walter mazzarri aurelio de laurentiis

“NON ERA SEMPLICE DISTRUGGERE IN NOVE MESI IL LAVORO DI VENT’ANNI E UNA SQUADRA CHE AVEVA STRAVINTO LO SCUDETTO. AURELIO DE LAURENTIIS CE L’HA FATTA” - “IL NAPOLISTA”: "COL GENOA FINISCE 1-1 TRA I FISCHI GRAZIE AL PAREGGIO IN EXTREMIS DI NGONGE. IL BINOMIO DE LAURENTIIS-MAZZARRI SI STA RIVELANDO LETALE. IL NAPOLI È NONO IN CLASSIFICA A 36 PUNTI, A SEI DALL’ATALANTA QUARTA CHE HA UNA PARTITA IN MENO. IL BARCELLONA IN CHAMPIONS E’ ULTIMA CHANCE PER RISOLLEVARE LA STAGIONE”

Massimiliano Gallo per ilnapolista.it

 

de laurentiis mazzarri

Ngonge ha salvato il Napoli. Non che il pareggio ottenuto in extremis col Genoa cambi verso alla stagione degli azzurri. Ma almeno ha evitato la sesta sconfitta di Mazzarri in dodici partite. Resta l’ennesima prestazione confusa anche se volenterosa.

 

Una squadra che nel primo tempo qualcosa ha provato a costruire ma poi al gol subito è andata nel pallone. Il Napoli è nono in classifica a 36 punti, a sei dall’Atalanta quarta che ha una partita in meno. Resta adesso la doppia sfida col Barcellona ultimo crocevia della stagione degli azzurri. Eliminare i catalani potrebbe ancora raddrizzare l’annata e lasciare aperta la porta per il Mondiale per club. Per il resto, il Napoli continua a navigare nella nebbia.

 

NAPOLI GENOA

Non era semplice distruggere in appena nove mesi il lavoro di vent’anni e una squadra che aveva stravinto lo scudetto e raggiunto i quarti di finale di Champions. Aurelio De Laurentiis ce l’ha fatta. Incredibilmente per un imprenditore che aveva tracciato una strada nel calcio italiano, e non solo, che solo contro tutti era riuscito a risollevare il Napoli e a portarlo ai vertici nazionali per un decennio, peraltro tenendo i conti spesso in attivo. Nella vita tutto finisce, e sembra proprio il suo caso.

 

 

aurelio de laurentiis

Lo scudetto ha cambiato tutto. Dopo la vittoria, la sfida che De Laurentiis ha lanciato ai fantasmi di Giuntoli e Spalletti (il signor Luciano è un vero e proprio incubo presidenziale) si sta risolvendo in una lenta agonia. Processo di dissoluzione in cui il signor Aurelio ha trovato in Mazzarri il complice ideale. L’arrivo del toscano sulla panchina del Napoli ha ottenuto due risultati: la completa riabilitazione di Garcia (che oggi giganteggia alla Ferguson, è stato esonerato al quarto posto il suo Napoli ha totalizzato sei punti in più di quello di Mazzarri) e il disfacimento della squadra che contro il Genoa ha sfiorato la sesta sconfitta in dodici partite di campionato. E oggi è nono.

 

Il pareggio col Genoa si è consumato con Osimhen in tribuna: ultimo risultato della astrusa gestione di capitali e di uomini di Aurelio De Laurentiis.

 

NAPOLI GENOA

Senza Osimhen, Mazzarri ha assecondato la società e ha schierato dal primo minuto Traoré in una posizione a metà tra quella di Zielinski (si gioca male anche senza di lui) e il trequartista. Il calciatore ivoriano ha mostrato visto che sa giocare a calcio: in avvio di match si è anche lamentato platealmente perché non servito dai compagni. Ha provato il tiro a giro (alto) e mostrato un discreto dinamismo per essere un giocatore fermo da molti mesi. Nel secondo tempo, prima di uscire, un sinistro da fuori. Ha ricordato un po’ Beto calciatore del tempo che fu.

 

 

aurelio de laurentiis

Al centro dell’attacco è stato riproposto Simeone che ha sbagliato un gol dopo un minuto di gioco e a più riprese ha ricordato Giorgio Braglia l’ala capellona e sciupone del Napoli di Vinicio.

 

In apertura di ripresa il Genoa di Gilardino ha dimostrato che si può segnare anche senza costruzione dal basso. O meglio, con la costruzione dal basso in verticale. Giro palla col portiere, poi Martinez ha rischiato un rasoterra lunghissimo che ha pescato Retegui nel cerchio di centrocampo. Il centravanti ha appoggiato a Messias abilissimo ad avanzare facendo finta di temporeggiare, in verticale per Retegui, tocco di Natan (entrato per Ostigard) per l’accorrente Frendrup che di sinistro ha battuto l’incolpevole Meret.

 

Poi, il Napoli ha prodotto molta confusione. Sostituzioni, e poco altro. Martinez di fatto non ha compiuto una parata.Solo un colpo di testa di Anguissa da vicinissimo: alto. Fino al pareggio di Ngonge nel finale.

de laurentiis mazzarri

Ultimi Dagoreport

terzo mandato vincenzo de luca luca zaia giorgia meloni matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – REGIONALI DELLE MIE BRAME! BOCCIATO IL TERZO MANDATO, SALVINI SI GIOCA IL TUTTO PER TUTTO CON LA DUCETTA CHE INSISTE PER UN CANDIDATO IN VENETO DI FRATELLI D'ITALIA - PER SALVARE IL CULO, A SALVINI NON RESTA CHE BATTERSI FINO ALL'ULTIMO PER IMPORRE UN CANDIDATO LEGHISTA DESIGNATO DA LUCA ZAIA, VISTO IL CONSENSO SU CUI IL DOGE PUÒ ANCORA CONTARE (4 ANNI FA LA SUA LISTA TOCCO' IL 44,57%, POTEVA VINCERE ANCHE DA SOLO) - ANCHE PER ELLY SCHLEIN SONO DOLORI: SE IL PD VUOLE MANTENERE IL GOVERNO DELLA REGIONE CAMPANA DEVE CONCEDERE A DE LUCA LA SCELTA DEL SUO SUCCESSORE (LA SOLUZIONE POTREBBE ESSERE CANDIDARE IL FIGLIO DI DON VINCENZO, PIERO, DEPUTATO PD)

elisabetta belloni giorgia meloni giovanni caravelli alfredo mantovano

DAGOREPORT – CHI È STATO A FAR TRAPELARE LA NOTIZIA DELLE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI? LE IMPRONTE PORTANO A “FONTI DI INTELLIGENCE A LEI OSTILI” - L'ADDIO DELLA CAPA DEGLI SPIONI NON HA NULLA A CHE FARE COL CASO SALA. LEI AVREBBE PREFERITO ATTENDERE LA SOLUZIONE DELLE TRATTATIVE CON TRUMP E L'IRAN PER RENDERLO PUBBLICO, EVITANDO DI APPARIRE COME UNA FUNZIONARIA IN FUGA - IL CONFLITTO CON MANTOVANO E IL DIRETTORE DELL'AISE, GIANNI CARAVELLI, VIENE DA LONTANO. ALLA FINE, SENTENDOSI MESSA AI MARGINI, HA GIRATO I TACCHI   L'ULTIMO SCHIAFFO L'HA RICEVUTO QUANDO IL FEDELISSIMO NICOLA BOERI, CHE LEI AVEVA PIAZZATO COME VICE ALLE SPALLE DELL'"INGOVERNABILE" CARAVELLI, È STATO FATTO FUORI - I BUONI RAPPORTI CON L’AISI DI PARENTE FINO A QUANDO IL SUO VICE GIUSEPPE DEL DEO, GRAZIE A GIANMARCO CHIOCCI, E' ENTRATO NELL'INNER CIRCLE DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA

cecilia sala abedini donald trump

DAGOREPORT – LO “SCAMBIO” SALA-ABEDINI VA INCASTONATO NEL CAMBIAMENTO DELLE FORZE IN CAMPO NEL MEDIO ORIENTE - CON IL POPOLO IRANIANO INCAZZATO NERO PER LA CRISI ECONOMICA A CAUSA DELLE SANZIONI USA E L’''ASSE DELLA RESISTENZA" (HAMAS, HEZBOLLAH, ASSAD) DISTRUTTO DA NETANYAHU, MENTRE L'ALLEATO PUTIN E' INFOGNATO IN UCRAINA, IL PRESIDENTE “MODERATO” PEZESHKIAN TEME LA CADUTA DEL REGIME DI TEHERAN. E IL CASO CECILIA SALA SI È TRASFORMATO IN UN'OCCASIONE PER FAR ALLENTARE LA MORSA DELL'OCCIDENTE SUGLI AYATOLLAH - CON TRUMP E ISRAELE CHE MINACCIANO DI “OCCUPARSI” DEI SITI NUCLEARI IRANIANI, L’UNICA SPERANZA È L’EUROPA. E MELONI PUÒ DIVENTARE UNA SPONDA NELLA MORAL SUASION PRO-TEHERAN...

elon musk donald trump alice weidel

DAGOREPORT - GRAZIE ANCHE ALL’ENDORSEMENT DI ELON MUSK, I NEONAZISTI TEDESCHI DI AFD SONO ARRIVATI AL 21%, SECONDO PARTITO DEL PAESE DIETRO I POPOLARI DELLA CDU-CSU (29%) - SECONDO GLI ANALISTI LA “SPINTA” DI MR. TESLA VALE ALMENO L’1,5% - TRUMP STA ALLA FINESTRA: PRIMA DI FAR FUORI IL "PRESIDENTE VIRTUALE" DEGLI STATI UNITI VUOLE VEDERE L'EFFETTO ''X'' DI MUSK ALLE ELEZIONI POLITICHE IN GERMANIA (OGGI SU "X" L'INTERVISTA ALLA CAPA DI AFD, ALICE WEIDEL) - IL TYCOON NON VEDE L’ORA DI VEDERE L’UNIONE EUROPEA PRIVATA DEL SUO PRINCIPALE PILASTRO ECONOMICO…

cecilia sala giorgia meloni alfredo mantovano giovanni caravelli elisabetta belloni antonio tajani

LA LIBERAZIONE DI CECILIA SALA È INDUBBIAMENTE UN GRANDE SUCCESSO DELLA TRIADE MELONI- MANTOVANO- CARAVELLI. IL DIRETTORE DELL’AISE È IL STATO VERO ARTEFICE DELL’OPERAZIONE, TANTO DA VOLARE IN PERSONA A TEHERAN PER PRELEVARE LA GIORNALISTA - COSA ABBIAMO PROMESSO ALL’IRAN? È PROBABILE CHE SUL PIATTO SIA STATA MESSA LA GARANZIA CHE MOHAMMAD ABEDINI NON SARÀ ESTRADATO NEGLI STATI UNITI – ESCE SCONFITTO ANTONIO TAJANI: L’IMPALPABILE MINISTRO DEGLI ESTERI AL SEMOLINO È STATO ACCANTONATO NELLA GESTIONE DEL DOSSIER (ESCLUSO PURE DAL VIAGGIO A MAR-A-LAGO) - RIDIMENSIONATA ANCHE ELISABETTA BELLONI: NEL GIORNO IN CUI IL “CORRIERE DELLA SERA” PUBBLICA IL SUO COLLOQUIO PIENO DI FRECCIATONE, IL SUO “NEMICO” CARAVELLI SI APPUNTA AL PETTO LA MEDAGLIA DI “SALVATORE”…