TU CHIAMALE, SE VUOI… OSSESSIONI – DA SEMPRE LE DONNE SONO ANDATE A CACCIA DI ESPEDIENTI PER DIMAGRIRE. COCO CHANEL DICEVA CHE “NON SI È MAI TROPPO RICCHE O TROPPO MAGRE”. E PER ANNI ABBIAMO VISTO SFILARE MODELLE EMACIATE. COSA È CAMBIATO TANTO DA AVER BISOGNO DI UNA LEGGE ANTI-ANORESSIA? UNA COSA, MA FONDAMENTALE: È ARRIVATO INTERNET, DOVE LE RAGAZZINE SI FANNO FREGARE DA ESPEDIENTI E PERICOLOSI TRUCCHETTI PER NON INGRASSARE...
Estratto dell'articolo di Valentina Arcovio per “il Messaggero”
le chat delle ragazzine che vogliono dimagrire
Siti e profili social che inneggiano alla magrezza. Chat e blog che postano pericolosi trucchetti per non ingrassare. C'è anche il web e il mondo social nel mirino del nuovo disegno di legge che introduce pene severe contro l'istigazione ai disturbi del comportamento alimentare.
Presentato ieri da Fratelli d'Italia, il ddl prevede di riconoscere i disturbi dell'alimentazione come malattia sociale e suggerisce la necessità di misure prevenzione e sostegno alla famiglie. Mentre dal viceministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Maria Teresa Bellucci, arriva l'impegno a lavorare per introdurre lo psicologo a scuola e una maggiore attenzione alla salute mentale dei giovani, per troppo tempo messa in secondo piano, anche in pandemia.
«Anoressia e bulimia sono la prima causa di morte dopo gli incidenti stradali sotto i 25 anni. Io stessa ne ho sofferto per 4 anni e ho deciso di aiutare altre persone a uscirne», spiega Camilla Mondini, fondatrice della startup DiCiAlice, nata per aiutare a rendere accessibile il percorso di cura. Con la pandemia il problema ha visto un aumento di 30%.
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MESSAGGI RISCHIOSI
Già nel 2001, Yahoo aveva deciso di rimuovere i siti Pro-Ana e Pro-Mia, mentre le piattaforme social sono impegnate a rimuovere i contenuti a rischio. Nonostante questo, il controllo dei contenuti è complesso e tra i gruppi e gli algoritmi si nascondono messaggi rischiosi.
[…] Per il primo firmatario Alberto Balboni, presidente della Commissione Affari costituzionali, il ddl «introduce nel Codice Penale il reato di istigazione all'anoressia, il 580 bis, per punire chi convince le vittime, spesso adolescenti, che il loro corpo non va». Le multe possono arrivare fino a 150 mila euro e la reclusione fino a 4 anni se la vittima ha meno di 14 anni o non è in grado di intendere e volere.
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