andrew cuomo

CUOMO ERECTUS – L’EX GOVERNATORE DELLO STATO DI NEW YORK, ANDREW CUOMO, COSTRETTO A DIMETTERSI 3 ANNI FA PER ACCUSE DI MOLESTIE SESSUALI (NON CI SONO STATI PROCESSI) MEDITA IL RITORNO: VUOLE CANDIDARSI A SINDACO DELLA GRANDE MELA – PER I SONDAGGI, IL 48% DEI DEMOCRATICI LO RIVUOLE IN CAMPO. E I GUAI GIUDIZIARI DELL’ATTUALE PRIMO CITTADINO, ERIC ADAMS, GLI PUO’ APRIRE LA STRADA – IL CLIMA POLITICO IN AMERICA SI RIASSUMERE CON LE BANDIERE CHE SVENTOLANO AI COMIZI DI TRUMP: “MEGLIO VOTARE PER UN CRIMINALE CHE PER UN IDIOTA”

Estratto dell’articolo di Massimo Gaggi per il “Corriere della Sera”

 

andrew cuomo

I’d rather vote for a felon than for a jackass. Le bandiere che ho visto sventolare nei giorni scorsi nelle campagne del Michigan con su scritto «meglio votare per un criminale che per un idiota» (in vendita online a 16,99 dollari) testimoniano della fede incrollabile dei fan di Donald Trump. Ma a me hanno fatto venire in mentre anche un altro personaggio controverso: il democratico Andrew Cuomo.

 

Politico potente, capace, spietato, costretto tre anni fa a dimettersi da governatore dello Stato di New York per una serie di accuse di molestie sessuali (lui ha sempre negato e non ci sono state condanne né processi), Cuomo, che non si è mai rassegnato all’uscita di scena, medita ora un clamoroso ritorno: vuole diventare sindaco di New York.

 

E con quello attuale, Eric Adams, incriminato e a rischio dimissioni, si apre uno spiraglio per il politico italoamericano: lui vuole risollevarsi dalla polvere, ridare lustro a una delle grandi dinastie democratiche (il padre, Mario, è stato anche lui governatore e sfiorò la candidatura alla Casa Bianca), ma cerca anche vendetta.

 

ANDREW CUOMO LETITIA JAMES

Personaggio ingombrante, feroce con gli avversari, mai amato dal suo partito, ma anche amministratore capace, Andrew piace ancora a molti nonostante le circostanze ignominiose della sua uscita di scena: nei sondaggi il 48% dei democratici di New York lo rivuole in campo.

 

Prospettiva che, però, spaventa non solo la sinistra del partito che vede in lui un conservatore mascherato da centrista, ma anche molti sindacalisti e imprenditori della metropoli: pensano che un Cuomo sindaco sarebbe un antisistema in conflitto con la governatrice Hochul e l’Attorney General Letitia James, alle quali Andrew attribuisce la sua defenestrazione.

 

LETITIA JAMES ANDREW CUOMO

Tra l’altro la James, la procuratrice che con le sue accuse sulle molestie (senza rapporti sessuali) ha costretto Cuomo alle dimissioni e che ha indagato anche il sindaco e altri del suo team, potrebbe essere lei stessa candidata alla successione di Adams. […]

 

New York, mai ripresasi dal Covid, è già sprofondata e solo un bulldozer come Cuomo può risollevarla, dicono i suoi. Che non temono altri guai giudiziari. Non li temeva nemmeno Adams. […]

Andrew CuomoANDREW CUOMO Virginia Limmiatis

Ultimi Dagoreport

elisabetta belloni giorgia meloni giovanni caravelli alfredo mantovano

DAGOREPORT – CHI È STATO A FAR TRAPELARE LA NOTIZIA DELLE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI? LE IMPRONTE PORTANO A “FONTI DI INTELLIGENCE A LEI OSTILI” - L'ADDIO DELLA CAPA DEGLI SPIONI NON HA NULLA A CHE FARE COL CASO SALA. LEI AVREBBE PREFERITO ATTENDERE LA SOLUZIONE DELLE TRATTATIVE CON TRUMP E L'IRAN PER RENDERLO PUBBLICO, EVITANDO DI APPARIRE COME UNA FUNZIONARIA IN FUGA - IL CONFLITTO CON MANTOVANO E IL DIRETTORE DELL'AISE, GIANNI CARAVELLI, VIENE DA LONTANO. ALLA FINE, SENTENDOSI MESSA AI MARGINI, HA GIRATO I TACCHI   L'ULTIMO SCHIAFFO L'HA RICEVUTO QUANDO IL FEDELISSIMO NICOLA BOERI, CHE LEI AVEVA PIAZZATO COME VICE ALLE SPALLE DELL'"INGOVERNABILE" CARAVELLI, È STATO FATTO FUORI - I BUONI RAPPORTI CON L’AISI DI PARENTE FINO A QUANDO IL SUO VICE GIUSEPPE DEL DEO, GRAZIE A GIANMARCO CHIOCCI, E' ENTRATO NELL'INNER CIRCLE DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA

terzo mandato vincenzo de luca luca zaia giorgia meloni matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – REGIONALI DELLE MIE BRAME! BOCCIATO IL TERZO MANDATO, MATTEO SALVINI SI GIOCA IL TUTTO PER TUTTO CON LA DUCETTA CHE INSISTE PER UN CANDIDATO IN VENETO DI FRATELLI D'ITALIA - PER SALVARE IL CULO, A SALVINI NON RESTA CHE BATTERSI FINO ALL'ULTIMO PER IMPORRE UN CANDIDATO LEGHISTA DESIGNATO DA LUCA ZAIA, VISTO IL CONSENSO SU CUI IL DOGE PUÒ ANCORA CONTARE (4 ANNI FA LA SUA LISTA TOCCO' IL 44,57%, POTEVA VINCERE ANCHE DA SOLO) - ANCHE PER ELLY SCHLEIN SONO DOLORI: SE IL PD VUOLE MANTENERE IL GOVERNO DELLA REGIONE CAMPANA DEVE CONCEDERE A DE LUCA LA SCELTA DEL SUO SUCCESSORE (LA SOLUZIONE POTREBBE ESSERE CANDIDARE IL FIGLIO DI DON VINCENZO, PIERO, DEPUTATO PD)

cecilia sala abedini donald trump

DAGOREPORT – LO “SCAMBIO” SALA-ABEDINI VA INCASTONATO NEL CAMBIAMENTO DELLE FORZE IN CAMPO NEL MEDIO ORIENTE - CON IL POPOLO IRANIANO INCAZZATO NERO PER LA CRISI ECONOMICA A CAUSA DELLE SANZIONI USA E L’''ASSE DELLA RESISTENZA" (HAMAS, HEZBOLLAH, ASSAD) DISTRUTTO DA NETANYAHU, MENTRE L'ALLEATO PUTIN E' INFOGNATO IN UCRAINA, IL PRESIDENTE “MODERATO” PEZESHKIAN TEME LA CADUTA DEL REGIME DI TEHERAN. E IL CASO CECILIA SALA SI È TRASFORMATO IN UN'OCCASIONE PER FAR ALLENTARE LA MORSA DELL'OCCIDENTE SUGLI AYATOLLAH - CON TRUMP E ISRAELE CHE MINACCIANO DI “OCCUPARSI” DEI SITI NUCLEARI IRANIANI, L’UNICA SPERANZA È L’EUROPA. E MELONI PUÒ DIVENTARE UNA SPONDA NELLA MORAL SUASION PRO-TEHERAN...

elon musk donald trump alice weidel

DAGOREPORT - GRAZIE ANCHE ALL’ENDORSEMENT DI ELON MUSK, I NEONAZISTI TEDESCHI DI AFD SONO ARRIVATI AL 21%, SECONDO PARTITO DEL PAESE DIETRO I POPOLARI DELLA CDU-CSU (29%) - SECONDO GLI ANALISTI LA “SPINTA” DI MR. TESLA VALE ALMENO L’1,5% - TRUMP STA ALLA FINESTRA: PRIMA DI FAR FUORI IL "PRESIDENTE VIRTUALE" DEGLI STATI UNITI VUOLE VEDERE L'EFFETTO ''X'' DI MUSK ALLE ELEZIONI POLITICHE IN GERMANIA (OGGI SU "X" L'INTERVISTA ALLA CAPA DI AFD, ALICE WEIDEL) - IL TYCOON NON VEDE L’ORA DI VEDERE L’UNIONE EUROPEA PRIVATA DEL SUO PRINCIPALE PILASTRO ECONOMICO…

cecilia sala giorgia meloni alfredo mantovano giovanni caravelli elisabetta belloni antonio tajani

LA LIBERAZIONE DI CECILIA SALA È INDUBBIAMENTE UN GRANDE SUCCESSO DELLA TRIADE MELONI- MANTOVANO- CARAVELLI. IL DIRETTORE DELL’AISE È IL STATO VERO ARTEFICE DELL’OPERAZIONE, TANTO DA VOLARE IN PERSONA A TEHERAN PER PRELEVARE LA GIORNALISTA - COSA ABBIAMO PROMESSO ALL’IRAN? È PROBABILE CHE SUL PIATTO SIA STATA MESSA LA GARANZIA CHE MOHAMMAD ABEDINI NON SARÀ ESTRADATO NEGLI STATI UNITI – ESCE SCONFITTO ANTONIO TAJANI: L’IMPALPABILE MINISTRO DEGLI ESTERI AL SEMOLINO È STATO ACCANTONATO NELLA GESTIONE DEL DOSSIER (ESCLUSO PURE DAL VIAGGIO A MAR-A-LAGO) - RIDIMENSIONATA ANCHE ELISABETTA BELLONI: NEL GIORNO IN CUI IL “CORRIERE DELLA SERA” PUBBLICA IL SUO COLLOQUIO PIENO DI FRECCIATONE, IL SUO “NEMICO” CARAVELLI SI APPUNTA AL PETTO LA MEDAGLIA DI “SALVATORE”…