VI RICORDATE DI NICOLAS PUECH, IL DISCENDENTE DEL FONDATORE DI HERMÈS CHE VUOLE LASCIARE TUTTO AL DOMESTICO MAROCCHINO? - LA FONDAZIONE ISOCRATE, A CUI PUECH AVEVA PROMESSO L’EREDITÀ, HA TOLTO BUONA PARTE DEI POTERI AL SUO FONDATORE 80ENNE CHE SAREBBE STATO RAGGIRATO – LE MALELINGUE SUSSURRANO CHE IL RICCONE E IL MAROCCHINO, SPOSATO E CON DUE FIGLI, SAREBBERO AMANTI: PUECH GLI HA GIÀ INTESTATO VILLE ALL’ESTERO E VUOLE LASCIARGLI IL PATRIMONIO DI 11,5 MILIARDI CHE…
Estratto dell'articolo di Mario Gerevini per www.corriere.it
Ricordate la storia di Nicolas Puech, azionista di Hermès e discendente del fondatore, che ha indicato il domestico ispano-marocchino come erede del suo patrimonio da 11,5 miliardi? Il 17 maggio scorso la Fondazione Isocrate ha tolto buona parte dei poteri a Puech, suo fondatore e presidente. La fondazione di Ginevra ha un ruolo centrale in questa vicenda perché era la beneficiaria del primo testamento del miliardario (un contratto successorio firmato davanti a un notaio nel settembre 2011), salvo poi essere scavalcata dalle successive, sorprendenti, ultime volontà pro servitù.
La mossa sul dimezzamento dei poteri è stata interpretata in ambienti legali ginevrini come un parziale commissariamento dell’anziano (80 anni) presidente che non ha moglie né figli e vive tra le montagne in una frazione del comune svizzero di Orsières, nel Canton Vallese. In pratica Puech fino a pochi giorni fa poteva esercitare i suoi ampi poteri di presidente con la sua sola firma. […] Ora invece sugli atti serve anche la firma di un altro dei sei membri del board.
Considerando che la Fondazione Isocrate è proprio il soggetto che contesta il nuovo assetto della successione, questo è un segnale che potrebbe turbare i sogni da nababbo del colf. Ma chi è il 51enne ex giardiniere che insieme alla moglie avrebbe già un enorme patrimonio immobiliare (non denunciato al fisco svizzero) donatogli dal generoso datore di lavoro? Secondo recenti indiscrezioni della stampa elvetica lui e la moglie avevano, tra l’altro, accesso illimitato a una carta di credito con cui avrebbero speso centinaia di migliaia di franchi in boutique di lusso. […]
Tra i fatti è da registrare proprio il piccolo terremoto nella Fondazione Isocrate. È nata nel 2011 con 10 milioni di franchi di dotazione provenienti dal conto in banca di Puech e continua a vivere grazie soprattutto ai suoi contributi perseguendo lo scopo statutario di favorire il dibattito pubblico e la lotta alla disinformazione. Puech è straricco perché possiede il 5,7% del gruppo Hermès e con questa piccola quota è il più importante azionista singolo. Eppure è fuori dai giochi, fin da quando Bernard Arnault, patron di Lvmh, tentò la scalata anni fa. Il risultato fu che gli eredi di Thierry Hermès si compattarono apportando le loro azioni nella cassaforte H51 che oggi ha saldamente il controllo, cioè oltre il 50% del capitale. Tutti all’epoca fecero squadra tranne Puech con il suo 5,7% che rimase rintanato tra le vette svizzere. Insieme a decine di parenti, invece, ha ceduto più di recente per 23 milioni di euro - secondo alcuni documenti consultati - un immobile in centro a Parigi (al 23 di rue Boissy d’Anglas) dove Hermès ha insediato una delle sue sedi più prestigiose
[…] il 5,7% è sì una piccola quota ma di un gigantesco patrimonio, ovvero la capitalizzazione (valore in Borsa) di Hermès, cioè 230 miliardi. Vale dunque 11,5 miliardi e senza fare nulla, solo di dividendo, Puech quest’anno ha portato in baita 75 milioni cioè una rendita di oltre 6 milioni al mese.
È sicuramente la parte più consistente della sua ricchezza che conta anche numerose proprietà immobiliari.
[…]Alcune in Spagna e Portogallo, per un valore - si dice - dai 15 milioni in su, sarebbero già state donate più di 10 anni fa alla coppia di domestici, genitori di due bambini. Al fisco svizzero il tuttofare, di cui non trapela il nome, avrebbe dichiarato 483 mila franchi di patrimonio (cambio alla pari con l’euro) e 49mila di reddito per l’anno 2022 ma questo sarebbe dovuto al fatto che le proprietà estere (terreni, tenute, immobili) sono tassabili dove si trovano e non in Svizzera.
C’è la […] volontà di Puech di adottare il suo dipendente […] Nel caso non ci fossero ostacoli il dipendente diventerebbe erede legittimo e Puech potrebbe legittimamente decidere di lasciargli tutto, facendolo diventare più ricco del re del Marocco.
Il resto sono pettegolezzi e accuse, come quelle rese note già a dicembre dal quotidiano svizzero Blick che ha pubblicato l’esposto alle autorità di «una persona vicina» all’erede Hermès. Secondo questa persona il miliardario e il marocchino «sono amanti» e ci sarebbero «l’età avanzata e la fragilità dietro la scelta di adottare il domestico e lasciargli i suoi beni». In sostanza l’addebito al tuttofare è di aver soggiogato l’anziano miliardario. Si tratterebbe quindi di un caso di circonvenzione di incapace. Altra storia raccontano fonti vicine alla coppia di domestici, quella di legami stretti, che negli anni sono diventati affetto sincero, come una famiglia molto unita. E senza problemi economici.