davide bonolis

“ERO FELICE SOLO QUANDO MANGIAVO” – DAVIDE BONOLIS, IL FIGLIO 20ENNE DI SONIA BRUGANELLI E DELL’EX PAOLO, RACCONTA I SUOI PROBLEMI COL CIBO CHE LO HANNO PORTATO A PESARE 104 CHILI: “A 11 ANNI MI SONO DOVUTO ALLONTANARE PER SEI MESI DAL CAMPO DI CALCIO PER LA MONONUCLEOSI, HO INIZIATO A CHIUDERMI. AVEVO PAURA DI ESSERE GIUDICATO E HO INIZIATO A MANGIARE. POI SE N’È ANDÒ MIO NONNO, L’UOMO CHE AVEVA SEMPRE LOTTATO PER FARMI MANGIARE BENE E..."

Estratto dell’articolo di Cristina Siciliano per www.ilmessaggero.it

 

davide bonolis 7

Davide Bonolis […] il 20enne, figlio di Paolo Bonolis e Sonia Bruganelli, è un calciatore e veste la maglia del Siena. […] ha raccontato senza filtri sui social […] problemi con il cibo, che per molto tempo ha condizionato la sua vita. «Ero arrivato a pesare 104 chili. Trovavo sfogo nel cibo ed ero felice solo mentre mangiavo», ha scritto. A distanza di tempo, Davide Bonolis ha spiegato con un post Instagram, un carosello di foto e un lungo messaggio, di aver trovato, nonostante tutto, la forza di rialzarsi, crescendo e migliorando grazie al supporto della professionista che lo affianca.

 

davide bonolis 5

«Sapete tutti che io di post non ne faccio mai, ma in questo periodo io e la mia psicologa stiamo attraversando e ripercorrendo dolori traumi e disagi che hanno fatto nascere in me ansie, preoccupazioni e altro - ha scritto Davide Bonolis su Instagram -. Oggi in particolare abbiamo curato il mio momento peggiore, quello che ha portato in me più problemi quello della mononucleosi che mi ha portato a prendere peso.

 

davide bonolis 6

Fino all’età di 11 anni ero un ragazzo tranquillo, sicuro di se e sereno in tutto, poi alla notizia della malattia mi sono dovuto allontanare dal campo di calcio per ben 6 mesi e da lì ho iniziato a prendere peso. In questo periodo ho iniziato a chiudermi in me ed allontanarmi da tutto quello che potesse essere contatti con altre persone per la enorme paura di essere giudicato e deriso. Durante la settimana andavo a scuola e non vedevo l’ora di tornare a casa e "proteggermi" da giudizio altrui».

 

La perdita del nonno ha giocato un ruolo fondamentale. «Da lì in poi la situazione è degenerata, ho iniziato a trovare lo sfogo e la serenità di tutto questo nel cibo, insomma ero felice solamente mentre mangiavo - ha aggiunto -.

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Un giorno mio nonno se ne andò. Mio nonno, l’uomo che lottò per tutta la sua vita per farmi mangiare bene, per aiutarmi a dimagrire ma purtroppo ero veramente a disagio con tutto il resto che ogni tentativo non andò mai a buon termine, però ci mise veramente tutto se stesso come ha fatto sempre per me. Sette giorni dopo la sua morte andai in camera dei miei e decisi di pesarmi ed ero arrivato a 104 chili, da lì la mia mente cambiò».

 

«Qui inizia il mio percorso, il percorso più duro che ho percorso. Con il passare del tempo decisi di ricominciare ad allenarmi e cercare di prendere in mano e cambiare la situazione, […] La svolta arrivo solamente 3 anni fa che iniziai a vivere per svariati mesi con solamente mezza mela per tutto il giorno, per tutti i giorni […] ». Tra i tantissimi commenti, non passa inosservato quello di Sonia Bruganelli. «Io e papà siamo fieri di te», ha scritto.

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