIATO SUI SOCIAL CHE IL DISTRETTO SARA' "POSTO IN LOCKDOWN E TUTTI I RESIDENTI SARANNO TESTATI" - L'ANNUNCIO HA CAMBIATO ANCHE L'UMORE DELLA BORSA: LE PRINCIPALI PIAZZE ASIATICHE HANNO CHIUSO TUTTE IN RIBASSO...

Da rainews.it

 

Covid Shanghai

Ancora test di massa a Shanghai. Nella megalopoli cinese, che ha circa 26 milioni di residenti, le autorità hanno ordinato controlli per oltre gli oltre 2,6 milioni di abitanti del distretto di Minhang.

 

Si temono nuovi focolai di Covid-19 ad appena una settimana dalla revoca annunciata delle restrizioni dopo il lockdown duro di oltre due mesi, anche se di fatto per centinaia di migliaia di persone restano restrizioni rigorose in nome della strategia zero-Covid, mai abbandonata dal gigante asiatico.

 

Covid Shanghai 2

A partire da sabato la nuova campagna di test coinvolgerà dunque gli abitanti del distretto di Minhang, dove scatteranno  'chiusure'. Il distretto sarà "posto in lockdown e tutti i residenti saranno testati", hanno annunciato le autorità distrettuali in un post sui social media, aggiungendo che "la chiusura sarà revocata dopo la raccolta dei campioni", senza fornire dettagli più specifici.

 

Lockdown a Shanghai

Shanghai ha riferito di 9 nuovi contagi (nessuno a Minhang) registrati mercoledì e ha allentato molte restrizioni dal primo giugno dopo aver confinato i suoi 26 milioni di residenti da fine marzo, negli sforzi per contenere il peggior focolaio di Covid in oltre due anni. Il blocco però non è mai stato revocato del tutto, con centinaia di migliaia di persone a mobilità limitata e diversi complessi abitativi ancora chiusi.

 

Proteste per il covid Shanghai 5

Secondo i dati riportati dall'agenzia Xinhua, la Commissione sanitaria nazionale ha segnalato 53 nuovi casi confermati di trasmissione locale del Covid-19 in tutto il Paese e altri 111 casi relativi a soggetti asintomatici.

 

Pechino, nel frattempo, si sta avviando verso la normalità dopo la chiusura di ristoranti, palestre e stazioni della metropolitana di maggio per reprimere un focolaio su scala più ridotta anche se Chaoyang, il distretto più grande della capitale cinese con 4 milioni di residenti, ha ordinato la chiusura di club e bar dopo che alcuni locali sono stati collegati a casi di Covid.

 

Proteste per il covid Shanghai 4

L'annuncio di nuove restrizioni ha cambiato l'umore delle principali piazze cinesi che avevano aperto in ordine sparso con qualche cauto rialzo dopo il dato, molto positivo, sulle export in maggio. A Hong Kong l'indice Hang Seng dei titoli guida ha chiuso in calo dello 0,6% a 21,869.05 punti. In ribasso anche Shanghai che iniziava a respirare dopo l'allentamento delle severe misure di contenimento prese da settimane dalle autorità per contenere la diffusione della nuova variante Covid. L'annuncio della parziale ripresa delle restrizioni à stata invece una doccia fredda che ha depresso i corsi. L'indice Composito di Shanghai ha chiuso in calo dello 0,76% a 3.238,95.

Proteste per il covid ShanghaiLockdown a Shanghailockdown fabbriche cinesi 3lockdown fabbriche cinesi 2rivolta operai quanta a shanghai per il lockdown 1cittadini in fila per scappare da shanghai 1cittadini in fila per scappare da shanghai 2LOCKDOWN SHANGHAI lockdown e scontri a shanghai 8LOCKDOWN A SHANGHAILOCKDOWN A SHANGHAI Gabbie per le strade a Shangai 5LOCKDOWN A SHANGHAI Gabbie per le strade a ShangaiGabbie per le strade a Shangai 2Gabbie per le strade a Shangai 3Gabbie per le strade a Shangai 4Proteste per il covid Shanghai 3

Ultimi Dagoreport

elisabetta belloni giorgia meloni giovanni caravelli alfredo mantovano

DAGOREPORT – CHI È STATO A FAR TRAPELARE LA NOTIZIA DELLE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI? LE IMPRONTE PORTANO A “FONTI DI INTELLIGENCE A LEI OSTILI” - L'ADDIO DELLA CAPA DEGLI SPIONI NON HA NULLA A CHE FARE COL CASO SALA. LEI AVREBBE PREFERITO ATTENDERE LA SOLUZIONE DELLE TRATTATIVE CON TRUMP E L'IRAN PER RENDERLO PUBBLICO, EVITANDO DI APPARIRE COME UNA FUNZIONARIA IN FUGA - IL CONFLITTO CON MANTOVANO E IL DIRETTORE DELL'AISE, GIANNI CARAVELLI, VIENE DA LONTANO. ALLA FINE, SENTENDOSI MESSA AI MARGINI, HA GIRATO I TACCHI   L'ULTIMO SCHIAFFO L'HA RICEVUTO QUANDO IL FEDELISSIMO NICOLA BOERI, CHE LEI AVEVA PIAZZATO COME VICE ALLE SPALLE DELL'"INGOVERNABILE" CARAVELLI, È STATO FATTO FUORI - I BUONI RAPPORTI CON L’AISI DI PARENTE FINO A QUANDO IL SUO VICE GIUSEPPE DEL DEO, GRAZIE A GIANMARCO CHIOCCI, E' ENTRATO NELL'INNER CIRCLE DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA

terzo mandato vincenzo de luca luca zaia giorgia meloni matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – REGIONALI DELLE MIE BRAME! BOCCIATO IL TERZO MANDATO, MATTEO SALVINI SI GIOCA IL TUTTO PER TUTTO CON LA DUCETTA CHE INSISTE PER UN CANDIDATO IN VENETO DI FRATELLI D'ITALIA - PER SALVARE IL CULO, A SALVINI NON RESTA CHE BATTERSI FINO ALL'ULTIMO PER IMPORRE UN CANDIDATO LEGHISTA DESIGNATO DA LUCA ZAIA, VISTO IL CONSENSO SU CUI IL DOGE PUÒ ANCORA CONTARE (4 ANNI FA LA SUA LISTA TOCCO' IL 44,57%, POTEVA VINCERE ANCHE DA SOLO) - ANCHE PER ELLY SCHLEIN SONO DOLORI: SE IL PD VUOLE MANTENERE IL GOVERNO DELLA REGIONE CAMPANA DEVE CONCEDERE A DE LUCA LA SCELTA DEL SUO SUCCESSORE (LA SOLUZIONE POTREBBE ESSERE CANDIDARE IL FIGLIO DI DON VINCENZO, PIERO, DEPUTATO PD)

cecilia sala abedini donald trump

DAGOREPORT – LO “SCAMBIO” SALA-ABEDINI VA INCASTONATO NEL CAMBIAMENTO DELLE FORZE IN CAMPO NEL MEDIO ORIENTE - CON IL POPOLO IRANIANO INCAZZATO NERO PER LA CRISI ECONOMICA A CAUSA DELLE SANZIONI USA E L’''ASSE DELLA RESISTENZA" (HAMAS, HEZBOLLAH, ASSAD) DISTRUTTO DA NETANYAHU, MENTRE L'ALLEATO PUTIN E' INFOGNATO IN UCRAINA, IL PRESIDENTE “MODERATO” PEZESHKIAN TEME LA CADUTA DEL REGIME DI TEHERAN. E IL CASO CECILIA SALA SI È TRASFORMATO IN UN'OCCASIONE PER FAR ALLENTARE LA MORSA DELL'OCCIDENTE SUGLI AYATOLLAH - CON TRUMP E ISRAELE CHE MINACCIANO DI “OCCUPARSI” DEI SITI NUCLEARI IRANIANI, L’UNICA SPERANZA È L’EUROPA. E MELONI PUÒ DIVENTARE UNA SPONDA NELLA MORAL SUASION PRO-TEHERAN...

elon musk donald trump alice weidel

DAGOREPORT - GRAZIE ANCHE ALL’ENDORSEMENT DI ELON MUSK, I NEONAZISTI TEDESCHI DI AFD SONO ARRIVATI AL 21%, SECONDO PARTITO DEL PAESE DIETRO I POPOLARI DELLA CDU-CSU (29%) - SECONDO GLI ANALISTI LA “SPINTA” DI MR. TESLA VALE ALMENO L’1,5% - TRUMP STA ALLA FINESTRA: PRIMA DI FAR FUORI IL "PRESIDENTE VIRTUALE" DEGLI STATI UNITI VUOLE VEDERE L'EFFETTO ''X'' DI MUSK ALLE ELEZIONI POLITICHE IN GERMANIA (OGGI SU "X" L'INTERVISTA ALLA CAPA DI AFD, ALICE WEIDEL) - IL TYCOON NON VEDE L’ORA DI VEDERE L’UNIONE EUROPEA PRIVATA DEL SUO PRINCIPALE PILASTRO ECONOMICO…

cecilia sala giorgia meloni alfredo mantovano giovanni caravelli elisabetta belloni antonio tajani

LA LIBERAZIONE DI CECILIA SALA È INDUBBIAMENTE UN GRANDE SUCCESSO DELLA TRIADE MELONI- MANTOVANO- CARAVELLI. IL DIRETTORE DELL’AISE È IL STATO VERO ARTEFICE DELL’OPERAZIONE, TANTO DA VOLARE IN PERSONA A TEHERAN PER PRELEVARE LA GIORNALISTA - COSA ABBIAMO PROMESSO ALL’IRAN? È PROBABILE CHE SUL PIATTO SIA STATA MESSA LA GARANZIA CHE MOHAMMAD ABEDINI NON SARÀ ESTRADATO NEGLI STATI UNITI – ESCE SCONFITTO ANTONIO TAJANI: L’IMPALPABILE MINISTRO DEGLI ESTERI AL SEMOLINO È STATO ACCANTONATO NELLA GESTIONE DEL DOSSIER (ESCLUSO PURE DAL VIAGGIO A MAR-A-LAGO) - RIDIMENSIONATA ANCHE ELISABETTA BELLONI: NEL GIORNO IN CUI IL “CORRIERE DELLA SERA” PUBBLICA IL SUO COLLOQUIO PIENO DI FRECCIATONE, IL SUO “NEMICO” CARAVELLI SI APPUNTA AL PETTO LA MEDAGLIA DI “SALVATORE”…